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Integrazione e inclusione, Pesaro porta il suo impegno a Utrecht. Vimini e Murgia: «Considerare l’immigrazione una ricchezza, fattore base di crescita»

Si è conclusa con la cerimonia della firma della Carta delle città integranti, l’Integrating Cities Conference di Eurocities

Integrazione: Pesaro porta il suo impegno e le sue buone prassi in Europa, sottoscrivendo la Carta delle città integranti – Integrating Cities Charter - di Eurocities insieme ad altre 41 città. Ieri il vicesindaco Daniele Vimini, ha “trascritto” la firma apposta al documento internazionale dal sindaco Matteo Ricci venerdì scorso. Il momento si è svolto a Utrecht, nella vecchia stazione dei treni, e ha coinvolto anche Anversa, Vantaa, Varsavia e Zagabria, andando ad aggiungere Pesaro alle decine di città europee già aderenti che si pongono l’obiettivo di «costruire comunità urbane inclusive in grado di promuovere i valori positivi della diversità».

«Considerare l’immigrazione una ricchezza, il risultato di un rapporto bidimensionale e reciproco tra comunità ospitante e ospitati – ha detto Vimini -, è alla base di una crescita collettiva di tutto il tessuto sociale. Pensare a una società inclusiva significa avere una precisa idea del mondo che si vuole creare e avere gli strumenti per farlo. La Carta non è un titolo, rappresenta la responsabilità amministrativa e politica di vigilare affinché tutta la filiera di inclusione sia a garanzia di equità; significa interrogarsi e attivarsi per rendere i servizi accessibili, lavorare per garantire pari opportunità e creare una società che ci rappresenti tutti; in un momento storico in cui occorre andare controvento».

Quello della firma è stato l’appuntamento conclusivo della decima edizione dell’Integrating Cities Conference di Eurocities che ha coinvolto, durante una tre-giorni di lavori, il Comune di Pesaro in uno scambio di buone prassi con altre città europee sulla tematica dell’integrazione.

«È stata un’occasione fondamentale – ha sottolineato Camilla Murgia, assessora alla Crescita e alla Gentilezza - per parlare di integrazione e accoglienza in un momento in cui le politiche nazionali e internazionali sembrano molto distanti da questi obiettivi. Durante l’intero percorso, Pesaro si è potuta confrontare con le realtà europee su diversi temi e azioni; come le politiche sull’immigrazione, quelle di integrazione, in particolare di donne rifugiate e migranti, il rapporto con il mondo del lavoro e un focus sugli sportelli unici. E migliorarsi, crescere e arricchirsi dell’esperienze sul campo».

Eurocities, organizzazione fondata nel 1986, è una rete di quasi 200 città europee che rappresenta circa 130milioni di persone, in 38 paesi. Il progetto Connection è finanziato dall'UE.


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