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Il Consiglio comunale approva la variazione al Bilancio, l’odg del nuovo Ospedale e del biodigestore

Interrogazioni, ordini del giorno e delibere discussi nell’assise del 30 novembre

INTERROGAZIONI
L’assise si è aperta con l’esame delle interrogazioni. La prima, ad oggetto “Iniziative per prevenire e contrastare truffe e reati ai danni degli anziani e del loro patrimonio”. La risposta dell’assessore alla Solidarietà Sara Mengucci: «“Fidarsi è bene ma informarsi è meglio!” è la campagna di informazione e sensibilizzazione contro le truffe agli anziani, portata avanti dall’assessorato alla Solidarietà e da quello al Rigore. Esistono molte tipologie di truffe agli anziani e queste, purtroppo, sono in aumento. I danni che ne conseguono sono incalcolabili, dal punto di vista economico e psico-sociale. Il progetto, approvato dalla Prefettura e votato in Giunta martedì, intende focalizzare l’attenzione sui diritti e i bisogni dell’anziano, lasciando spazio alla formazione/informazione, necessaria a evitare gli abusi e rendere l’anziano un soggetto meno vulnerabile alle truffe. L’idea è di realizzare dei cortometraggi sulla sensibilizzazione e la prevenzione alle truffe a danno degli anziani». Il progetto sarà finanziato con 36mila euro circa di risorse statali.

La seconda interrogazione ha come oggetto il biodigestore a Pesaro. La risposta dell’assessore Morotti: «Green Factory srl, società di cui MMS è socio unico, ha avviato una procedura pubblica di Verifica di assoggettabilità a VIA presso i competenti uffici della Provincia di Pesaro Urbino, indicando come luogo dell’insediamento l’area industriale di Talacchio nel Comune di Vallefoglia (PU). L’area di interesse sulla quale è basato il progetto del biodigestore è di circa 10 ha. Nell’area di interesse sarà costruito esclusivamente l’impianto in oggetto. I rifiuti da trattare non avranno vincoli geografici in quanto le frazioni interessate, frazione organica da raccolta differenziata e sfalci e potature, in qualità di rifiuti differenziati da avviare al riciclo, non hanno limitazione di circolazione e non sono oggetto di privativa pubblica. L’impianto per cui è stata avviata la procedura ha una potenzialità massima pari a 75.000 tonnellate di frazione organica che deve tener conto sia della stagionalità sia della necessità di non interrompere mai la raccolta anche a seguito di fermi ed imprevisti tecnici (per la corretta produzione di compost sono previste anche 30.000 tonnellate di potature, ramaglie e sfalci). L’aumento dei mezzi previsti per questa tipologia di impianto è calcolata in 30 mezzi giorno, circa 4 mezzi l’ora, del tutto trascurabili per un’area industriale come quella in oggetto. La documentazione inerente l’impianto in oggetto è tutta pubblicata sul sito della Provincia di Pesaro e Urbino».

La terza interrogazione, ad oggetto “Depuratore di via Borgheria”. La risposta dell’assessore Morotti: «Gli interventi di fognatura più importanti realizzati negli ultimi anni sono: sdoppiamento di alcune zone di Villa San Martino, sdoppiamento della rete fognaria di Soria-Tombaccia, collettamento del Centro storico al depuratore di Borgheria, sdoppiamento delle zone Edilstato Calcinari e Pantano, sdoppiamento rete fognaria zona Torraccia, potenziamento rete fognaria di Via Toscana e collettamento acque nere al depuratore di Borgheria. (Per un importo di circa 13Mln €)». Parallelamente, «è stato avviato il progetto per il potenziamento e la realizzazione della linea fanghi del depuratore di Borgheria, per portarlo dagli attuali 90.000 AE ai futuri 116.000 AE. Il costo dell’intervento di circa 9,6Mln € è coperto da finanziamento ministeriale per un importo di 3,7Mln€. A seguito di gara ad evidenza pubblica sopra soglia comunitaria, i lavori sono stati aggiudicati alla ditta Sideridraulic di Brescia e consegnati in data 13/12/2018. Totale investimento del sistema fognario/depurativo di Pesaro città: 22,6 Mln €». In merito a quanto richiesto si evidenzia che:

