Contenuto principale

Dalla Bicipolitana alla Green Line. Pesaro protagonista agli Stati Generali delle Città Intelligenti di Padova

Il sindaco Ricci: «Investiamo sulla sostenibilità per vincere le sfide del futuro»

La Bicipolitana, il passante verde, l’edilizia green. Pesaro protagonista agli Stati Generali delle Città Intelligenti di Padova, dove questa mattina il sindaco Matteo Ricci ha raccontato «le buone pratiche» della città. «Pesaro vuole essere sempre più una città sostenibile e lo puntando sempre più sulla bicicletta, sui mezzi elettrici, sugli edifici scolastici e progetti al top dell’efficientamento energetico. Qualche mese fa – racconta - abbiamo ottenuto dal governo uscente un importante investimento per l’arretramento della ferrovia e la trasformazione degli attuali binari in un “Green Line” attraversabile solo a piedi o con mezzi sostenibili. Un progetto già presente a New York, Parigi e Valencia». 

Ricci ha poi parlato del ruolo fondamentale che gioca la Rete dei Comuni Sostenibili. «Uno strumento di trasparenza» attraverso il quale i Comuni si fanno misurare alla fine di ogni anno secondo il set d’indicatori (circa 160) di benessere e sostenibilità (BES), ma soprattutto coopereranno, condividendo su una piattaforma digitale i progetti che sono finalizzati a migliorare gli stessi indicatori e ogni azione significativa utile ad accelerare l’innovazione dal basso. «La sfida del futuro sarà quella di avere realtà sempre più sostenibili e verdi, che seguano un modello di sviluppo che si riequilibra anche verso le aree interne. Per misurare la crescita i territori non dovranno affidarsi agli strumenti del passato, ma a degli indicatori moderni».

Fondamentale per la realizzazione concreta delle Smart City è il PNRR. «Non possiamo perdere questa opportunità straordinaria e dobbiamo proseguire la stagione di riforme. Sappiamo bene che non tutti i 200miliardi che spettano all’Italia sono già arrivati. Tra le risorse ancora mancanti molte riguardano i bandi per la transizione ecologica e la digitalizzazione. Per ottenerle occorre fare le riforme per le quali ci siamo impegnati. Ricordando sempre che l’Europa i soldi non li regala». Il PNRR conclude Ricci, «non va cambiato ma accelerato con pragmatismo. Oggi l’Italia è troppo lenta e burocratica, serve un Paese più veloce se vogliamo concretizzare città più sostenibili e di qualità».

Torna all'inizio