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La Capitale della cultura “forma” i cittadini-ambasciatori: gli Stati Generali del Turismo presentano “24 x 2024”

Il workspaces Della Chiara ha accolto l’appuntamento promosso dal Comune che ha coinvolto circa 300 tra stake holder, associazioni, imprenditori e cittadini. Presentato il calendario dei grandi eventi del 2023 e il nuovo format dedicato al racconto della Capitale italiana della cultura che punta ad anticipare, sperimentandolo, il grande viaggio “verso” Pesaro 2024

Il richiamo travolgente di Pesaro 2024, è riuscito a trascinare circa 300 tra stake holder, enti locali e nazionali, associazioni di categoria, rappresentanti del mondo dell’imprenditoria, dell’arte e della cultura agli Stati generali del Turismo di Pesaro che si sono svolti nel workspaces Della Chiara e che hanno dedicato le quattro ore di lavori, gli interventi di otto relatori, gli spunti e i progetti dei sette tavoli tematici, per un racconto “orchestrale” di Pesaro 2024, Capitale italiana della Cultura, già avviato e pronto a crescere con il format “24 x 2024” che si pone l’obiettivo di “formare” i cittadini-ambasciatori di Pesaro2024.

Per il sindaco Matteo Ricci, «La Capitale italiana della Cultura è grande volano di sviluppo turistico, una grande opportunità, che grazie al gioco di squadra, avrà unvalore economico inestimabile per tutto il territorio», così come la programmazione trimestrale dei grandi eventi del territorio raccontati durante l’edizione 2022 degli Stati Generali del Turismo, ospitata dall’azienda Della Chiara «simbolo di innovazione, qualità e bellezza» ha aggiunto Ricci.

Gli Stati Generali del Turismo di Pesaro, sono «Un appuntamento che quest’anno assume un valore strategico che svolgiamo in un luogo dell’incontro e di condivisione di professionalità» ha detto Daniele Vimini, vicesindaco assessore alla Bellezza che ha sottolineato: «La visione turistica individuata nel racconto di Pesaro 2024 mette al centro la “Natura della Cultura”; è un racconto che pone al centro l’identità creativa, sostenibile, sportiva di Pesaro; che guarda alla rigenerazione urbana e sociale come meccanismo di crescita e sviluppo economico».

In apertura ai lavori, Vimini ha presentato il calendario degli «appuntamenti principali in programma per il 2023 indirizzati alla visione di Pesaro 2024 e al rafforzamento di una strategia consolidata di festival che possa essere un elemento di continuità da offrire al pubblico per le annualità 2023/2025». A dare il via alla programmazione sarà una novità assoluta, che cadrà nei giorni del “Buon (Non) compleanno Rossini”, lo “Scenari” festival del quotidiano Domani «che porterà i temi nazionali, in particolare quelli di stretta attualità legati alla geopolitica, a Pesaro». Altra novità assoluta sarà la più grande mostra di memorabilia legata al basket e mai realizzata fuori dagli USA. L’appuntamento promosso insieme a SuperBasket si svolgerà, in primavera, al Centro Arti Visive – Pescheria, come annunciato nel video messaggio concluso dal “mamma butta la pasta” dal coach Dan Peterson che ha presentato la mostra «che si svolgerà in un periodo in cui accoglieremo tanti tornei giovanili a testimonianza del grande valore che il turismo sportivo ha per Pesaro».

Confermati la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema, a giugno, e il CaterRaduno tra giugno e luglio. Appuntamenti che anticiperanno l’altra novità 2023, «L’evento dedicato a “Lucio Dalla. Anche se il tempo passa”, mostra che sta facendo numeri impressionanti, che oggi è al Museo dell’Ara Pacis e che viaggerà verso Napoli per approdare a Pesaro, città di una provincia che conserva tante storie e legami con artisti che hanno collaborato col grande cantautore». Seguirà, a luglio, «l’edizione “Amati mostri” di Popsophia, occasione per restare sull’attualità e sulla comunicazione». Altre conferme importanti, WeNature che si svolgerà nella splendida cornice del San Bartolo e, «altra sfida vinta, l’UlisseFest (a metà luglio); il Festival della Lonely Planet che abbiamo portato da Rimini a Pesaro, invertendo una tendenza e raccogliendo un enorme successo di pubblico» ha aggiunto Vimini prima di ricordare la manifestazione più famosa all’estero, confermata ad agosto: «Il Rossini Opera Festival che anche in questi giorni è elemento di promozione della nostra città e di Rossini nel mondo; e proprio sul nostro compositore è impostata gran parte della promozione di Pesaro2024 all’estero». Tra i punti fissati, anche il divertimento “formativo” de “La 1/2 Notte Bianca dei Bambini”, manifestazione dedicata alle famiglie che confermeremo in una data lontana dal calendario scolastico, per essere sempre più appetibile a livello nazionale».  

