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Discarica di Riceci: respinta la mozione per l’azzeramento del Cda di Marche Multiservizi

L’emiciclo boccia il documento presentato dalla minoranza. Tra i temi discussi oggi dall’assise: le variazioni al Bilancio di previsione e al Piano triennale delle opere pubbliche; l’adesione alla piattaforma unica nazionale informatica delle targhe associate al Cude; la delibera per la riduzione del consumo di suolo; i contributi al Festival Utopia; la ristrutturazione del campo da calcio di Villa San Martino

INTERROGAZIONI
La prima interrogazione discussa dal Consiglio comunale è stata quella a firma della consigliera G. Marchionni sul “Contributo economico al Festival Utopia” a cui ha risposto l’assessora all’Innovazione e Partecipazione Francesca Frenquellucci: «Con la delibera di Giunta comunale n.67 del 28 marzo 2023 è stata espressamente manifestata la volontà di aderire e sostenere il “Festival Utopia” con un contributo di euro 3.000 euro. Decisione a cui è seguita la determina dirigenziale del 12 luglio per l'apposito impegno di spesa dello stesso importo. La pratica è assegnata al servizio di competenza: Servizio Economia e Sviluppo Urbano che provvederà, previa istruttoria, alla erogazione del contributo previsto, da definirsi sui contenuti della rendicontazione presentata (sollecitata alla Onlus Gulliver) e altra documentazione, per norma, ritenuta necessaria». Frenquellucci ha ricordato che «Il Festival ha ricevuto l’aiuto concreto di privati ed enti e stiamo proseguendo per far sì che prosegua nel tempo così come le opportunità di lavoro per i neodiplomati con disabilità che è stato già in grado di dare questa estate».

Il consiglio ha poi parlato della “Ristrutturazione dello stadio di Villa San Martino” tramite l’interrogazione a firma di E. Gambini. A presentare lo stato dell’opera è stato l’assessore al Fare Riccardo Pozzi: «Sono in corso i lavori di rifacimento del manto del Villa San Martino, tra le più società che annovera tra i più numerosi settori giovanili della città, che sta lavorando molto e bene». L’assessore al Fare ha aggiunto: «Sono stati completati gli scavi e sono in corso le operazioni per realizzare i drenaggi profondi del sottofondo, fase molto delicata, da eseguire con accortezza per avere un’opera funzionale nel tempo». Sui tempi, «La consegna del campo da calcio è prevista, nulla ostando, entro il mese di dicembre». Pozzi ha poi risposto alla domanda sullo stop all’intervento nei mesi estivi: «Ad agosto i lavori sono stati interrotti in parte per le consuete ferie estive (nelle settimane centrali) e in parte per eseguire e attendere i risultati delle analisi geologiche che si sono rese necessarie. Il termine dei lavori non sforerà il cronoprogramma».

PROPOSTE DI DELIBERAZIONE
Ha raccolto il sì unanime del Consiglio l’“Adozione definitiva di variante sostanziale al Prg per la riduzione del consumo di suolo e del carico urbanistico, relativamente ad alcune aree situate nel comune” presentata dall’assessora alla Rapidità Mila Della Dora: «Secondo passaggio in Consiglio comunale della proposta che trasforma altri sei ettari di superficie territoriale in terreno agricolo. La linea dell’Amministrazione è sempre stata quella di agevolare il costruire sul costruito, incentivando la riqualificazione e non aumentando le volumetrie se non estremamente necessario». Flessibilità e rapidità, le parole guida della determina che riguarda dieci aree dislocate tra i Quartiere n. 3 “Colline e Castelli”, n. 4 “Villa Fastiggi - Villa Ceccolini”, n. 5 “Cattabrighe - S. Maria delle Fabbrecce”, n. 7 “Muraglia -Montegranaro” e n. 10 “Villa San Martino”, per una superficie territoriale complessiva pari a 62.858 mq, ed una superficie netta edificabile in riduzione pari a 14.519 mq. «Un altro intervento importante, che dal 2015 ad oggi conta 124 ettari di suolo “trasformato”, per una superficie netta edificabile in riduzione di circa 50.000 mq. Un indirizzo preciso, che denota attenzione al costruire nel costruito, verso un modello di edilizia sostenibile».
Redaelli: «Non vediamo alcuna politica “green” o “sostenibile” nel documento che è invece una mera presa d’atto della richiesta di cittadini che chiedono legittimamente di rinunciare al proprio diritto edificatorio». «Ribadiamo la lontananza tra gli strumenti urbanistici del Comune e i cittadini e il reiterarsi del meccanismo per cui l’Amministrazione si muove per soluzioni puntuali senza una visione d’insieme».
Mattioli: «Scelta virtuosa dell’Amministrazione. La giunta avrebbe potuto respingere le richieste dei privati mentre l’Amministrazione le accetta grazie anche alla stabilità del nostro bilancio. È un atto assolutamente politico della giunta e che tiene conto del parere del Consiglio comunale».
Malandrino: «Nei fatti la svolta green annunciata dell’Amministrazione non è reale: stiamo costruendo supermercati e cementificando. In questo caso si tratta di una resa di fronte a un mercato che non tiene più».

