A Pesaro sono presenti due case dell'acqua dove poter prelevare tutti i giorni h24 l'acqua controllata dell'acquedotto in forma refrigerata e frizzante al prezzo di solo 5 centesimi al litro.
Le puoi trovare :
- al parcheggio San Decenzio;
- a Villa Fastiggi (a fianco della sede di quartiere)
La case possono essere utilizzate sia con moneta che con tessere ricaricabili vendute in centri autorizzati al costo di € 5,00 con precaricati € 2,00: terminato questo credito iniziale, possono essere ricaricate presso le case dell'acqua inserendo semplicemente le monete, dopo aver messo la tessera nell'apposita fessura.
Nel comune di Pesaro per la vendita delle tessere si può fare riferimento alla TABACCHERIA CIRO MENOTTI in via Menotti 136.
Le Case dell’Acqua, realizzate da Adriatica Acque, sono il risultato dell’impegno del Comune di Pesaro, Marche Multiservizi e AATO n.1 per promuovere il consumo consapevole di acqua di rete. Una buona abitudine che consente la riduzione dell’uso di bottiglie PET e un notevole risparmio economico. L’acqua che esce dalle Case dell’Acqua proviene direttamente dalla rete acquedottistica locale ed è quindi la stessa che esce dal rubinetto di casa. L’unica differenza è rappresentata dalla temperatura (l’acqua è resa se necessario più fresca grazie al sistema di refrigerazione applicato in loco) e dalle eventuali bollicine per farla diventare frizzante.
L’obiettivo principale infatti è promuovere la qualità dell’acqua erogata dall’acquedotto, su cui Marche Multiservizi esegue ogni anno oltre 70 mila analisi, tenendo monitorati i punti di prelievo e le reti attraverso un preciso piano di controlli. Bere acqua del rubinetto in sostituzione della minerale è quindi una scelta sicura, ma è importante sottolineare anche i benefici economici e ambientali che comporta.
Considerando un consumo medio di 1.000 litri all’anno per una famiglia di tre persone e un prezzo di 25 centesimi per litro di alcune acque minerali in commercio, la spesa per l’acqua minerale è di circa 250 euro all’anno. La spesa per la stessa quantità di acqua proveniente dall’acquedotto è invece di circa 2,4 euro all’anno. Bere acqua minerale determina, inoltre, consumi energetici ed emissioni di anidride carbonica soprattutto per la produzione, il trasporto e lo smaltimento delle bottiglie di plastica. Si è calcolato che per ogni mille litri di acqua del rubinetto bevuta in sostituzione della minerale, si risparmiano 0,083 TEP (Tonnellate Equivalenti di Petrolio) di energia e si evita l’emissione in atmosfera di 290 chilogrammi di anidride carbonica. Numeri che paiono piccoli, ma che diventano grandi se rapportati agli 11,2 miliardi di litri di minerale consumati in Italia nel 2009. Bere acqua del rubinetto consente, inoltre, di ridurre i rifiuti: i consumi italiani di acqua minerale producono ogni anno circa 6.800.000 cassonetti di plastica da smaltire o avviare a recupero.