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'si chiama uomo si chiama donna'

Dall’8 ottobre – in occasione della Domenica di Carta – l’Archivio di Stato accoglie la mostra di Moreno Ovani: Storie dell’umano dai documenti della Storia alle immagini dell’Arte.

L’Archivio di Stato di Pesaro Urbino rinnova il dialogo tra i documenti della Storia e l’Arte del presente per il decimo anno consecutivo nell’ambito della “Domenica di carta”, ricorrenza annuale per gli Archivi e le Biblioteche del Ministero della Cultura in programma domenica 8 ottobre. E’ l’uomo a fare la Storia o è la Storia a fare l’uomo? Se sono gli uomini secondo il pensiero di Giambattista Vico, non possiamo escludere che la Storia registri le azioni degli uomini non sempre e non solo in modo arbitrario, ma anche in relazione a determinate contingenze, fatti, accadimenti.

Questa è la riflessione da cui muove l’evento proposto dall’Archivio di Stato di Pesaro Urbino in occasione della Domenica di Carta 2023: 'si chiama uomo si chiama donna'. Storie dell’umano dai documenti della Storia alle immagini dell’Arte, con opere di Moreno Ovani, a cura di Cecilia Casadei e Sara Cambrini; il titolo è tratto Da un verso di Mariangela Gualtieri.

La mostra metterà in dialogo le tracce della Storia con il linguaggio dell’Arte. I documenti di Archivio propongono una riflessione sul ruolo femminile - nella necessaria e costante dialettica con il mondo maschile -, mentre la Storia recente della provincia ci lascia una interessante documentazione con particolare riferimento alla seconda metà dell’800 e alla prima metà del '900.  E’ questo il periodo in cui si assiste all’affermarsi di un diverso ruolo della donna, protagonista e artefice, in contrapposizione ai tradizionali modelli di madre, moglie, figlia, monaca, concubina e prostituta, con le possibili eccezioni, e la presenza di figure “eccentriche”, di cui si dà conto nella mostra. Le figure di Moreno Ovani consentono di entrare nella dimensione di un viaggio tra femminile e maschile, una figurazione che poggia sul linguaggio di una pittura materica caratterizzata da colori d’ombra e spesso da sovrapposizioni di carta a collage. Opere di grandi dimensioni che propongono una narrazione come diario intimistico, come sospiro che nasce dalla fusione tra materia e pensiero, una meditazione sul presente che si nutre e si abbevera di elementi del passato. Sono i riferimenti alla Storia dell’Arte e all’estetica classica a diventare protagonisti del suo lavoro come l’opera dal titolo Athena, una originale visione della dea greca, o sono personaggi di grandi opere come il Baldassarre Castiglione di Raffaello che Ovani rilegge e a cui Ovani affida una nuova identità. C’è sempre nelle sue figure un legame con il passato, un ponte che lega ieri oggi e domani in un teatro della vita dove l’uomo e la donna sono interpreti di una ansia collettiva protagonisti della Storia e, nel contempo, testimoni di bellezza.

si chiama uomo si chiama donna
Storie dell’umano dai documenti della Storia alle immagini dell’Arte
Opere di Moreno Ovani


a cura di Cecilia Casadei – Sara Cambrini

Archivio di Stato, via della Neviera 44
8 ottobre - 28 ottobre 2023
Inaugurazione: domenica 8 ottobre ore 18,00
Orario:
lun-ven 8,30-18,00; sabato 8,30-13,00

Documenti
Archivio di Stato Pesaro Urbino

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