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Da oggi l’Oscar di Bruno Cesari illumina lo Sperimentale, Ricci e Vimini: «Un dono enorme che permette di ritrovare la spettacolarità del Cinema»

Presentato il progetto di allestimento permanente che, nelle prossime settimane, permetterà ai frequentatori del Cinema e ai cittadini di ammirare il premio anche dall’esterno. La cerimonia oggi, nel secondo giorno della 57^ Mostra Internazionale del Nuovo Cinema, alla presenza del prefetto Ricciardi, del direttore del Festival Armocida e della vedova Laura Curreli

Lo Sperimentale accoglie da oggi l’Oscar ricevuto da Bruno Cesari per “L’ultimo imperatore”. Si è svolta nel pomeriggio l’evento ufficiale in cui la statuetta più celebre del mondo è stata presentata al pubblico della 57^ Mostra Internazionale del Nuovo Cinema e ai pesaresi e ai turisti che da oggi potranno ammirare l’Oscar, collocato insieme agli altri importanti premi ottenuti dallo scenografo pesarese, all’ingresso della sala grazie «all’enorme dono» che la vedova Laura Curreli ha fatto alla città.

«Sono davvero orgoglioso di poter ospitare l’Oscar in questo Teatro, fortemente legato al Cinema; luogo in cui la Mostra è nata e spazio di discussione culturale. Avere la teca dedicata a Bruno Cesari, con i suoi premi principali all’ingresso, arricchisce, rafforza e dà un valore unico allo Sperimentale» ha detto il sindaco Matteo Ricci per poi aggiungere: «L’evento di oggi è l’ulteriore tassello di un avvio perfetto del Festival, un buon auspicio per tornare a vivere tutto il bello del grande cinema, dopo mesi di sofferenza. Lo facciamo con un momento dedicato a una figura simbolo del cinema italiano che ricorderemo per sempre anche grazie all’allestimento intelligente che vedremo da qui a breve a Teatro. Grazie a Laura Curreli per il dono enorme che ha fatto alla città».

«Un gesto straordinario e inaspettato che ci lusinga e onora» ha detto il vicesindaco e assessore Daniele Vimini: «Poche settimane fa Laura ci ha contattati per sottolineare la sua volontà di lasciare a Pesaro i premi ottenuti da Cesari. È un’occasione emozionante, che ci permette di ritrovare la spettacolarità del cinema e della produzione di un pesarese illustre, che ci ha lasciati troppo presto».

Presente anche il prefetto Tommaso Ricciardi, onorato «sia per essere in questo tempio del cinema, sia per avere assistito a questo nobile gesto». La scelta della donazione, è stata maturata da Laura Curreli «nel 2011, in occasione della titolazione della piazza. Dopo qualche anno ho deciso che era arrivato il tempo di donare alla città i premi. Volevo stessero al sicuro in un posto in cui i pesaresi possono vederli e goderseli, ricordando Bruno».

L’evento è stato anche occasione per presentare l’allestimento permanente che, nelle prossime settimane, permetterà di ammirare l’Oscar e gli altri prestigiosi premi internazionali ottenuti da Cesari - come il David di Donatello, i Ciack d’Oro del 1988 e 2001 - anche dall’esterno, come da progetto dell’architetto Bruno Mariotti: «Una timeline coprirà l’intera lunghezza della parete per raccontare, in maniera schematica, la vita professionale dello scenografo e arredatore. Riporterà sia i suoi lavori più prestigiosi, realizzati in collaborazione con registi affermati, sia i film per i quali ha ricevuto i riconoscimenti esposti». Sulla parte destra della parete, un’immagine significativa, la consegna dell’Oscar per “L’ Ultimo Imperatore” e una breve biografia affiancata da un piccolo touchscreen con contenuto navigabile per visionare altri documenti e i riferimenti video dei film».

«Felice di accogliere questo omaggio e di aver conosciuto Laura, una grande donna di cinema la cui generosità permetterà di arricchire l’archivio del festival» ha detto Pedro Armocida, direttore della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema nel ringraziare l’Amministrazione che da sempre supporta il Festival con iniziative che ci sorprendono sempre positivamente».

Presenti alla cerimonia-evento anche la sorella dello scenografo Anna Maria Cesari e il nipote Gionata Mancini.

BIO
Nato a Pesaro il 24 ottobre del 1933, fin da giovanissimo ha mosso i primi passi nel mondo dello spettacolo. Si trasferisce a Roma per iscriversi alla facoltà di Archeologia dell'Università "La Sapienza". Sono gli anni in cui stringe amicizia con Carlo Zavattini, figlio dello scrittore e sceneggiatore Cesare, persona che ha contribuito ad alimentare la sua passione per il grande schermo.  È in questo periodo che si avvicina al cinema come arredatore e scenografo. Il suo gusto e la sua creatività hanno lasciato una traccia indelebile in tanti capolavori. "pane e cioccolata" di Franco Brusati, “Piccolo Buddha” di Bertolucci, in “C’era una volta in America” di Sergio Leone, nella “Leggenda del pianista sull’oceano” e “Malena”, pellicole firmate da Giuseppe Tornatore. Nel 1988 Cesari vince l’Oscar e un David di Donatello per la scenografia del film di Bertolucci “L’ultimo imperatore”, è stato più volte anche arredatore al fianco di Federico Fellini. Nel 1999 con “Il talento di Mr Ripley” di Anthony Minghella, ottiene una seconda nomination agli Oscar. Muore a Pesaro il 30 gennaio 2004.

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