Festival di Musica Antica

Dopo l’anteprima del 25 maggio, dal 12 al 20 ottobre la Scuola di Musica antica del Conservatorio Rossini torna sulla scena con il Festival di Musica Antica dedicato al repertorio rinascimentale e barocco. Ideato da CRoMA (Conservatorio Rossini Musica Antica) in collaborazione con il Museo Nazionale Rossini e con le principali istituzioni cittadine, il Festival vedrà docenti e studenti esibirsi nella Sala dei Marmi del Conservatorio Rossini e nelle sale del Museo Nazionale Rossini.
In cartellone cinque appuntamenti, riuniti tematicamente in tre gruppi: 12 ottobre, 14 e 16 ottobre, 19 e 20 ottobre.

Si parte giovedì 12 ottobre al Conservatorio Rossini (ore 17) con un concerto degli studenti di due seminari tenuti da Gianni La Marca (docente di viola da gamba del Conservatorio Rossini) e dedicati al genere della fantasia e alla polifonia italiana tra Quattro e Cinquecento nel repertorio per consort di viole da gamba.

Da sabato 14 ottobre (ore 17) il Festival si sposta al Museo Nazionale Rossini con il trio formato da Karla Alejandra Bocaz Muñoz (violino barocco), Domenico Cerasani (liuto e chitarra barocca) e Susanna Piolanti (clavicembalo). Dal titolo “A weekly consort of musick”, si ascolteranno brani tesi a illustrare il ruolo del violinismo italiano a Londra nel primo Settecento, con un’attenzione particolare a compositori e virtuosi quali Geminiani e Veracini, senza dimenticare la produzione coeva di Händel, cittadino naturalizzato britannico dal 1727.

L’esplorazione musicale del territorio inglese prosegue lunedì 16 ottobre (ore 17) con il liutista Domenico Cerasani (docente del Conservatorio Rossini). In programma musiche di Cinque-Seicento per liuto, con un largo spazio riservato ad autori inglesi (John Dowland, Francis Cutting, Robert Johnson).

Tema dei concerti conclusivi sarà il genere della “cantata” nelle sue due forme: sacra e profana. Il 19 e il 20 ottobre (ore 17), l’Ensemble CRoMA, costituito da docenti e studenti del Conservatorio Rossini, eseguirà cantate ascrivibili al periodo di maggior successo del genere, frutto di compositori di diversa provenienza e formazione – Ariosti, Bononcini, Clérambault, Händel, Vivaldi – ma accomunati dallo sguardo alle sue radici italiane.

I concerti sono ad ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti, ad eccezione dell’evento del 12 ottobre che prevede l’ingresso su invito (per info eventi@conservatoriorossini.it).
Info e programma completo: www.conservatoriorossini.it