Situato all’interno degli Orti Giuli, l’Osservatorio Valerio nasce nel 1861 come osservatorio meteorologico, grazie al sussidio concesso a Pesaro - su istanza del professor Luigi Guidi - da Lorenzo Valerio, primo rappresentante nelle Marche dell’Italia unita. Guidi, che già svolgeva ricerca in agronomia e meteorologia con riconoscimenti internazionali, sarà il direttore dell’Osservatorio fino alla sua morte (1883).
L’edificio costruito per ospitare gli strumenti scientifici raccolti dal Guidi, si caratterizza per la torretta sormontata dalla cupola mobile della specola. I bombardamenti del 1944 distruggono parte del fabbricato compresa la cupola, ricostruita nel 1947.
Nel 1983 presso l’Osservatorio, viene istituito il Museo Guidi che raccoglie la strumentazione storica - dell’Ottocento e dei primi del Novecento - restaurata e ricollocata, quando possibile, nella disposizione originaria. Si tratta di oggetti, spesso unici o rari, che documentano l’evoluzione della ricerca geofisica negli ultimi 150 anni; fra gli altri, si ricordano: il telescopio Merz, i sismografi a carte affumicate, la sala della meridiana con il cannocchiale dei passaggi ‘Negretti & Zambra’, i nefoscopi per l’osservazione delle nuvole.
Nei locali sono accolti anche l’archivio dei dati meteorologici ordinati presso il Valerio dal 1871 ad oggi che costituiscono un patrimonio insostituibile, e la biblioteca storico-scientifica.
L’Osservatorio fa parte della rete sismica nazionale e continua nell’attività di meteorologia e sismologia.
Attualmente l'Osservatorio e il Museo Guidi sono chiusi al pubblico per lavori di ristrutturazione.
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