Nell’anticipare ai presenti i lavori della Capitale “diffusa” della cultura 2024, Vimini ha presentato la formula “24 x il 2024”: «Nel giorno 24 di ogni mese del 2023, organizzeremo un momento in un luogo diverso della provincia per fare il punto dell’avanzamento delle strategie dedicate. Ci ritroveremo ogni 24 del mese in un luogo specifico di Pesaro e Urbino. Lo faremo a partire da un posto simbolico, l’Unione montana del Catria e Nerone colpita dall’alluvione del 15 settembre. Da Fonte Avellana si snoderà il percorso con cui incontreremo le imprese, le scuole, gli operatori, gli amministratori, le associazioni. E che ci permetterà di definire il programma del 2024 che andrà a toccare i 50 comuni della provincia». Un’anteprima di un anno, dunque, che «ci permetterà di creare consapevolezza tra i cittadini e di renderli i primi protagonisti e ambasciatori di Pesaro, Capitale italiana della Cultura».

Un lavoro per il quale saranno utili anche i “Dati e soluzioni per l'attrattività turistica e culturale” presentati da Mario Romanelli, direttore commerciale di The Data Appeal Company, che ha mostrato al pubblico degli Stati Generali del Turismo, l’analisi svolta nel territorio di Pesaro tra gennaio e settembre 2022, su “Cosa raccontano di Pesaro le tracce digitali”. «Grazie al progetto promosso dal Comune – ha spiegato Romanelli - abbiamo raccontato lo stato dell'arte dell’“appeal digitale” del territorio. Il sentiment complessivo, ovvero la misura del livello di soddisfazione dei turisti a partire dai contenuti online, rimane molto alto, tra 86,5 su cento; segno che la città e il suo territorio piacciono». Tra gli elementi più appaganti, l’accoglienza che ha raggiunto un voto di 94,9 punti; penalizzante invece la qualità delle camere e i servizi igienici, «a cui i visitatori hanno assegnato un 67,5 che attesta come l’offerta alberghiera abbia necessità di investimenti per adeguarsi alla richiesta». I dati raccolti da The Data Appeal Company, «sono disponibili in tempo reale e quindi possono essere usati per correggere, in corsa, eventuali problematiche ed essere condivisi con gli operatori». Tre le sfide suggerite: «Ampliare il monitoraggio per renderlo un ecosistema che abbraccia il territorio provinciale». E visto che «le 231 attrazioni culturali e naturali hanno il punteggio più alto, pari al 90,8/100 e sono tra le informazioni più ricercate e apprezzate dai turisti, si dovrebbe puntare a migliorarne la comunicazione in rete e trasformare questi punti di interesse culturali e naturali in ambasciatori del territorio, passando per un alto coinvolgimento dei locals».  

Quella che deve essere attivata è una «Promozione singolare di una regione plurale» ha precisato Marco Bruschini, dell’Agenzia regionale per il Turismo e l’Internazionalizzazione, nell’intervento “Strategie di internazionalizzazione per la Capitale della cultura”. «L’obiettivo è fare un brand unico delle Marche, i dati sono incoraggianti». Bruschini ha ricordato che «il 78% di turisti che arrivano nelle Marche sono italiani, il 22% stranieri. Va fatta una grande azione di promozione nei mercati internazionali, concentrandosi prima nei paesi raggiungibili anche con l’auto per poi allargarsi ai mercati alto-spendenti». L’occasione sarà quella di Pesaro2024, «un’opportunità unica per rilanciare le Marche a livello internazionale». A supporto ci sarà anche l’Atim, «che spingerà nel racconto di un brand unico, mettendo a sistema le eccellenze e le peculiarità della nostra regione per ribaltare la percentuale di turisti stranieri presenti nel territorio». Bruschini ha ricordato che occorre «Avere il coraggio di portare eventi internazionali: quelli sportivi e culturali, muovono una massa enorme di turismo, che poi resta legato ai nostri luoghi». Fondamentale per creare un pubblico di “repeaters” «anche la comunicazione tempestiva del calendario degli eventi, che permette ai turisti di scegliere con largo anticipo la meta». Confermato l’impegno dell’Agenzia nella promozione regionale nelle fiere di settore, ma «che affronteremo con un nuovo concetto; ad esse occorre aggiungere missioni “di sistema”, per unire e contaminare il turismo e l’internazionalizzazione».  