L’assessore al Rigore Andrea Nobili ha presentato la ratifica della deliberazione di giunta comunale 230 del 26 settembre per la “Variazione di Bilancio in via d’urgenza” (approvata con 21 favorevoli e 7 astenuti). «È una delibera insolita per la giunta, abituata al passaggio delle stesse in Consiglio. In questo caso l’abbiamo approvata per mettere subito le risorse a disposizione degli uffici, altra priorità dell’Amministrazione, soprattutto nel caso in cui provengano da riconoscimenti legati al buon andamento» ha detto Nobili che ha poi dettagliato il documento che recepisce «I fondi FOI per la nuova Anna Frank (contributi intercettati per aver rispettato il cronoprogramma); quelli destinati all’Ambito Territoriale Sociale 1 sia per i Tirocini sociali TIS (1,8milioni), sia per il potenziamento dell’Ats1 stesso (1,9mln di contributi europei) per le annualità 2023-24-25; le risorse per spese per il personale che vengono spostate da un capitolo ad un altro».
Bellucci: «Doveroso che il Consiglio sottolinei i progetti sociali in corso e che spesso non arrivano nelle discussioni dell’assise. In questo caso la delibera porta 3,8milioni di euro della ripartizione del Fondo sociale europeo. L’Unione ha incrementato il Fondo da 84 a 98 miliardi; dunque le risorse ripartite agli Ambiti sono quasi raddoppiate per il triennio e questo permetterà di dare risposte importanti per i Tirocini e per l’organizzazione dell’Ats1, necessaria a fornire i servizi a tutti i Comuni che ne fanno parte (tra cui i 900mila euro per i TIS, tirocini svolti da cittadini tra i 16 e i 67 anni che ricevono un contributo mensile e nuove opportunità)».
G. Marchionni: «L’astensione sulla delibera non è per il contenuto. Non è la prima ratifica di delibera di giunta che vediamo in Consiglio: ci troviamo a fare da passacarte senza possibilità di approfondire un documento di interesse collettivo».