- Dall’avvio dei lavori di “Adeguamento potenziamento linea fanghi depuratore Borgheria” e fino al termine degli stessi il depuratore non riceve e tratta rifiuti extrafognari.
- Ad adeguamento completato l’impianto tratterà i CER e i quantitativi di rifiuti extrafognari autorizzati in AIA (determinazione n. 1687 del 19.12.2017) che risultano essere i medesimi della precedente AIA (determinazione n. 2337 del 10.12.2014) e nello specifico: CER 190703 - “percolato di discarica” Quantità autorizzata: 20.000 Ton/anno, CER 161002 - “lavaggio cassonetti” Quantità autorizzata: 300 Ton/anno, CER 190899 - “acque sgrondo spazzamento stradale ed acque di lavaggio officina servizio trasporti ed igiene urbana” Quantità autorizzata: 500 Ton/anno, CER 190805 - “fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane stato liquido” - Senza limiti secondo capacità residua di trattamento del depuratore, CER 200304 - “fanghi delle fosse settiche” Quantità autorizzata: Senza limiti, secondo capacità residua di trattamento del depuratore, CER 200306 - “rifiuti della pulizia delle fognature” Quantità autorizzata: Senza limiti, secondo capacità residua di trattamento del depuratore.
- Attualmente è stato realizzato circa il 75% circa dei lavori. I comparti di nuova realizzazione vengono messi in funzione una volta completati e collaudati. Sono già in esercizio le nuove sezioni di pretrattamento reflui, linea biologica B, trattamenti terziari di filtrazione e disinfezione a raggi UV. Il completamento dei lavori è previsto per la prossima primavera 2021.

ORDINI DEL GIORNO: Biodigestore e nuovo Ospedale i temi principali del Consiglio comunale di oggi.
Sul biodigestore sono state presentati due ordini del giorno, uno a firma di maggioranza e uno dell’opposizione. Ad illustrare quello della maggioranza è il sindaco di Pesaro Matteo Ricci: «Andiamo avanti col biodigestore a Talacchio e recuperiamo il tempo perso. In alternativa il Comune ha individuato un’area vicino all’autostrada (vedi comunicato inviato in precedenza)».
Per l’opposizione Michele Redaelli, Forza Italia: «Il tema dell’ambiente sempre al centro della nostra politica, seppur con diverse sfaccettature. Affinché questo progetto possa essere vincente, non possiamo dare per scontata la partecipazione. Le sfide energetiche sono decisive per lo sviluppo dei prossimi anni. Parliamo di un impianto positivo, ma per renderlo tale occorrono alcune valutazioni. Tra queste: impatto ambientale, sulle persone, sulla viabilità. Occorre un impianto di ultima generazione e una gestione accorta. Occorre che i risparmi, un milione di euro secondo MMS, si tramutino in un abbattimento delle tariffe della Tari».

Tra gli interventi:
Dario Andreolli (Lega): In riferimento al “piano B” proposto dall’Amministrazione Andreolli ha domandato «come si possa oggi pensare ad un’area privata. Il provato è stato contattato? In che modo? Qual è il costo dell’uso di quest’area?». Andreolli lamenta una «mancanza di chiarezza. I consiglieri non sono stati messi in condizione di conoscere» aggiungendo di non avere alcuna preclusione «ma vorrei votare in scienza (conoscendo i risvolti economici e tecnici del progetto) e coscienza (consapevole di fare la scelta giusta per il mio territorio, decisione per cui servono elementi che non ho)».
Michele Gambini (Pd): «Ha invece evidenziato che il Consiglio sta «discutendo un ordine del giorno. E che se non si produce una decisione, la fattibilità economica dell’impianto rischia di saltare. Favorevole all’impianto del biodigestore e all’area ipotizzata, Gambini ha poi aggiunto: «Il tema del dimensionamento è fondamentale perché porrà in essere azioni per prevenire la produzione dei rifiuti. È un fattore strategico per affermare che andiamo verso la riduzione dell’impatto ambientale».
Lorenzo Lugli (M5S): «Ci mancano informazioni, ci troviamo a dover decidere in fretta su una cosa che legherà a lungo la città, e non possiamo sbagliare decisioni. In questo Ordine del giorno (quello proposto dalla maggioranza, ndr) non c’è nulla di nostro, per questo dobbiamo tornare in Commissione, completare il lavoro che dev’essere fatto per la cittadinanza».
Giulia Marchionni (Prima c’è Pesaro): «Oggi la maggioranza ci dice che il dimensionamento sarà maggiore di quello previsto» e che «il luogo scelto è vicino all’autostrada per accogliere i mezzi che arriveranno dalle provincie limitrofe e, forse, anche dalle regioni vicine». «Non siamo stati minimamente coinvolti nella discussione. Chiediamo trasparenza nella progettualità e nella fattibilità economica ed ambientale dell’impianto».

