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In Consiglio passa la mozione per il ritiro della variante a Celletta

Annunciati interventi in piazzale 1° Maggio e incentivi per immobili più “green”

Si è svolto oggi il primo consiglio comunale del 2021. Il dibattito si è aperto con l’interrogazione presentata dal consigliere Dario Andreolli (Lega) sulla “Cessazione del contratto di locazione con l’Ente Parco” relativo alla sede di via Varsavia, in Baia Flaminia, a cui ha risposto l’assessore al Bilancio Riccardo Pozzi: «Non è intenzione dell’Amministrazione vendere la struttura di via Varsavia ma potenziarla. Per farlo occorre spostare gli uffici e modificare il contratto di “comodato d’uso” che non valorizza la struttura. L’Ente Parco ha a disposizione diversi immobili di proprietà (parte della sede del quartiere di Fiorenzuola con contratto di concessione a canone agevolato; l’ex scuola elementare di Santa Marina venduta nel 1998 all’Ente Parco) collocati all’interno del parco (e non in un’area perimetrale come quella in oggetto) che potrebbero essere utilizzati per gli uffici». Pozzi ha sottolineato che, tra quelli disponibili, «l’immobile che ospita il quartiere di Fiorenzuola, è sufficientemente capiente per gli uffici del Parco» e ancora che «ci possono essere diversi modi per valorizzare l’edificio di via Varsavia. Le proposte saranno, in ogni caso, sottoposte sia all’Ente Parco, sia al voto del consiglio comunale». L’assessore ha sottolineato che «non vi è alcuna decisione perentoria, né contrapposizioni: il Comune ha chiesto al Parco di sedersi attorno ad un tavolo per programmare un nuovo corso: sede più appropriata, attività condivise, investimenti e progetti. La volontà sia dell’Ente, sia del Comune è avere una sede più identitaria del Parco anche nell’ottica di un rebranding che rilanci l’immagine del Parco e del territorio che tutela».

A rispondere alla seconda interrogazione, ad oggetto “Installazioni del verde sui tetti per rinfrescare la città” presentata dal consigliere Gambini (Prima c’è Pesaro), l’assessore alla Rapidità Andrea Nobili: «L’Amministrazione comunale, oltre ad autorizzare la realizzazione di “tetti verdi” nelle nuove costruzioni o negli interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente in applicazione delle vigenti normative nazionali, ne incoraggia anche l’utilizzo attraverso il “Regolamento di attuazione relativo all’utilizzo delle tecniche di Bio-Architettura”. Il documento concede incentivi ai sensi dell’art. 4.1.1.3 delle NTA del PRG2000 agli interventi che propongono modalità costruttive innovative basate sui criteri dell’edilizia sostenibile, che sollecita il risparmio energetico e promuove la salvaguardia dell’ambiente. Inoltre, per incoraggiare la realizzazione delle “coperture a verde”, usate ormai da diverse città europee per migliorare la qualità dell’aria e garantire un migliore controllo delle temperature, l’Amministrazione intende predisporre un requisito specifico premiante all’interno del suddetto Regolamento di Bio-Architettura. Un modo per incentivare i progettisti all’utilizzo del “tetto verde” come strumento per migliorare la coibentazione energetica degli edifici, abbellire i tetti piani e rendere più verde la nostra città».

Si è parlato poi della “Necessità di una riqualificazione dell’area di Piazzale 1° Maggio”, tema dell’interpellanza a firma dei consiglieri Redaelli, Dallasta, Giulia Marchionni, Malandrino ed altri a cui ha risposto Enzo Belloni, assessore all’Operatività: «Il Comune è intervenuto in questi anni con interventi importanti volti alla riqualificazione del centro storico. A bilancio per il 2021 è già inserito l’asse via Passeri-via Curiel, e la riqualificazione della Galleria Roma, a dimostrazione del grande interesse dell’Amministrazione verso tale quartiere. Nessuno si è dimenticato di piazzale 1° maggio, l’idea è di farne la porta per il centro per chi arriva dal mare. Divideremo gli interventi in 3 stralci: il primo che riguarda il palazzetto dello sport, (che terminerà quest’estate i lavori); il secondo l’ex carcere minorile, il terzo la piazza stessa. Il progetto sarà condiviso con la cittadinanza e rientra tra i temi del Recovery Fund, fondi che permetterebbero di realizzare un intervento risolutivo. L’alternativa è l’utilizzo di risorse del Comune»

