KipUp nasce all'interno del progetto Hype-Box - Attivatore di eroi con l’intenzione di creare opportunità e stringere amicizie.
KipUp è un’oasi dove poter coltivare le proprie passioni, attraverso l’utilizzo della propria creatività.
Gli appuntamenti del progetto si sviluppano in diversi luoghi all’interno del Comune di Pesaro.
Seguici per sapere dove e quando ci saranno i prossimi eventi:
Instagram @kipup.pesaro
Prendersi del tempo per riposare è sano e naturale, essenziale per il benessere fisico e mentale dell’individuo. In alcuni casi però, la scelta di “rimanere a letto” non è dettata da una legittima necessità di riposare, ma assume la forma di un meccanismo di difesa dalle proprie ansie o di fuga dai propri impegni e responsabilità.
In questi casi, sarebbe utile indagare le ragioni profonde di questa condotta per cercare di identificare con maggiore chiarezza la natura del nostro disagio.
Tuttavia, al fine di sviluppare una buona capacità di riflettere su noi stessi, non è sufficiente limitarsi all’osservazione dei comportamenti, ma richiede di assumere un atteggiamento quanto più possibile onesto sull’analisi dei nostri limiti e punti di forza.
Lo scopo è quello di sviluppare una gestione più efficace delle nostre emozioni e potenziare la nostra capacità di affrontare le sfide quotidiane, maturando un approccio più equilibrato e ponderato.
#KipUP #Giovani #Pesaro #Scuola #Lavoro #Possibilità
È del tutto normale sperimentare momenti in cui manca la motivazione per svolgere determinate attività. Questo fenomeno può essere interpretato come un segnale della mente che richiede una pausa e un’opportunità per rilassarsi, dedicandosi ad altre attività, con l’intento di riprendere successivamente con rinnovata energia.
Tuttavia, se questa mancanza di motivazione diventa una condizione persistente, un approccio efficace per recuperare la voglia di fare potrebbe consistere nel coltivare interessi e passioni per il semplice piacere personale e senza l’ossessione di doverli necessariamente trasformare in una fonte di reddito.
Approfondire tali interessi, liberi dall’ansia da prestazione e senza l’ossessione per il successo e la competizione, può riaccendere l’entusiasmo e la gratificazione nel fare qualcosa di appagante, con ricadute positive sul nostro benessere psicologico generale e sulla nostra motivazione.
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Affermare di “lavorare meglio degli altri senza ricevere il giusto riconoscimento”, potrebbe esprimere una frustrazione legittima legata alla mancanza di gratitudine dell’azienda per l’impegno e la dedizione nel lavoro che siamo chiamati a svolgere.
Tuttavia, queste considerazioni potrebbero essere il frutto di una nostra superficiale conoscenza dei meccanismi che regolano l’organizzazione e la produzione all’interno delle aziende.
In ambito lavorativo, il successo e il riconoscimento non sono legati esclusivamente alla capacità di portare a termine i propri compiti scientifici, ma dipendono anche da diversi altri fattori come, ad esempio, la capacità di sapersi adattare ai cambiamenti e alle nuove situazioni, le competenze comunicative e relazionali che ci permettono di lavorare bene con i colleghi, lo spirito di iniziativa e la disponibilità ad apprendere per migliorarsi.
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Spesso, quando una persona sceglie di tagliare fuori dalla propria vita ciò che non le piace, lo fa per prendere le distanze da ciò che non risuona con le proprie passioni e interessi.
Tuttavia, è fondamentale comprendere che ogni scelta, qualunque essa sia, non è mai fine a sé stessa, ma implica sempre tutta una serie di conseguenze che si riverberano su diversi altri aspetti della nostra vita.
Quando esprimiamo una preferenze oppure un rifiuto, accettiamo implicitamente anche tutta una serie di conseguenze che emergono come effetti collegati a quella determinata scelta.
Affermare che ci piace qualcosa, infatti, ci pone immediatamente nella condizione di dover scegliere se dedicarci con costanza ed impegno a quella cosa o, in alternativa, dover dare conto delle ragioni che ci spingono a non farci carico delle responsabilità che la nostra stessa scelta comporta.
Ogni rifiuto implica la ricerca di un’alternativa ed ogni passione richiede un impegno costante e una dedizione che va oltre il semplice piacere o non piacere: è una responsabilità verso te stesso e il tuo sviluppo.
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Spesso, quando una persona sceglie di tagliare fuori dalla propria vita ciò che non le piace, lo fa per prendere le distanze da ciò che non risuona con le proprie passioni e interessi.
Tuttavia, è fondamentale comprendere che ogni scelta, qualunque essa sia, non è mai fine a sé stessa, ma implica sempre tutta una serie di conseguenze che si riverberano su diversi altri aspetti della nostra vita.
Quando esprimiamo una preferenze oppure un rifiuto, accettiamo implicitamente anche tutta una serie di conseguenze che emergono come effetti collegati a quella determinata scelta.
Affermare che ci piace qualcosa, infatti, ci pone immediatamente nella condizione di dover scegliere se dedicarci con costanza ed impegno a quella cosa o, in alternativa, dover dare conto delle ragioni che ci spingono a non farci carico delle responsabilità che la nostra stessa scelta comporta.
Ogni rifiuto implica la ricerca di un’alternativa ed ogni passione richiede un impegno costante e una dedizione che va oltre il semplice piacere o non piacere: è una responsabilità verso te stesso e il tuo sviluppo.
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puoi consultare questi link che si riferiscono a lavori scientifici che hanno indagato questo tema sotto diverse prospettive:
Alessandra Giannola
L’importanza della rete istituzionale per sconfiggere il fenomeno dei neet.
Anna Aluffi Pentini, Barbara De Angelis, Fabio Olivieri, Massimiliano Fiorucci
Ricerca pedagogica e riattivazione motivazionale di giovani NEET. Riflessioni sulle iniziative promosse dal Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi Roma Tre*.
Vito Di Santo (a cura di)
A tempo determinato. La condizione giovanile nel mercato del lavoro.
Rosangela Lodigiani, Veronica Riniolo (a cura di)
Il “posto” degli oratori. Una mappa delle proposte educative e ricreative per adolescenti a Milano.
Giovanni Delli Zotti, Gabriele Blasutig (a cura di)
Di fronte al futuro. I giovani e le sfide della partecipazione.
La campagna si riferisce a una serie di riflessioni che sono state espresse da alcuni ragazz* a proposito della realtà che li circonda, durante una serie di focus group organizzati dalla Scuola di Comunicazione dell’Università di Urbino Carlo Bo.