Sempre l’assessore Nobili ha illustrato la delibera per la “Variazione al Bilancio di previsione finanziario 2023-2025” e “Applicazione quota dell’avanzo di amministrazione al 31 dicembre 2022”, passata con 19 voti favorevoli e 8 astenuti: «Andiamo a utilizzare delle quote di avanzo vincolato accantonato al 31/12/2022 per complessivi 1.081.000€. Risorse vincolate per 12.250€ per il progetto ITI; 1,05mln per il conguaglio delle spese energetiche (850mila, a cui si aggiungono 200mila per attività di recupero dell’evasione che fa Aspes); 8.394€ del Fondo nazionale per la promozione del Sistema integrato educazione istruzione 0-6 anni; 11.263 di contributi regionali per il sostegno alle famiglie». Presenti in delibera, «anche le voci inerenti alla parte urbanistica (la contabilizzazione di oneri a scomputo di opere già realizzate)». Ci sono poi contributi 60mila € di contributi regionali legato al bando di accoglienza (annualità 2023), 45mila per la sponsorizzazione legata al Pala D; un co-finanziamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri per 200mila € per il progetto “HYPE-Box Attivatore di Eroi”; 73mila € per la Renco per la gestione di Villa Mollaroni; 54mila € di contributo europeo per l’ITI; 3.100 € del Comune di Lampedusa per la realizzazione del progetto Sirem». Segue poi l’elenco di cifre «Con destinazione già definitiva su cui ci sono pochi margini di manovra; risorse comunque fondamentali perché che ci permettono di mettere in campo i servizi». Figura nella Variazione anche «Una parte importante, 1.859.000 € di risorse collegati ai PINQuA e 300mila € di trasferimento da parte del Cda del ROF legato alla lavanderia del San Benedetto». Sui Servizi sociali, ci sono «128mila euro per l’annualità 2023 (contributo statale) per pronta accoglienza minori e 60mila euro per la rendicontazione del terzo trimestre (2023); 47mila euro (per annualità 2024) per i servizi di Sollievo; 597mila € per l’inclusione alle persone disabilità (annualità 2023) e 34mila € per il potenziamento dei Servizi Sociali.
Il consigliere Castellani ha sottolineato «Gli 1,8milioni di euro che si aggiungono ai progetti PINQuA; sono un ristoro dovuto all’aumento dei costi, che sono lievitati. È un valore che va ad arricchire il nostro patrimonio, figlio della politica precisa dell’Amministrazione: freni tirati sulle spese, a tutto gas sugli investimenti».
G. Marchionni: «Il vero tema riguarda i lavori pubblici: riusciremo a rispettare le scadenze? Riusciremo a tenerci le ditte che vincono gli appalti e a verificare che rispettino i capitolati e gli impegni di spesa? Occorre vigilare affinché le risorse non vadano sprecate».

Modifiche anche al Piano triennale delle opere pubbliche 2023-2025, con conseguente aggiornamento del Dup 2023-2025 con la delibera (18 favorevoli, 8 astenuti) presentata dall’assessore al Fare Riccardo Pozzi: «Scuole, abitare, sociale, sono le tre linee guida dalle Variazione che portiamo in Consiglio e che è, ancora una volta, in aumento rispetto al Piano triennale approvato lo scorso anno. Lo è non per valutazioni sbagliate ma per un motivo “sano”: l’Amministrazione ha rispettato le milestone del Pnrr e questo ci ha permesso di attingere all’ulteriore fondo ministeriale FOI stanziato per far fronte agli aumenti dei costi delle materie prime e delle lavorazioni». Significativi gli importi che comprende, «e che destiniamo ai cantieri da approvare entro il 5 dicembre e che prevedranno per la gran parte la possibilità di andare a gara entro 31 dicembre 2023. Ciò significa uno sforzo enorme in termini di mole di lavoro e che nasce da una grande opportunità che abbiamo avuto grazie alla capacità di progettazione e di intercettare risorse. Risorse che ad oggi coinvolgono circa 20 cantiere attivi che si concluderanno in parte entro la scadenza massima prevista dal Pnrr a marzo 2026, in parte già dalla prossima primavera e nel 2025». Tra quelli già conclusi: la Bicipolitana di via Fratti, inaugurata stamattina; il rifacimento di piazza del Popolo, la rigenerazione in “piazza” di piazzale D’Annunzio; il nuovo impianto dello Stadio Benelli, il Teatro Rossini, la Sala della Repubblica, il Centro Arti Visive Pescheria, «Interventi per la gran parte chiusi prima della fine lavori prevista; un impegno, quello del rispetto delle tempistiche, che continuerà ad esserci». Pozzi poi prosegue col dettaglio degli importi riportati in Variante: «Scuole, abitare, sociale sono le tre parole utili anche a riassumere gli interventi inclusi nel documento, tra cui i 310mila euro in più per l’Anna Frank, una scuola tutta in legno di cui siamo particolarmente orgogliosi; gli interventi sull’abitare (in via Cattaneo, e nell’annesso a “L” del San Benedetto; palazzo Aymonino e palazzo Almerici) che creeranno alloggi per studenti e artisti, grazie al ROF che contribuirà con 300mila euro per la progettazione sugli alloggi del San Benedetto che ci permetterà di dare risposte alle richieste del fermento artistico della città». In totale la delibera porta 2,4milioni di investimenti in più «che avremo per sistemare, in particolare, i contenitori del centro storico». 
Montesi: «Secondo incremento del FOI che approviamo e che segue quella di alcuni mesi fa destinata ad altri interventi per un importo di 1,8mln. Sono fondi che abbiamo perché l’Amministrazione è stata attenta e attiva nel reperire fondi grazie a oculata progettazione e capacità uffici tecnici».
Malandrino: «in Consiglio sento spesso che gli interventi “sono nei tempi” ma ricordo il palasport, il cavalcaferrovia, piazzale D’Annunzio. L’auspicio è che si riesca a completare nei tempi i “contenitori del centro storico, ce n’è bisogno, ma non userei toni trionfalistici, tutta questa celerità non c’è stata».