Cristiano Varotti, country manager Cina di Enit, ha illustrato “I mercati asiatici: prospettive e possibili scenari di incoming” e sottolineato: «Pesaro ha grandi opportunità di prospettiva sui mercati asiatici, e in particolare con riferimento ai mercati più maturi, Giappone e Corea del Sud. Mentre per la Cina dovremo ancora attendere, non avendo un chiaro orizzonte temporale di riapertura dei confini, il Giappone ha aperto al turismo outbound nel mese di settembre e la Corea del Sud già nel mese di marzo. Le aspettative, per entrambi i mercati, sono di un pieno recupero dei flussi pre-pandemici entro il 2024, proprio quando Pesaro sarà Capitale Italiana della Cultura. Sono mercati molto diversi tra loro, in termini di preferenze di viaggio, ma per entrambi il territorio di Pesaro può rappresentare una destinazione estremamente attrattiva. È necessario costruire e promuovere esperienze targettizzate sulle caratteristiche fondamentali di quei mercati, utilizzando le piattaforme tecnologiche e i codici di comunicazione più funzionali all’obiettivo. I coreani, per esempio, sono veri e propri “foodies”, innamorati di esperienze di fine dining. I giapponesi sono più sensibili verso l’arte e la cultura, in primis la musica. I punti di forza su questi temi di Pesaro, e di tutto il territorio provinciale, sono evidenti. Nell’epoca post pandemica acquistano grande rilevanza concetti come la sostenibilità, la sicurezza e la digitalizzazione delle esperienze. Tutti elementi che dovranno essere integrati nei prodotti di viaggio proposti agli operatori dei mercati asiatici e comunicati nel modo più efficace possibile».

A chiudere la prima parte del pomeriggio, è stato l’intervento “La città tra immaginazione e creazione collettiva” di Agostino Riitano, direttore della candidatura di Pesaro, Capitale italiana della cultura 2024: «Occupandoci del presente stiamo determinando di fatto il nostro futuro. Futuro che nel 2024 vede tanti aspettative».  Quella in corso è «Un’attività che abbiamo chiamato “verso” Pesaro 2024. Un cantiere prevalentemente immateriale, in cui le necessità e i fabbisogni – come la governance e il budget - sono al centro dell’attenzione». Alla base del lavoro, gli “Esercizi di cittadinanza”, «un metodo applicato durante candidatura «che si è rivelato vincente e che consiste nell’ascoltare i bisogni dei cittadini, organizzati per quartieri, per immaginare la città che ancora non c’è, pensandola sui desideri, per trasformarli in elementi su cui ideare i nostri progetti culturali». Saranno 45 quelli previsti per l’anno da Capitale durante il quale si svolgeranno circa 600 eventi con il coinvolgimento di circa 300 artisti, «Sappiamo che tutto questo può accadere se ciascuno mette a disposizione energie e intelligenze».

Gli Stati Generali del Turismo si sono poi seduti attorno ai sette Tavoli di lavoro: Capitale italiana della Cultura. La strategia della capitale diffusa (Pesaro); Il turismo nella città che si rigenera: Pesaro 2024 capitale dell’attrattività (Parma); Sport e grandi eventi (Mantova); Bike and Bicycles: percorsi a due ruote tra borghi e natura (Matera); Riviera del San Bartolo e turismo della sostenibilità (Procida); Pesaro per tutti: la città dell’accessibilità (Bergamo-Brescia); Enogastronomia e percorsi del gusto (Palermo).

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