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Flessibile e veloce: svolta storica per il Prg

La Giunta approva le modifiche alle Norme tecniche attuative: via libera al cambio di destinazione d’uso degli immobili esistenti, semplificato quello dei fabbricati produttivi. L’assessore alla Rapidità, Nobili: «La filosofia del “costruire sul costruito” diventa realtà: incentiviamo le riqualificazioni e apriamo alle nuove funzioni degli edifici consolidati»

Flessibilizzazione e rapidità, queste le parole d’ordine della “variante sostanziale”, approvata oggi in Giunta, che modifica le “norme tecniche attuative del Prg” incentivando il costruire sul costruito. Come? Introducendo il principio di “flessibilizzazione delle destinazioni d’uso degli immobili”.

Un cambio di passo che segna una svolta - in chiave “green” - dello strumento urbanistico, come spiega l’assessore alla Rapidità Andrea Nobili: «Il Prg diventa flessibile per recuperare il tessuto edilizio esistente e per recepire le nuove funzioni degli edifici consolidati del territorio comunale. Si tratta di un cambiamento epocale per la pianificazione: gli immobili potranno assumere una nuova veste, intercettare nuovi interventi e spingere verso la riqualificazione sostenibile. Il tutto evitando i lunghi passaggi burocratici previsti sino ad oggi».

Le modifiche alle Norme Tecniche di Attuazione riguardano gli immobili inseriti nei subsistemi residenziali e produttivi del Prg.

Subsistema della residenza.
Scompare l’obbligo di rispettare le percentuali oggi prestabilita per modificare la destinazione d’uso in residenziale, terziario e servizi degli stabili “consolidati” che insistono nel subsistema della residenza del Prg. Si prevede inoltre la possibilità, per gli edifici del centro storico, di destinare a residenza anche i piani terra degli stessi.

Subsistema della produzione.
Il principio di flessibilità in questo caso viene adottato estendendo i limiti percentuali già previsti alle aree su cui insistono i manufatti (e non più, quindi, al manufatto in oggetto). Le modifiche comporteranno una maggiore elasticità nell’insediamento delle singole attività e possibilità di realizzazione anche di sale da ballo; tali zone saranno regolamentate in solo due sub-sistemi dei quattro oggi vigenti (P1 e P2 accorpati - P3 e P4 accorpati).

Con la Variante alle norme tecniche attuative del PRG, giunta al terzo passaggio (l’ultimo prima del voto del Consiglio comunale), «caliamo nel concreto la visione, più volta ribadita dall’Amministrazione, di dare priorità al “costruire sul costruito” da attuare facendo perno su tre leve: il ripensamento degli spazi con la trasformazione delle aree urbane che hanno perso, stanno per cambiare o debbono sviluppare le destinazioni d'uso consolidate nel tempo; il riuso dei grandi complessi edilizi non più utilizzati con nuove funzioni; la flessibilità degli usi nel costruito».

La delibera dovrà essere discussa in Consiglio comunale.  

 

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