A chiudere la discussione delle delibere è stata quella per la “Costituzione di servitù di elettrodotto per cabina elettrica di trasformazione a favore di Enel distribuzione Spa in via Timavo - via Gagarin” illustrata dall’assessore Pozzi: «Concediamo una servitù per la cabina di trasformazione e relativamente al tracciato, in una zona dove si stanno realizzando le opere di urbanizzazione del piano attuativo previsto dalla convenzione urbanistica». Il documento è stato approvato all’unanimità.
 

MOZIONI E ORDINI DEL GIORNO

Il consiglio ha approvato all’unanimità la mozione dei consiglieri Andreolli ed Andrea Marchionni che hanno proposto l’“Adesione alla piattaforma unica nazionale informatica delle targhe associate al Cude”. «Consente al cittadino titolare del contrassegno di spostarsi in un altro comune italiano o dell’UE senza dover comunicare alle autorità le autorizzazioni a Ztl o altro in suo possesso. È una soluzione innovativa che evita sanzioni, aiuta le persone a parcheggiare nelle città aderenti (ad oggi 26) con meno burocrazia e sprechi di tempo per i cittadini e per gli enti. La piattaforma è attiva da metà 2022 in via sperimentale e perché funzioni necessita di maggior partecipazione».
Lugli: «Mozione interessante, che va nel senso di migliorare la qualità di vita. Ha un punto debole: la divulgazione. Sarà importante agire per diffondere l’iniziativa».

