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Il Comune aderisce alla “Carta di Integrating Cities”, c’è il sì del Consiglio

Voto favorevole dell’assise anche per la mozione di indirizzo per realizzare un attraversamento ciclopedonale su strada Montelabbatese, in via Canonici; per le due varianti urbanistiche, per l’alienazione all’istituto zooprofilattico dell’Umbria e delle Marche dell’area di via Furiassi, per i contributi per la nuova mensa della Pirandello

È passata con il voto favorevole di 17 consiglieri l’adesione del Comune alla Carta di Integrating Cities per l’integrazione nelle città. Questo uno dei temi al centro del Consiglio comunale di oggi che ha approvato anche: la mozione di indirizzo per la realizzazione di un attraversamento ciclopedonale su strada Montelabbatese (zona Villa Fastiggi, via Canonici); le due varianti urbanistiche; l’alienazione all’istituto zooprofilattico dell’Umbria e delle Marche di un’area in via Furiassi; i contributi per la nuova mensa della Pirandello.


PROPOSTE DI DELIBERAZIONE

Approvata la variante sostanziale al Prg su un’area produttiva di Villa Fastiggi compresa tra via Venturati e via Cangiotti, compresa in un contesto residenziale. «Si tratta del terzo passaggio in Consiglio della variante - spiega l’assessora Mila Della Dora, assessora alla Rapidità con delega all’Urbanistica – che consiste nella possibilità di intervenire direttamente nell'attuazione delle trasformazioni edilizie (e non tramite progetto unitario sull'intero comparto) con il mantenimento delle quantità edificatorie previste dal Prg vigente». Obiettivo è «la riqualificazione dell’area, in cui sono presenti capannoni artigianali-produttivi, semplificando le modalità di intervento per la sua conversione in residenziale». Al penultimo passaggio in Consiglio, «si aggiunge il parere favorevole di conformità da parte della Provincia, la proposta di variante non è stata modificata rispetto alla versione già votata». 

Approvata anche l’altra variante al Prg discussa in aula e relativa a un’attività alberghiera di Villa Fastiggi in via Brigata Garibaldi. «La variante - dice Della Dora - prevede la possibilità di ampliare l'attività ricettiva di un albergo esistente, tramite il cambio di destinazione d'uso di una porzione dell’edificio (di complessivi 1382mq) ad oggi destinato ad attività artigianale (l’immobile era già stata oggetto nel 2017 di una precedente modifica della destinazione). La superficie interessata da cambio di destinazione d'uso è di 528 mq». La variante non chiede un incremento volumetrico ma di «ridefinire una parte interna dell’immobile per creare delle mini-camere con angolo cottura e bagno nella struttura ricettiva. Una richiesta fatta per soddisfare la richiesta degli operatori economici della zona e che è in linea con quanto evidenziato nella relazione dell'attività. La variante consentirebbe il potenziamento dell'area produttiva circostante la ditta, con l'ampliamento del servizio ricettivo richiesto dalle aziende circostanti (pernottamento di operatori, tecnici e operai specializzati esterni che fanno manutenzioni e interventi nella zona)».
Andreolli: «Quella prevista dalla variante non è una trasformazione “speculativa”; è fatta per rendere più funzionale la fruizione di una struttura da parte dei clienti che nell’area vengono per un breve periodo di lavoro».

