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Inaugurata a Pantano la targa che onora la Fonderia Briganti e il passato industriale della città

Ricci, Frenquellucci, Della Dora: «Riscopriamo un pezzo della nostra identità celebrando la storia di una famiglia che ha dato tanto a Pesaro»

Da oggi via della Fonderia celebra la famiglia Briganti con la targa a ricordo dell’opificio che sorgeva a Pantano nell’Ottocento.

«Riscopriamo un pezzo della nostra identità grazie alla storia di una famiglia importante, che ha dato tanto lavoro alla città in quegli anni» ha detto il sindaco Matteo Ricci, nello svelare, questo pomeriggio, il cartello con la dicitura “Qui sorgeva la Fonderia Briganti” nella via di Pantano. «È bello emozionarsi quando si ricordano le attività del passato che hanno contraddistinto la nostra crescita. Grazie a Pinoli, per il suo impegno nel voler raccontare questa storia, che è di tutti».

«Siamo molto felici di aver contribuito a valorizzare questa piccola storia ma molto significativa anche nel racconto della diversa concezione urbanistica del passato che voleva che i luoghi produttivi fossero vicini a dove si abitava - hanno sottolineato Francesca Frenquellucci, assessora all’Innovazione e Mila Della Dora, assessora alla Coesione e al Benessere -. La targa dà finalmente onore e valore a quella che è stata un’importante azienda della città».

Il percorso che ha portato all’apposizione della targa è stato avviato, mesi fa, da Alessandro Marcucci Pinoli, pronipote dei Briganti, che ha sottolineato la valenza dell’azienda nel passato del territorio: «La Briganti era tra le poche fonderie presenti nella regione nell’Ottocento. La sua presenza ci fa onore perché aiuta a ricordare che Pesaro all’epoca era una città industriale».

Presenti all’inaugurazione della targa, tra gli altri, anche Gabriele Stroppa Nobili, archivio Stroppa Nobili; Ugo Betti, presidente Pesaro Segreta; i consiglieri comunali Anna Maria Mattioli e Giampiero Bellucci e Simone Spezzi, presidente del Quartiere 12.

 

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