Con 18 voti contrari e 8 favorevoli il Consiglio ha respinto la mozione di indirizzo a firma di Andreolli. Con il documento, il consigliere ha chiesto “L’azzeramento del CdA di Marche Multiservizi in ragione delle scelte relative alla realizzazione della discarica di Riceci”. Andreolli: «Mozione presentata il 5 luglio con un carattere d’urgenza che non si è perso nei mesi. La linearità deduttiva con cui è stata scritta pone in modo chiaro le ragioni per cui chiediamo di presentare all’assemblea dei soci, da portare del Comune, una mozione di sfiducia per l’azzeramento dell’intero Cda». Andreolli ha sottolineato che «Questa modalità di operare da parte dei MMS è inaccettabile. Al di là del merito, ma la scelta è stata fatta senza coinvolgimento dei comuni senza la condivisione con i cittadini è inaccettabile. E che ha creato preoccupazione sugli investimenti fatti dalla stessa società; ha creato un clima di disorientamento completo nei soci; un danno reputazionale ad azienda che opera nei servizi e con gli enti pubblici». «È mancato un rapporto di fiducia con questo Consiglio – ha aggiunto il Consigliere -: le persone da questo nominate non possono non avere una relazione con il sindaco, la giunta e la stessa assemblea per concordare le scelte principali operate da quella società, cosa che non è avvenuta». «Oggi il Consiglio comunale è chiamato a fare chiarezza e a dire da che parte stare: votare la mozione significa dire che il CdA di Marche Multiservizi ha perso fiducia perché ha operato senza trasparenza e senza rispetto degli obiettivi che si poneva. Non ci sono altre strade se non chiedere le dimissioni del Cda, oltre a rifiutare il progetto di Riceci, una scelta sbagliata assunta dalla nostra società partecipata» ha concluso Andreolli.
Il sindaco di Pesaro Matteo Ricci è intervenuto sottolineando: «La procedura ormai è incanalata, se volete chiudere la questione Riceci dovete chiamare l’assessore regionale Aguzzi e fargli chiudere la partita, inutile chiedere le dimissioni del Cda di MMS». Una questione che, ha spiegato Ricci, può essere chiusa solamente da due enti: Regione Marche, appunto, e Provincia «che deve aspettare il tempo necessario delle osservazioni per chiudere la procedura». Ancora Ricci: «Invece di fare conferenze stampa su un ricorso dello scorso maggio, Aguzzi metta nero su bianco che non ci sono le distanze. Perché questa lettera sull’interpretazione autentica del consiglio Regionale non arriva?».
G Marchionni: «Anche io non mi ero resa conto della portata sull’intera provincia che ha il 25% di quote MMS che il Comune di Pesaro detiene». «Non risulta alcun atto del Comune di Petriano favorevole ad avere la discarica di Riceci qui quindi su cosa si è espresso il Consiglio? Mi auguro che il presidente e i consiglieri che rappresentano la parte pubblica lo facciano davvero». «Possiamo scaricare le colpe ma il 25% lo abbiamo in tasca noi. Qui c’è la possibilità di fare un atto politico e dire “tutti a casa, ricominciamo daccapo”». E ancora, «Non sono fiduciosa di chi ha fatto quelle scelte. La mozione è un documento che ricostruisce precisamente una vicenda, non si può non esserne favorevoli. E firmare un atto di Consiglio che va in questa direzione può dar fiducia ai Comuni dell’entroterra».
Malandrino: «Strano che un Cda non fosse al corrente della situazione. Come mai quando si sono aumentati lo stipendio tutti sono caduti dal pero? Perfettamente d’accordo per azzerare un Cda totalmente inefficiente, non sapevano nulla sulle regole relative alle discariche, nè degli aumenti degli stipendi. Che ci stanno a fare lì?».
Bellucci: «Siamo tutti per il “no” a Riceci, una scelta sbagliata sotto tanti punti di vista». Entrando nel tema, «Da quando è uscito il progetto mi sono interrogato sull’idea del perché di tale scelta». E ancora: «Aspetterei ad emettere una sentenza che dice che gli unici colpevoli sono i componenti del Cda. Di certo non hanno brillato di perspicacia o di tempismo ma mi pongo con un altro sguardo a un progetto pieno di tanti “se”. Penso che nel Cda di MMS c’è stato un racconto che ha indotto a una scelta di questo tipo». Bellucci incalza: «Avete chiesto di dire “no a Riceci” e l’azzeramento del Cda (nominato dalla parte pubblica, politica); ma perché non avete chiesto le dimissioni dell’Amministratore delegato?». Poi ha concluso, sul tema ampio delle discariche, dicendo: «La questione Riceci ci impone maggior condivisione: serviranno tavoli e confronti con i cittadini, per avere un’aperta e franca discussione, per avere il massimo dei contributi e per giungere a una decisione. La mozione di oggi tenta di chiudere la discussione in maniera semplicistica».
Lugli: «Quello che è mancato è il confronto con i cittadini ma nell’elenco delle priorità, per primo, c’è il bloccare il progetto (e la Regione faccia sua parte). Si dovrà poi studiare l’alternativa (magari sul percorso attivato da Pesaro che segue la strategia ‘Zero Waste’, anche se a lungo termine) e pensare a cosa fare per l’immediato. Solo dopo aver trovato la miglior soluzione all’impianto da realizzare si potrà parlare di dove farlo. E qui sarà fondamentale la concertazione con gli enti e, soprattutto, coi cittadini». Sull’azzeramento del Cda: «Potrebbe portare a una conseguenza indesiderata: rallentare la priorità, cioè fermare il progetto». 
Alla mozione è stato presentato un emendamento (respinto, ha ottenuto 8 voti favorevoli e 18 contrari) per “chiedere il ritiro del progetto della discarica di Riceci da parte del Cda di Marche Multiservizi” a firma della consigliera Marchionni, che ha spiegato: «Non ci sono atti emessi dal Comune di Petriano in cui si avvalla la discarica di Riceci. Con la mozione proponiamo di fare un atto di indirizzo politico che dice che il Comune di Pesaro è contrario all’impianto, che le persone che oggi sono nel Cda di MMS non sono più rappresentative del nostro pensiero e che non rappresentano più la Giunta e questo Consiglio».
L. Biagiotti: «Non si può chiedere le dimissioni di un Cda oggi. È un momento in cui farlo creerebbe solo un danno erariale; chiederlo è una vera campagna elettorale» E ancora: «Condividiamo il “no a Riceci”. Ora c’è da ragionare su un piano B e chiedere alla Regione di fare la sua parte bloccando il progetto».  

 

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