Il tema dell’Ospedale nuovo, nell’ordine del giorno presentato dalla maggioranza. Ad illustrarla, il consigliere del Pd Bellucci: «Preoccupazione per la modalità con cui è stata scelta la sospensione del progetto dei nuovi ospedali, non ponderata ma di rivalsa. Il “Project Financing” prevede un cofinanziamento pubblico dell’opera (circa 120 milioni di euro), e il rientro finanziario con tutta una serie di servizi ospedalieri per 20 anni. Si tratta di un progetto, non di un dogma: se si vuole si chiuda la partita con gli attori del project - se fattibile giuridicamente ed economicamente - e si impegnino le risorse necessarie con un ulteriore finanziamento regionale per costruire l’opera prevista sulla base del progetto validato. A noi sta a cuore che si faccia il Nuovo Ospedale di Marche Nord. Per questo chiediamo l’adesione di tutto il Consiglio comunale di Pesaro ad un patto rinnovato per la Salute di Pesaro e Urbino che preveda:

- il proseguimento spedito del progetto di investimenti su Marche Nord: il nuovo Ospedale di Marche nord a Muraglia, la clinica convenzionata a Fano, il presidio del Santa Croce e la strada di collegamento Fano-Pesaro
- un piano ingente di investimenti straordinari sulla sanità territoriale e sulle strutture delle aree interne, utilizzando le numerose opportunità di finanziamento in questo momento; risorse regionali, statali e europee».

Tra gli interventi:
Emanuele Gambini (Prima c’è Pesaro): «Il sindaco preferisce le vesti dell’oppositore regionale piuttosto che quello di primo cittadino». Se la maggioranza avesse pensato ai cittadini avrebbe presentato un documento condiviso. Un intervento che ci avrebbe visti d’accordo nel potenziare la rete operativa sanitaria, senza togliere un euro a quanto stanziato per l’ospedale nuovo».
Dario Andreolli (LEGA): «L’opposizione non ha volontà di rivalsa, né di atti punitivi. C’è solo il rispetto del programma elettorale e dell’impegno preso dalla maggioranza in Regione. Vogliamo un nuovo piano socio-sanitario che garantisca il riequilibrio della rete ospedaliera e soddisfi il fabbisogno dei cittadini». «L’azione di chi ha precedente amministrato la Regione e la Sanità ha fallito: si sono chiusi 13 ospedali regionali all’inizio della prima legislatura; è aumentata la mobilità passiva (con una spesa che è passata dai 26mln del 2015 a quasi 50 milioni); le liste d’attesa e i tempi del Cup si sono allungate».
Luca Pagnoni Di Dario (Pd). L’ospedale nuovo è necessario per una questione «strutturale. Il nostro ospedale ha 116 anni. Buona parte della struttura è inserita in edifici costruiti per rispondere a modelli che non esistono più». Organizzativa, perché «Marche Nord è un’azienda singola che ha diviso le prestazioni su 3 presidi». Economica, «oggi siamo pronti a un investimento da 250milioni, di cui 120 già finanziati. Rinunciarci significa dover ripartire da 0 e rinviare la progettazione di 4-5 anni»
Giulia Marchionni (Prima c’è Pesaro): «Non verrà tolto un euro all’ospedale di Pesaro che verrà tutelato e che forse avrà finalmente una Sanità all’altezza di questo termine». «Si sta parlando di mobilità passiva per servizi ordinari. Rispetto questo la precedente maggioranza faccia un mea culpa: ha lasciato scappare i migliori professionisti».
Lorenzo Lugli (M5S): «Siamo da sempre contrari all’ospedale unico, al depotenziamento degli ospedali secondari e siamo stati da subito contrari al sito di Muraglia, che non riteniamo idoneo. Allo stesso tempo l’ospedale nuovo è una necessità che condividiamo, riteniamo però che prima debbano essere realizzate le infrastrutture».

