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Buoni spesa, Ricci: «Da martedì le domande per la seconda chiamata, giovedì e venerdì la consegna dei voucher per altri 250mila euro»

Voucher, risorse per famiglie che faticano a pagare l’affitto o con rate mutuo prima casa non sospese, più aiuti per i nuclei numerosi. Sui tamponi: il sindaco all’Asur: accelerare per chi è a casa con sintomi e per chi deve passare dal ‘checkpoint guariti’

Entro domenica sarà completata la consegna della prima tranche di buoni spesa nelle case di 1500 nuclei familiari. «Grazie a tutti: dipendenti comunali, protezione civile, quartieri, vigili. Stiamo dando una risposta immediata, con un modello veloce, sicuro e che tutela la privacy». Lo dice Matteo Ricci - che ha simbolicamente consegnato nella mattinata il primo buono spesa da 320 euro, in una casa composta da quattro persone - dopo la giunta del pomeriggio. «Con cui abbiamo definito il criterio per la seconda chiamata. Destineremo così la seconda tranche di buoni, per un valore complessivo di circa 250mila euro. In questo modo distribuiamo rapidamente tutte le risorse per gli aiuti alimentari stanziate dal governo al Comune (503mila euro in totale, ndr)», sottolinea il sindaco. Scelto il ‘criterio della ‘casa’: «Vogliamo aiutare le famiglie che faticano a pagare l’affitto. Oltre a quelle che hanno il mutuo sulla prima casa e che non hanno avuto la sospensione della rata. Così le risorse risparmiate nella spesa potranno essere destinate ai pagamenti per la casa». Quindi: «Possono partecipare tutti coloro che pagano l’affitto o che pagano le rate del mutuo sulla prima casa, se non sono state sospese. E che, inoltre, hanno redditi inferiori a 800 euro per una persona;  inferiore a 1200 euro se il nucleo familiare è composto da due persone; inferiore a 1500 euro con tre persone; inferiore a 2mila euro se il nucleo familiare comprende quattro o più persone. E’ ovvio, dunque, che il criterio va a vantaggio delle famiglie: più aumentano le persone nei nuclei e più voucher sono attribuiti. Da un minimo di 140 euro a un massimo di 380 euro».  Resta anche il criterio di avere meno di 10mila euro nel conto, oltre a quello di non avere ricevuto i voucher nella prima mandata. Sono escluse le famiglie che vivono negli alloggi popolari. «Se non dovessero bastare le risorse destinate, il Comune è pronto ad aggiungerne di proprie (ulteriori 50mila euro, ndr). In modo da soddisfare tutte le domande». Che si potranno fare da martedì 7 aprile alle ore 8.30 a mercoledì 8 aprile alle ore 17.30, nei canali dedicati (info e domande: 0721 1747910; whatsapp: 3336180133; mail: emergenza.alimentare@comune.pesaro.pu.it). Nella mail e nei messaggi basta scrivere nome e cognome, data di nascita, indirizzo, numero di persone del nucleo familiare, conferma che si rientra nei criteri della chiamata». Oltre a questo, va allegata la foto della carta d’identità di chi fa domanda o il numero del documento.  «Un meccanismo semplice, che ci consentirà di consegnare nelle abitazioni la seconda tranche giovedì e venerdì prossimi, prima di Pasqua», osserva il sindaco. Nel caso in cui le richieste siano superiori all'offerta, il Comune stanzierà ulteriori 50mila euro. Dopodiché avranno priorità le famiglie con più componenti. Qualora, invece, avanzino risorse, andranno assegnate ai Servizi sociali per buoni spesa per le settimane successive alle famiglie bisognose.

TAMPONI - «C’è un ritardo evidente per chi deve fare i tamponi e avere risposta, dovuto in generale a una mancanza di reagenti e di camici impermeabili. Chiediamo all’Azienda sanitaria di accelerare il più possibile:  è l’emergenza sanitaria principale in queste giornate pesaresi così difficili. Si tratta di un problema nazionale. Ieri ne ho parlato con l’Asur, stamattina con il presidente Luca Ceriscioli. Abbiamo incalzato anche oggi governo e protezione civile. Abbiamo chiesto alla Regione di aggiustare il meccanismo organizzativo. Ceriscioli si è impegnato a fare effettuare più tamponi all’azienda Marche Nord, lo ringraziamo per questo. C’è un meccanismo organizzativo tra Asur e medici di base da mettere a regime: è la richiesta che abbiamo fatto all’Azienda sanitaria. Chiediamo di fare tamponi prima possibile a chi è a casa con sintomi e anche a chi, a fine convalescenza, deve passare dal ‘checkpoint guariti’ di Strada dei Cacciatori».  Il sindaco chiude così: «Teniamo botta e continuiamo a restare a casa. Anche nelle prossime giornate di sole».

 

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