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Il sindaco Biancani incontra il direttore generale dell’Ast Alberto Carelli

Proposte 4 soluzioni nella città di Pesaro per trasferire i servizi legati alla salute mentale: «L’ex ostello a Fosso Sejore, la struttura dei Padri Comboniani, Galantara e Casa Roverella potrebbero essere la soluzione». «Ribadisco anche la volontà di un confronto leale e costruttivo con l’azienda e la Regione Marche per migliorare la sanità del territorio»

Il sindaco di Pesaro Andrea Biancani, in mattinata, ha incontrato il direttore generale dell’Azienda Sanitaria Territoriale Alberto Carelli, per esprimere massima vicinanza, collaborazione e disponibilità a tutto il settore ospedaliero, e per avanzare proposte riguardanti lo spostamento di tutti i servizi attualmente presenti al centro diurno il Gabbiano e alla Cittadella della salute mentale che, entro il 30 settembre 2024, dovranno spostarsi dall’attuale sede a Muraglia per via dei lavori rivolti alla costruzione del Nuovo ospedale. Il Comune di Pesaro, per rispondere concretamente al problema, ha suggerito una serie di strutture nell’interesse pubblico. Proposte sottoposte al direttore generale Ast Alberto Carelli, proprio durante la mattinata.

«Volevo conoscere di persona il nuovo direttore generale Ast Alberto Carelli, per esprimere il mio totale sostegno al settore ospedaliero – ha sottolineato il sindaco di Pesaro, Andrea Biancani -. Un incontro positivo e propositivo in cui abbiamo avuto modo di parlare anche della situazione in cui riversa tutto il delicato settore della Salute Mentale, che sarà costretto a spostarsi visti i lavori per la costruzione del Nuovo ospedale a Muraglia. Per poter rimediare al problema, intanto, ho riportato al direttore Carelli alcune proposte sui possibili stabili presenti nel territorio di Pesaro che potrebbero ospitare i pazienti, anche alla luce del fatto che difficilmente i lavori di demolizione degli attuali edifici a Muraglia partiranno realmente entro la data prevista».

La prima proposta è Casa Roverella, di proprietà del Comune, dove sono disponibili spazi inutilizzati da poter destinare ai pazienti che necessitano di cure fondamentali. Gli altri edifici individuati sono: «l’ex ostello a Fosso Sejore e Galantara, il primo di proprietà della Regione Marche, inutilizzato da anni, il secondo è una struttura che, attualmente, non è completamente utilizzata – continua Biancani -, in cui sono previsti dei lavori ma che ritengo possano essere compatibili con l’eventuale utilizzo. L’Ast, in questo caso, può prendere in esame gli spazi disponibili o quelli che intende individuare».

Come ultimo edificio proposto dal sindaco Biancani, quello dei Padri Comboniani a Villa Baratoff: «Molto bella, grande e accogliente che addirittura dispone di un’ulteriore struttura completamente autonoma – sottolinea –. Entrambe potrebbero essere una buona soluzione, più vicina alla città e ottima per ospitare i pazienti».

Tutte le quattro strutture proposte dal sindaco di Pesaro seguono una logica chiara: «Parliamo di realtà che non sono dentro il contesto urbano ma che rimangono comunque poco distanti dalla città e che quindi potrebbero essere utilizzate come soluzioni provvisorie, mantenendo però attivi tutti i servizi nella stessa città di Pesaro. Inoltre, ogni struttura presentata questa mattina all’Ast – continua Biancani - è dotata di un grande giardino esterno, elemento non trascurabile per gli utenti che hanno bisogno di passare del tempo anche fuori dalle quattro mura degli edifici. In tutte le proposte sono previste le fermate dei mezzi di servizio pubblico in prossimità delle strutture. Diventano quindi soluzioni comode per i parenti in visita e per gli ospiti. Voglio comunque rimarcare – conclude Biancani – la mia piena collaborazione con la Regione Marche, nell’interesse della salute dei cittadini e per garantire la giusta attenzione nei confronti di persone fragili, che meritano di poter stare in spazi adatti alle lore esigenze».

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