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Fondo anticrisi 2018, ecco le novità

Assessorati alla Solidarietà e alla Gestione/Comune di Pesaro. Potranno richiederlo anche coloro che sono iscritti in cassa integrazione; ampliata anche la tipologia di spese sostenute per l’abitazione di residenza

 

Sarà disponibile anche per il 2018 il fondo anticrisi rivolto alle fasce fragili emergenti, determinate in particolare dalla crisi economica e occupazionale che ha colpito anche il nostro territorio. Con delle novità. Il nuovo bando in fase di predisposizione da parte del Comune di Pesaro prevede infatti l’inserimento tra le categorie di beneficiari di nuove tipologie di lavoratori precari e l’ampliamento della tipologia di spese sostenute per l’abitazione di residenza. 

La giunta comunale ha approvato questa mattina la delibera  che  fornisce gli indirizzi per la gestione del fondo anticrisi 2018. Il percorso è stato condiviso anche in questo caso con le organizzazioni sindacali. 

“In seguito ad una approfondita analisi dell’andamento dei flussi delle domande di accesso al contributo negli anni di istituzione del fondo anticrisi, 2014-2017 – intervengono gli assessori Sara Mengucci e Antonello Delle Noci -, già per il ’secondo bando anticrisi per l’anno 2017’, la giunta comunale, in accordo con le organizzazioni sindacali,  aveva provveduto ad adottare dei correttivi a integrazione dei criteri di accesso e delle tipologie di spese da riconoscere, in modo tale da ampliare la platea dei beneficiari del contributo alle nuove realtà sociali e occupazionali  e supportare un maggior numero di  famiglie, con almeno un componente colpito dalla crisi economica”.

Pertanto, sono state inserite fra le categorie dei beneficiari nuove tipologie di lavoratori  precari (lavoro intermittenza,  lavoro accessorio, lavoro di somministrazione) e inoltre ampliata la tipologia di spese sostenute per l’abitazione di residenza, sulla base delle quali riconoscere l’ammontare del contributo, introducendo le spese per le utenze, per gli oneri condominiali, e le rate dei mutui per l’acquisto della prima casa. Potranno richiedere il fondo anche coloro che si trovano in cassa integrazione.

Il secondo avviso anticrisi 2017 ha raggiunto l’obiettivo di portare all’assegnazione del contributo a 160 aventi diritto, per un importo di 140.800, 32 euro. 

“Con il fondo anticrisi anche quest’anno riusciremo ad aiutare centinaia di famiglie che si trovano in situazione di grave difficoltà. Il Comune ribadisce dunque il sostegno e la propria vicinanza alle fasce più deboli della popolazione riproponendo interventi concreti e importanti – continuano gli assessori alla Solidarietà e alla Gestione -. Il tutto sempre condividendo il percorso con le organizzazioni sindacali”.

L’avviso pubblico rimarrà valido dalla data di pubblicazione per un periodo di  5 mesi, i requisiti di ammissione devono essere posseduti al momento della presentazione della domanda. 

E’ stata anche elevata la fascia di reddito massima (11.000,00 euro anziché 10.000,00) sulla base della quale riconoscere il contributo:

La quota di contributo massima per l'anno 2018, riferita al valore ISEE del richiedente è pari 

€. 1.000,00 per nuclei familiari con valore ISEE non superiore ad euro 6.000,00;

€. 750,00 per nuclei familiari con valore ISEE superiori ad €. 6.000,00 ed inferiori o pari ad €. 11.000,00.

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