Il Consiglio ha approvato con 23 favorevoli, 1 contrario, 1 astenuto, l’alienazione di un terreno edificabile compreso tra via Furiassi e via Grande all’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche “Togo Rosati” con trattativa privata diretta. A ripercorrere le tappe dell’iter è stato l’assessore al Fare Riccardo Pozzi: «Nel novembre 2018, l’Istituto aveva perfezionato l’acquisto di un’area di 2500 mq tra via Furiassi e Via Torino dopo che il Comune di Pesaro aveva approvato l’alienazione di una porzione di terreno per far trasferire l’attuale sede di via dei Cacciatori. Rispetto ad allora, l’ente ha intercettato ulteriori risorse per perfezionare un investimento da 4mln di euro, al netto dell’acquisto delle aree, che interessa l’economia del territorio: l’obiettivo è infatti realizzare un centro di ricerca punto di riferimento per l’intero centro Italia. L’intervento renderà possibile, nella nuova sede, l’implementazione sia di collaborazioni internazionali, sia di personale (fino a 20 nuove unità); una forza-lavoro composta da ricercatori qualificati chiamati a svolgere un’attività dall’importanza strategica per i fini istituzionali dell’ente che, ricordo essere senza fini di lucro e facente capo alle Regioni Marche ed Umbria. Per farlo ha chiesto la disponibilità del Comune a cedere ulteriori 12mila mq perimetrali all’area. Si tratta di una richiesta necessaria per procedere all’investimento. La proposta di cessione terreno è condivisa sul valore di 500mila euro; una cifra inferiore ai 700mila euro previsti nel Dup». 
Montesi:
«La delibera è passata in Commissione senza incertezze perché è un’opportunità per il nostro territorio, in termini economici ed occupazionali, di immagine e di sicurezza».
Sperindei
: «Laboratori così grandi dovrebbero essere realizzati ben lontano da una città con così tanti abitanti».


Passa all’unanimità la delibera sui “Contributi per la realizzazione della nuova mensa scolastica dell’istituto comprensivo L Pirandello di via Nanterre”. «È un’altra opportunità resa possibile dalle risorse del Pnrr. Come evidenziato nell’ultimo Consiglio comunale, quello di Pesaro è un Piano triennale da record, con 136mln di risorse di cui 83mln composte da finanziamenti Pnrr. Di questi ultimi, una parte importante - sia per impatto, sia per funzione - attiene a interventi destinati alle scuole e ai servizi educativi». Qui si inseriscono «i 3,6mln per il polo dell’infanzia di via Rigoni; i 3,6mln per la scuola Anna Frank; i 5,5mln per gli interventi che renderanno la Manzoni un edificio nZeb; i 600mila euro della scuola di via Fermi; i 380mila euro per la palestra della scuola di Borgo Santa Maria». La delibera approva il progetto di fattibilità elaborato per una delle scuole che più è cresciuta, per numero iscritti, della città e consente di realizzare una mensa più ampia e funzionale liberando, allo stesso tempo, nuovi spazi fondamentali alle esigenze di un istituto in crescita, laboratori e spazi per l’inclusività. I 294 mq della struttura che sarà adibita a mensa forniranno inoltre pasti giornalieri in modo più adeguato (a oggi 173 pasti, preparati su tre turni e destinati solo alla primaria; quando sarà a regime, se ne prepareranno fino a 503 giornalieri). Non è una variante urbanistica perché interessa 295mq (inferiore al 20% della complessiva)». «Per completare questo investimento – ha concluso Pozzi - importante sarà fondamentale rispettare le prossime scadenze: il 31 gennaio dovremo approvare il progetto esecutivo, passaggio utile per andare a gara e iniziare l’opera». 
Petretti: «Riconosciamo la validità della delibera per diversi motivi: per il finanziamento, tutto a carico del Pnrr; per la scuola individuata, che ha un forte appeal a livello locale; per il fatto di riguardare un intervento che triplica la ricettività della mensa e che favorisce altri scopi didattici; per realizzare una struttura sostenibile».
Andreolli:
«Delibera importante che agisce su un settore strategico. Le risorse strutturali che vengono dedicate ai servizi educativi e legati all’infanzia sono sempre le migliori spese. Ora la preoccupazione è sulle tempistiche: non bisogna perdere tempo».  

