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Inclusione, il progetto Emma scende in campo. Ucchielli e Vimini: «Potenziamo l'accoglienza per migliorare la qualità di vita e diminuire le problematiche sociali»

L’intervento da 318mila euro, finanziato dall’UE tramite il Ministero degli Interni (Fondo FAMI), mette in campo servizi pubblici per favorire l’inclusione socio-economica dei migranti

Si concretizzano i risultati del progetto Emma, progetto da 318mila euro finanziato dalla UE tramite il Ministero degli Interni (Fondo FAMI – Fondo asilo, migrazione e integrazione) per favorire l’inclusione socio-economica dei migranti.

Realizzato dall’Unione dei Comuni di Pian del Bruscolo in partnership con i Comuni aderenti, il progetto prevede una serie di attività volte a favorire i processi di inclusione agendo su tre linee d’intervento: inclusione scolastica, favorita dall’affiancamento di operatori professionali; formazione professionale, per aumentarne l’occupazione; accesso al lavoro, favorito da tutorial online in 6 lingue, elaborati per agevolare l’accesso ai portali di domanda/offerta.

Una serie di servizi – tra cui quello di accompagnamento in materia sanitaria e quello di supporto legale - presentati nel sito http://www.progettoemma.eu/  (che diventerà nelle prossime settimane anche un’app) che i migranti possono utilizzare compilando il form presente all’interno dello stesso.

«È un vademecum che consente a migranti e operatori professionali di orientarsi facilmente sui servizi territoriali disponibili - spiega Palmiro Ucchielli, presidente dell'Unione dei Comuni Pian del Bruscolo -. Progetti come Emma hanno un duplice obiettivo sociale: attivare un reale sistema di accompagnamento e inclusione sociale-lavorativa; prevenire qualsiasi forma di emarginazione ed esclusione, alla base delle problematiche d’integrazione. L’Unione e i Comuni aderenti, tramite iniziative come Emma, cercano di supportare, agendo su più target di età (bambini, giovani ed adulti), un sistema sociale che garantisca un’effettiva inclusione, aumentando, di pari passo, i coefficienti di sicurezza».

Il sito sarà ospitato nell’homepage dell’Unione dei Comuni e nel portale del Comune di Pesaro, all’interno dell’area tematica “Sviluppo ed Opportunità”. «Da tempo il Comune è impegnato in diversi progetti di cooperazione – aggiunge Daniele Vimini, vicesindaco di Pesaro -. Come il recente “Snapshots from the borders” che, in partenariato con il Parlamento Europeo e circa 40 soggetti tra municipalità europee e organizzazioni non governative, ha tracciato le linee guida per processi di accoglimento e inclusione, e che ha indicato la via anche al progetto europeo Siren. Il Comune partecipa anche a Connection, coordinato da Eurocities, per l'apprendimento transnazionale sulle politiche di integrazione e la loro attuazione, in particolare costruendo percorsi inclusivi per le donne migranti e rifugiate – e che lo vedrà partecipare a incontri e visite sul campo con le municipalità partner (Varsavia, Lipsia, Göteborg, Utrecht)».

«Il progetto Emma – conclude Vimini - rappresenta un’applicazione a livello locale utile per creare una rete virtuosa di inclusione che coinvolga organizzazioni pubbliche e private nel creare un sistema di accoglienza efficace. Un requisito fondamentale per aumentare la qualità della vita dei migranti e diminuire le problematiche sociali causate dall’emarginazione».

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