Il Villino Ruggeri è uno dei più straordinari esempi di architettura liberty in Italia, fatto costruire tra il 1902 e il 1907 da Oreste Ruggeri, dinamico industriale farmaceutico e della ceramica. Nato a Urbino, si trasferisce a Pesaro dopo il grande successo dei suoi prodotti, specialmente i ‘glomeruli’ contro l’anemia, presentati con un innovativo battage pubblicitario.
La direzione dei lavori è affidata all’architetto urbinate Giuseppe Brega. Quando la famiglia Ruggeri occupa l’edificio, tutto quanto - infissi, decori e arredi delle stanze compresi maniglie, coperte dei letti e stoviglie - è rigorosamente Liberty.
Il villino sorge in un ampio giardino che prima della guerra era arricchito da aiuole variopinte, una serra in vetro, un gazebo in ferro e un sedile maiolicato; oggi rimane la grande fontana circolare, decorata da grosse aragoste. Nonostante le gravissime perdite del periodo bellico, ciò che caratterizza ancora l’edificio è una ricchissima decorazione a rilievo in cemento idraulico, con soggetti marini e floreali che si ripetono su pareti, mensole e sottogronda.
All’interno sopravvivono i mobili della sala da pranzo e la porta a vetri tra l’ingresso e il salotto. Al piano superiore, quello più conservato, fregi di foglie, frutti e fiori indicano il nome delle stanze.
sintesi tratta da: Federica Tesini, Pesaro. Itinerari di una città d’arte, Pesaro, Arti Grafiche Pesaresi Editore, 2009, p. 21
piazzale della Libertà
proprietà privata
modalità d’ingresso non visitabile