 

Passa con il voto favorevole di 17 consiglieri (5 contrari e 4 astenuti) la delibera presentata dall’assessora alla Crescita e alla Gentilezza Camilla Murgia per l’adesione del Comune di Pesaro, alla “Carta di Integrating Cities per l'integrazione nelle città a favore dell'integrazione degli immigrati e delle loro comunità nelle città europee”. «Il progetto nasce da un percorso attivato sulle Pari opportunità che ho seguito a partire dal 2020, inizialmente in veste di consigliera, aderendo a una progettualità incentrata, in particolare, all’inclusione delle donne rifugiate. Attraverso la narrazione che la città di Pesaro fa da più di 20 anni sull’importanza e le necessità imposte dalle azioni rivolte all’accoglienza, è stato richiesto alla città di aderire a questa Carta». Un documento, ha puntualizzato Murgia, che «Non è una medaglia al petto per dire “siamo i più bravi” ma una presa di responsabilità nel voler riconoscere l’identità di Pesaro e che ci invita a fare di più soprattutto quando per quanto riguarda alcune linee d’azione, tra cui l’inclusione delle donne immigrate e dei loro figli». Il progetto non ha costi economici ma «è un’opportunità perché permette di poter affrontare le sfide del prossimo futuro, forti del vantaggio di farlo insieme a una rete internazionale. Ringrazio gli assessori Pandolfi e Morotti per l’impegno con cui hanno condiviso i temi della Carta agli stake holder delle realtà interessate che fanno parte del bellissimo mosaico di solidarietà di Pesaro».
Blasi:
«Ben venga questa carta che ci ricorda come l’integrazione sia un processo bidirezionale che porta diritti e doveri sia a chi accoglie, sia a chi arriva». Il documento «parla della potenzialità che la presenza degli immigrati dà alla città: dat da ciò che viene “portato” da chi arriva da altre comunità». Tra le sfide più ardue che richiama la Carta: «Che i migranti non diventino gli abitanti più poveri delle città».
Sperindei: «Non ho capito come si concretizzerà la carta, mi asterrò».
A. Marchionni: «Se fossimo in presenza di un’immigrazione controllata e regolata i principi della carta potrebbero essere più condivisibili. Ma questa ulteriore azione presentata dalla delibera mi pare fuori sincrono». Marchionni ha parlato di un «Favoritismo nei confronti delle minoranze» sottolineando come la Carta sia «molto generica e più adatta a città ben più grandi della nostra» e che quindi non sia «adatta per Pesaro».
L. Biagiotti: «La proposta che viene presentata dall’assessora non può che essere un onore per la cittadinanza. Avere delle politiche sociali che si attivano per non far del nostro Comune un fanalino di coda ma un protagonista in tema di inclusione ci rende orgogliosi. L’integrazione dei migranti è fondamentale per il benessere e la coesione delle società europee. 
G. Marchionni: «Pesaro, da tempo, è tra le 17 città che fanno parte di Eurocities». «La Carta è ricca di tante nozioni per lo più estremamente generiche», contiene principi «già enunciati nella Dichiarazioni dei diritti dell’uomo, nella nostra Costituzione e anche negli statuti di alcune fondazioni. Ma qual è il vantaggio per Pesaro nell’aderirei al documento? L’assessora ricorda che far rete ci permetterà di partecipare a bandi europee insieme alle altre città che aderiranno ma è senz’altro un vantaggio che potremmo ottenere indipendentemente dall’adesione alla Carta». Infine: «Aderire alla carta rischia di vanificare a parole ciò che i pesaresi hanno fatto concretamente» ha aggiunto prima di concludere: «Il nuovo Governo ha messo tra le priorità la tematica dell’immigrazione e il tema delle pari opportunità; vediamo cosa proporrà come politiche prima di valutare eventuali adesioni». 
«La Carta non sostituisce i presupposti su cui già si muovono i servizi del Comune» ha detto il consigliere R. Biagiotti che ha poi rivolto un appello a Murgia e Pandolfi «per essere sempre più vicino ai nostri Servizi sociali spesso in difficoltà per il reinserimento delle persone che vengono loro affidate».
M. Gambini: «Non può non essere riconosciuto il valore di un processo di integrazione e l’apporto dato dagli individui che vengono da realtà esterne». Altro dubbio – per Gambini – è il «pregiudizio positivo nei confronti dei migranti» citato da Marchionni che, per Gambini, «è irrealistico».
Lugli: «Importante che Pesaro prenda il suo posto tra le città europee che aderiscono a questo cammino. La storia dell’uomo è una storia di migrazioni. Delibere crea valore enorme che conferma Pesaro come città progressista europeista e inclusiva».
A.M. Mattioli: «Sui temi dell’inclusione abbiamo lavorato tanto in questo consiglio comunale» e la «nostra vocazione all’inclusione è sempre stata tradotta in azioni» ha aggiunto citando “La scuola della mamma” e “Scuola Pesaro”, per questo «è ingiusto sentire dire che la città non ha una vocazione all’accoglienza».
Sperindei: «Convinta che a Pesaro si faccia ottima integrazione».
Redaelli: «La nostra città è più avanti, in tema di integrazione, rispetto a molte delle istituzioni locali che hanno tanto da guardare su ciò che, di positivo, già c’è».