LE DELIBERE
Ulteriore passo avanti per la "Ciclovia Adriatica" che attraversa sei regioni per un totale di 820Km, di cui 297Km nelle Marche. Qui si inserisce la pista di collegamento tra Vismara e Torraccia di cui il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità il progetto definitivo e l’adozione della variante al Prg. Il costo dell'intervento è di 921.705 euro, sarà finanziato per 373.333 euro con il contributo di risorse POR-FESR. L’assessore all’Operatività Enzo Belloni ha parlato di «un tratto strategico della “Ciclovia Adriatica”. Oggi approviamo il progetto e andiamo ad apporre il vincolo preordinato all’esproprio per dichiarare di pubblica utilità dei terreni compresi. L’intervento inserirà un quartiere al momento fuori dagli anelli delle ciclabili della città nel percorso della Bicipolitana (la linea 3 che costeggia il Foglia) a cui sarà collegato tramite il sottopasso».

Assise unita anche per la modifica allo Statuto dell’Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile - AESS, delibera necessaria per rispondere all’“espansione delle attività, sia in termini territoriali che economici, e tale circostanza richiede la strutturazione di un’organizzazione idonea ad assicurare una più efficace e soprattutto efficiente, ma pur sempre corretta e vigilata, gestione della propria attività”. Un’azione che il Comune ha approvato perché inserita nel percorso “volto ad una pianificazione sostenibile del territorio attraverso la approvazione del piano energetico ambientale comunale (PEAC)”.

Approvato anche l’assestamento di bilancio presentato dall’assessore al Rigore Riccardo Pozzi. «È una variazione importante sia in termini di importi; sia perché ci consente di chiudere con discreta serenità un anno che di normale non ha nulla». E «siamo in grado di farlo per tre ragioni: la prima è l’elevata fedeltà fiscale dei pesaresi; la seconda, sono le economie di gestione (mantenuti i servizi importanti senza aumentare l’imposizione fiscale) che hanno consentito un assestamento di un bilancio sano; la terza: i 5milioni di euro di trasferimenti del Governo, interventi straordinari risultato di una concertazione guidata, in particolare, dai sindaci». Pozzi ha elencati solo alcuni degli interventi previsti dalla variazione al bilancio «per dare una chiave di lettura su come l’Amministrazione ha lavorato in questi mesi» a partire dai «100mila euro di rimborsi TOSAP che restituiremo, in 15 giorni tramite bonifico a 50 attività e 400 ambulanti. Le attività riceveranno l’importo anticipato a inizio anno per l’occupazione del suolo pubblico e a loro saranno ristorate le 8 mensilità non dovute. Un’operazione che siamo riusciti a fare perché siamo stati tra i primi comuni a interpretare correttamente la normativa e ad applicarla con tempestività dandone validità dal 1° maggio al 31 dicembre sia per occupazione straordinaria (dovuta al Covid) sia per quella ordinaria (permanente)».

Presenti nella variazione importanti voci destinate alla manutenzione di edifici comunali sportivi «abbiamo approfittato della chiusura degli impianti per riqualificare le strutture del territorio, tra cui la palestra di Monteciccardo» e operazioni che spingono l’acceleratore sugli investimenti pubblici. Tra le quali gli «80mila euro per lavori di ristrutturazione dell’istituto comprensivo Don Milani di Villa San Martino» e «ulteriori 24mila (parte di un investimento di 150mila euro complessivi) per un datacenter certificato in house che consentirà un risparmio annuo del 30% sul costo di macchinari e manutenzione». L’assessore ha poi ricordato come l’Amministrazione ha «impiegato le risorse importanti arrivate dai trasferimenti dello Stato. Complessivamente più di 5 milioni di cui 1,5mln utilizzato per far fronte alle minor entrate dell’imposta di soggiorno, della tassa sulla pubblicità, e sull’IMU». E poi «1 mln di euro per congelare gli anticipi concordati a fine 2019 con MMS del canone gas. Scelta che ci consentirà, nel biennio 2021-22, di recuperare 500mila euro».

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