Assegnabile al V secolo, la cattedrale paleocristiana fu posta sin dall'origine all'interno del perimetro della Pesaro romana nella stessa sede in cui sorge l'attuale duomo. Inizialmente consacrata ad un santo di cui non si conosce l'identità, fu invece dedicata a San Terenzio in epoca medievale: nel 1447 le sue reliquie furono poste sotto l'altare maggiore. Nel 1865 l'edificio fu oggetto di un complesso progetto di ristrutturazione portato avanti dall'architetto Carducci e poté essere nuovamente consacrata solo nel 1903. Nel corso dei lavori fu riscoperto l'ampio pavimento musivo di 900 mq. ca. che si estendeva per tutta la chiesa e di cui fino ad allora si avevano poche notizie.
Viene così ritrovata, a quasi due metri sotto il piano di calpestìo, una basilica che parte della critica identifica nella cattedrale paleocristiana. La stesura musiva viene interrata sotto il nuovo pavimento. Ad eccezione dei rifacimenti medievali, nel suo impianto originario il mosaico superiore si può datare alla metà del VI secolo d.C., grazie al pannello posto all’inizio della navata centrale su cui è inciso il nome del comandante bizantino - Giovanni - committente della basilica. Nel 1990 iniziano le operazioni di scavo per consentirne recupero e visione.
L'interno della Cattedrale
L'attuale fisionomia architettonica dell'edificio corrisponde a quella assunta dalla chiesa nel corso dei lavori ottocenteschi: l'interno presenta una pianta a croce latina suddivisa in tre navate scandite da pilastri che sorreggono un soffitto a cassettoni, con ampia cupola a crociera. L'esterno presenta invece una sovrapposizione di volumi diversi, corrispondenti all'ottagono della cupola e al semicilindro dell'abside e della torre campanaria con grandi aperture ad arco. La facciata medioevale (XIII sec.) lasciata integra ed inalterata, costituisce senza alcun dubbio per Pesaro l'unico esempio di architettura romanica.
Elementi artisticamente degni di nota sono i due leoni stilofori di epoca romanica: sculture databili al XII e XIII secolo che fiancheggiano il semplice portale ogivale, in pietra bianca, di origine trecentesca.
Indirizzo: via Rossini 56 tel 0721 30043
Informazioni: Arcidiocesi di Pesaro e Urbino