 

MOZIONI E ORDINI DEL GIORNO


Villa Fastiggi avrà il suo “Attraversamento ciclopedonale su strada Montelabbatese, zona Villa Fastiggi, via Canonici". A prevederlo è la mozione di indirizzo (emendata dalla consigliera Anna Maria Mattioli) presentata dal consigliere Luca Pagnoni Di Dario e approvata all’unanimità con cui si chiede di prevedere «le risorse necessarie a finanziare un attraversamento ciclopedonale di collegamento fra la ciclovia già esistente nel quartiere con le nuove ciclovie previste in area prospiciente, permettendo in questa maniera di poter offrire sicurezza ai cittadini più giovani, anziani e disabili e far sì che si possa dare continuità ai percorsi ciclabili esistenti e al contempo risolvere un problema che ormai si trascina da numerosi anni». La mozione, «Nasce dallo stimolo dato da una raccolta firma promossa dai cittadini a seguito di un’assemblea pubblica molto partecipata e dopo aver preso atto dell’investimento previsto dall’amministrazione e da un privato nell’area dell’ex campo sportivo». Mattioli ha previsto un emendamento alla mozione perché «troppo specifica nell’indicare dove reperire le risorse. La modifica permetterà di individuare i finanziamenti prevedendo una variazione al Piano triennale delle opere pubbliche 22-24 o utilizzando, se necessario, anche parte dei proventi del canone concessorio del nuovo impianto sportivo». 


Respinto con 13 voti contrari e 8 favorevoli, l’ordine del giorno presentato dal consigliere Malandrino per collocare nella sala del Consiglio «la sua sede naturale», il “Quadro della Comunità” di Gian Giacomo Pandolfi. «Alcuni di noi non ne conoscono la storia ma l’opera - di 2,15m per 1,70 - è tra i pochissimi esempi di proprietà comunale sin dalla sua origine, perché è stata commissionata dalla comunità di Pesaro». 
Mattioli: «Fa parte della nostra storia per questo è collocata a palazzo Mosca, il nostro palazzo più rappresentativo, dove è visibile da tutti. Non vedo perché debba esser spostato».
Sperindei ha proposto al Consiglio di «Sistemare una copia del quadro nella sala del Consiglio».

 
L’aula ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno del consigliere Roberto Biagiotti che ha chiesto all’assise di aderire a "Costruire l’Europa con i consiglieri locali". «Una richiesta - ha detto - che proviene dalla Commissione europea per costruire l’Europa sulla base delle pratiche che le amministrazioni locali mettono ogni giorno in essere. È rivolta a tutti i Paesi che compongono l’Unione e si propone di portare l’attività svolta dai consiglieri nelle amministrazioni sul tavolo di una Commissione europea specifica per renderla poi patrimonio comune. L’ordine del giorno richiede anche la scelta di nominare un rappresentante dell’assise: propongo venga votato dal Consiglio per nomina».
Il presidente Perugini: «Iniziativa chiara e virtuosa. Se il Consiglio è d’accordo accoglierei con favore la proposta: con l’ufficio di Presidenza valuteremo le modalità con cui nominare o eleggere il/la componente presso questa istituzione europea».

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