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Ci sarà anche Pesaro, e un pezzo del suo passato, nell’area monumentale di Biella “Nuraghe Chervu”

Stamattina l’invio in Piemonte della pietra che ricorda il numero dei caduti pesaresi nella Prima Guerra Mondiale. Vimini e Perugini: «Un tributo alla storia, per coltivare la memoria del passato e non ripetere gli errori fatti»

Ci sarà anche la lastra che ricorda i 420 caduti pesaresi tra quelle, arrivate da tutta Italia, che comporranno il selciato dell’area monumentale “Nuraghe Chervu” a Biella.
«Abbiamo inciso il nome del nostro Comune e il numero dei morti pesaresi della Prima Guerra Mondiale in questa pietra di riuso – dicono il vicesindaco Daniele Vimini e il presidente del Consiglio comunale Marco Perugini – che abbiamo spedito oggi in Piemonte per completare il progetto ideato dal circolo culturale sardo “Su Nuraghe” di Biella. Un’iniziativa che testimonia sia il legame di Pesaro con la comunità sarda, sia l’importanza della memoria. Il ricordo degli orrori della guerra, la memoria di un tragico passato, sono elementi da coltivare e trasmettere alle generazioni per non ripetere gli errori fatti. Un monito che oggi risuona quanto mai urgente».

La pietra di Pesaro andrà ad unirsi alle altre provenienti da tutta Italia e alle prime 250 recuperate da desueti lastricati o da rivestimenti accatastati nei Magazzini comunali, e posate il 17 marzo 2019 nell’area “Nuraghe Chervu” dedicata alla Brigata Sassari e ai Caduti biellesi della Prima Guerra Mondiale.
Lo spazio sarà inaugurato entro il mese grazie all’iniziativa del circolo “Su Nuraghe” e al contributo delle Prefetture italiane, tra cui quella di Pesaro, coinvolte dal Prefetto di Biella.

 

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