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Il Decumano Carbon Free "rapisce" le “Città in Scena” di Roma

Vimini e Perugini: «Il “modello-Pesaro” esempio nazionale di strategia urbana che fa leva sulla cultura». Ieri la presentazione dell’innovativo progetto PINQuA pensato per l’asse via Mazza-via Castelfidardo finanziato con 15mln dal Pnrr, durante il convegno “Città in Scena” promosso da Mecenate90 che si è svolto al Parco della Musica di Roma

Dopo essere stato menzionato dal MIT come “best practice” tra i 14 progetti più innovativi nell’ambito dei PINQuA - Programma innovativo nazionale per la qualità dell'abitare, il “Decumano Carbon Free” di Pesaro, è stato inserito tra le 8 “significative esperienze di rigenerazione urbana a base culturale” d’Italia, dal convegno “Città in Scena” promosso ieri da Mecenate 90 in collaborazione con Fondazione Musica per Roma, Associazione delle Città d’Arte e Cultura (CIDAC) e Fondazione CittàItalia.

«Un altro risultato importante – ha spiegato Marco Perugini, presidente del Consiglio comunale che ha aperto ieri la presentazione romana - per questo progetto di rigenerazione urbana del centro storico di Pesaro (asse via Mazza-via Castelfidardo) che ha ottenuto 15milioni di euro di finanziamenti del Ministero nell’ambito dei PINQuA e che è frutto di una strategia su cui l’Amministrazione comunale sta investendo da anni. Una visione strategica segnata – passo dopo passo – da riconoscimenti internazionali - Pesaro, Città creativa della Musica UNESCO, le celebrazioni per il 150° di Rossini e, ultimo in ordine di tempo, il titolo di Capitale italiana della Cultura 2024 - e azioni elaborate su una prospettiva a lungo sguardo che pone al centro la cultura come leva, come motore trasversale da attivare per elevare il benessere della città».

Una visione innovativa, che ha permesso l’elaborazione del progetto “Decumano Carbon Free”, l’unico degli 8 presentati ieri al Teatro Studio dell’Auditorium Parco della Musica di Roma (gli altri sono stati quelli di Cosenza, Bari, Padova, Livorno, Volterra, Novara e Lecce) “site specific”, cioè ideato a partire dalla valorizzazione delle risorse ambientali presenti nel luogo, che ripensa non a un solo edificio ma pianifica «una vera “strategia urbana” che riqualifica un’area in chiave abitativa e residenziale con servizi di welfare diffusi imperniati sull’azione evolutiva della cultura» come sottolineato dal vicesindaco e assessore alla Bellezza Daniele Vimini e come ha spiegato ieri Simone Capra, dello studio STARTT, che ha firmato il progetto: «Due i principali fattori innovativi previsti e pensati per diventare modelli di riferimento a scala nazionale. Il primo sta nel rigenerare l'abitare “a mezzo cultura”: ripopolare cioè il centro storico con case sociali e pensare le grandi istituzioni culturali come strumenti di inclusione. Il secondo ripensa gli impianti per la sostenibilità ambientale a livello urbano, e non più al servizio del singolo edificio. Il modello proposto è il primo in Italia a promozione pubblica, una volta realizzato potrà essere applicato da altre città che presentano simili condizioni geografiche e ambientali».

Alla progettazione preliminare già realizzata, seguiranno la definitiva e l’esecutiva. Il completamento dei lavori per “Decumano Carbon Free” è previsto nel marzo 2026.

DECUMANO CARBON FREE
“Decumano Carbon Free” è il progetto di rigenerazione urbana della zona nord del centro storico di Pesaro che agisce su due azioni integrate - edilizia residenziale pubblica e opere per il miglioramento degli standard abitativi (spazi verdi, servizi sociali e culturali, etc.) – per promuovere l’inclusione sociale e l’efficientamento energetico.
Due, quindi, gli obiettivi: implementare la qualità dell’abitare a mezzo cultura; disegnare una strategia per la sostenibilità ambientale in linea con la tutela dei valori storico-paesaggistici.
Decumano Carbon Free” “vuole promuove “l’abitare in centro storico” sia attraverso il recupero e il riuso del patrimonio edilizio da convertire in residenze (per l’edilizia pubblica e sociale), sia attraverso l’implementazione di spazi per cultura, verde e sociale. L’idea è quella di una “città di prossimità” in cui gli standard abitativi del centro storico vengono innalzati “a mezzo cultura”.
C’è poi l’innovativa parte dedicata al contrasto degli effetti del cambiamento climatico associata alla tutela dei valori storico-paesaggistici della città. il progetto “site specific” parte dalla valorizzazione delle risorse ambientali presenti nel luogo: sarà un anello a condensazione, basato sullo scambio termico tra acqua fredda di falda e l’acqua irraggiata di fiume, a gestire il riscaldamento-raffrescamento degli edifici del tessuto urbano coinvolto. Un approccio pilota, che ragiona sulla scala del tessuto urbano e non del manufatto edilizio, potenzialmente estensibile all’intero centro storico o ad altri nuclei antichi con caratteristiche simili.
Decumano Carbon Free agisce su quattro linee di indirizzo: sostenibilità, sviluppo economico, partnership e welfare diffuso. Per quest’ultima, è previsto un bando di co-progettazione che coinvolgerà i maggiori operatori del terzo settore locali e nazionali per la realizzazione di un hub fisico e virtuale a garanzia della catena dei servizi necessaria a rigenerare l’abitare, “a mezzo cultura”, puntando cioè sull’accesso alla cultura come strumento di costruzione della socialità e mobilità sociale.

 

 

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