MOZIONI E ORDINI DEL GIORNO
Il Consiglio è poi passato a esprimersi su mozioni e ordini del giorno. La prima è stata quella con tema “Sicurezza, ordine pubblico e vigile di quartiere”, a firma dei consiglieri Emanuele Gambini, Baiocchi, Giulia Marchionni e Radaelli. Sono stati 18 i voti contrari, 9 i favorevoli, 4 quelli degli astenuti.
Luca Pandolfi (Pesaro #Ungranbelpo’): «In Commissione abbiamo presentato un documento sulla sicurezza che riprende le tematiche del documento che stiamo votando, a cui abbiamo aggiunto due precisazioni: il progetto dovrà essere adattato alla realtà di Pesaro e dovrà essere sostenibile. Ci spiace che su un tema del genere, su cui abbiamo teso le mani, non ci sia stata volontà di trovare una soluzione».
Daniele Malandrino (Prima c’è Pesaro): «Va potenziato, nell’immediato, il controllo del territorio con la presenza di vigili, con il potenziamento dell’illuminazione e l’installazione di telecamere. È imprescindibile».
Claudia Vanzolini (M5S): «La percezione della sicurezza è un problema importante ma non è possibile prevedere un ulteriore sforzo e un impiego H24 del personale. Il vero obiettivo è lavorare in collaborazione e arrivare a un documento condiviso. La mozione così com’è stata presentata ci lascia perplessi».
Michele Redaelli (Forza Italia): «Il Vigile di quartiere è una figura spesso non capita ma dal grande potenziale per sviluppare modelli di sicurezza “di prossimità”; utile nelle dinamiche di vita dei quartieri; potrebbe diventare un’interfaccia quotidiana e credibile per i cittadini».

Approvata con 22 voti favorevoli e 9 contrari la mozione presentata dai consiglieri di M5S che ha previsto il “Ritiro della variante a Celletta, strada Pantano Castagni 244, variante RIF. V4” e l’emendamento alla mozione 6169/2020 presentato dai consiglieri Pandolfi, Nobili, Petretti, G. Amadori, Castellani, Murgia, Mariani e M. Amadori. 

Il sindaco Matteo Ricci è intervenuto per sottolineare che «ho deciso di seguire l’orientamento del Consiglio comunale e di spostare la previsione urbanistica in un’area già costruita del territorio. L’indicazione data agli uffici Urbanistica è stata quindi duplice: da una parte abbiamo deciso di riportare la zona di Celletta in oggetto a “servizi pubblici”; dall’altra abbiamo deciso di flessibilizzare al massimo la destinazione dell’attuale sede della scuola elementare Mascarucci a Soria. Qui, nel caso in cui la struttura dovesse diventare “superata” a causa di una nuova organizzazione scolastica, si potrà costruire. Opzione che permetterà anche di non far perdere valore ai terreni comunali e di riportare alla previsione urbanistica pre-esistente l’area di Celletta. Prosegue così la strada intrapresa dall’Amministrazione di costruire sul costruito, obiettivo per il quale c’è bisogno di una “flessibilizzazione” massima del PRG, a partire dalla parte che riguarda i beni pubblici». 

Respinte le mozioni di indirizzo presentate dal consigliere Emanuele Gambini (Prima c’è Pesaro) per intitolare una “via, piazza, rotatoria, strada o parco alla memoria dei "Caduti di Nassiriya", quella per intitolare “una via, piazza, rotatoria, luogo del teatro, stele o targa commemorativa all’attrice Ave Ninchi” e per l’“intitolazione di una via, piazza, rotatoria o ciclabile a Marco Pantani”. 

Approvata invece all’unanimità la mozione "Cartellonistica e insegne stradali - Nomi delle vie e/o piazze" presentata dal consigliere E. Gambini per evitare che «gli errori presenti nella cartellonistica ricadano sui visitatori che arrivano in città. Serve uniformarla».  

Sono stati 18 i consiglieri contrari e 9 quelli favorevoli alla mozione a firma dei consiglieri di “Prima c’è Pesaro” sui “Contributi causa emergenza COVID -19 a sostegno di strutture private e paritarie che erogano servizi educativi". Sul tema è intervenuta anche l’assessora alla Crescita Giuliana Ceccarelli che, ha ricordato gli interventi messi in campo dall’Amministrazione, tra cui il «Bonus Bambini 0-14 concesso dal Comune, che ha individuato validi fondi a sostegno della fascia d’età scolastica» e le misure stanziate dal Governo, tra cui «quelle previste dal Fondo nazionale per il sistema integrato di educazione e di istruzione che ha previsto per l’annualità 2020, 182.160 euro di fondi destinati alle scuole, di cui 47.776 euro per le paritarie». Sono «interventi importanti, una buona panacea anche per le scuole paritarie, che il Comune di Pesaro non ha mai dimenticato e che considera fondamentali per garantire una valida pluralità dell’offerta formativa» ha concluso Ceccarelli. 

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