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La nuova Pescheria restituita alla città

Sabato 25 febbraio il Centro Arti Visive riapre al pubblico nel suo assetto rinnovato sotto il segno forte della multimedialità. Per Ricci e Vimini, un contenitore simbolo dell’identità cittadina torna fruibile tutto l’anno e diventa ‘luogo di benvenuto’ per Pesaro2024.

Sulla strada verso Capitale della Cultura il 2023 appena partito mette a segno risultati eccellenti. Sabato 25 febbraio alle 17.30 il Centro Arti Visive Pescheria si presenta nel nuovo allestimento permanente: un restyling soprattutto tecnologico che migliora l’esperienza da vivere in questo luogo simbolo della città e ne rafforza la natura inclusiva che la connota da sempre.

Dopo neanche un anno di lavori (luglio 2022-febbraio 2023), è il primo spazio della cultura che viene recuperato all’interno della strategia Pesaro2024. Polo di riferimento nazionale per il contemporaneo e centro di produzione culturale aperto a linguaggi espressivi diversi attraverso cui dialogare con il presente, ora la Pescheria diventa destinazione iconica per la fruizione digitale della creatività contemporanea, luogo per l’arte del nostro tempo, in perfetta sintonia con il claim ‘La natura della cultura’. Ed è proprio grazie all’assetto rinnovato che assume il ruolo di hub ufficiale di Pesaro Capitale della Cultura, punto di riferimento per tutti i referenti della provincia in cammino verso Pesaro2024. Dopo la Pescheria, prossima tappa di restituzione alla città sarà quella della Sala della Repubblica del Teatro Rossini.

Non casuale la data del 25 febbraio scelta per l’inaugurazione, che raddoppia il consueto appuntamento mensile del 24 che segnerà i 12 mesi che precedono l’anno da capitale per coinvolgere tutti i soggetti della comunità, e che coincide con i giorni in cui il Teatro Sperimentale accoglie Scenari, il festival del quotidiano Domani con eventi, spettacoli e ospiti prestigiosi che si confrontano per capire dove va il mondo, tra cui il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano atteso proprio il 25.

Alle 18.30 è previsto un momento musicale con LEVI, progetto solista di Damiamo Simoncini, per una performance pensata ad hoc per la Pescheria con videoproiezioni immersive suonate live dall’artista e sviluppate grazie al supporto tecnico di Service2Service e IC Videopro. Nella chiesa del Suffragio sarà possibile assistere alla prima proiezione esclusiva dei due video immersivi ‘Pesaro Capitale italiana della cultura 2024’ e ‘Pesaro Grande Scultura’ (regia, Giuseppe Rondina con animazioni di Giuseppe Rondina e Francesco Zanotti). In occasione dell’apertura, per dare la possibilità al pubblico di ammirare il nuovo assetto, domenica 26 febbraio la Pescheria sarà aperta con orario 10-13, 16-19.

Alla conferenza erano presenti: per il Comune, il sindaco Matteo Ricci, Daniele Vimini vicesindaco e assessore alla Bellezza e Riccardo Pozzi assessore al Fare; Silvano Straccini direttore generale di Pesaro 2024; l’architetto Gabriele Corbo/Warehouse of Architecture and Research (Roma).

La conferenza è stata aperta da Silvano Straccini direttore generale di Pesaro 2024 che ha sottolineato come ‘la Pescheria sia uno degli spazi simbolo di Pesaro2024, il primo che viene inaugurato nella strategia verso il 2024 ed efficientato con contenuti che saranno utilizzati proprio durante l’anno da Capitale della Cultura. La Pescheria ha cambiato aspetto grazie ad un progetto di qualità, uno dei 10 del Centro Italia che ha ottenuto il finanziamento del MIC, dunque una competizione difficile che ci ha fatto portare a casa un risultato importante.’

Per l’assessore Riccardo Pozzi assessore al Fare, si tratta di ‘un lavoro importante - nato dalla sinergia fra il MIC, il Comune e la Fondazione Pescheria -, che consente di avere una struttura fruibile e accessibile tutto l’anno grazie ad un allestimento studiato ad ok che rispetta l’identità storica del luogo. Un contenitore che sarà centrale anche per la Capitale italiana della Cultura 2024. Il ringraziamento a tutti i professionisti che ci hanno lavorato e alla Soprintendenza per la sua collaborazione preziosa.

Continua Daniele Vimini vicesindaco e assessore alla Bellezza, che sottolinea che ‘oggi assistiamo all’esito di un lavoro fatto in soli 8 dunque in tempi brevi e rimanendo nei costi previsti, un doppio risultato da rimarcare. C’è un clima nuovo in Pescheria, lo sentiamo. Si è fatto di necessità virtù per cui l’esigenza di creare un impianto per la climatizzazione è diventato un’opportunità per ottenere un soluzioni allestitive più agile con pareti retrattili e rivestibili; avremo modo di vederlo nei prossimi appuntamenti come la grande mostra sulla storia del basket qui e al Suffragio tra aprile e maggio. La chiesa mantiene la sua pulizia ma è pronta ad essere ‘stravolta’ grazie ad un hardware audio e video di avanguardia e soprattutto stabile che fra l’altro ci consentirà di ottimizzare le spese prima investite in service tecnici. Il tutto verso una direzione che vedrà sempre più multimediale e digitale il Centro Arti Visive. Vera e propria piazza coperta, la Pescheria sarà un hub di partenza, uno dei luoghi di benvenuto per chi arriverà a Pesaro, un luogo in cui riconoscerci noi residenti primo passo per essere credibili nell’accoglienza verso chi ci sceglierà come destinazione, pubblico che rappresenta uno degli obiettivi di Pesaro2024. Nell’ambito di 2024 nascono i due video immersivi per un viaggio magnifico tra vallate e mare dei 50 Comuni della provincia che saranno protagonisti, che presentiamo proprio oggi.

Conclude il sindaco Matteo Ricci: la Pescheria è ‘un luogo bellissimo dell’identità pesarese, uno spazio polifunzionale legato all’arte contemporanea, che finalmente torna fruibile tutto l’anno. Da tempo volevano fare questo intervento legato alla climatizzazione e alla tecnologia, che rendono l’ex Pescheria più funzionale e adeguata. Qui il cuore rimarrà l’arte contemporanea, ma diventerà una piazza coperta. In questi giorni apriamo simbolicamente la cavalcata verso la Capitale Italiana della Cultura 2024 con il concerto dei Maneskin, il Festival di Scenari e il rinnovato Centro Arti Visivo Pescheria. Tre strategie fondanti di Pesaro2024: i grandi eventi, gli approfondimenti culturali, e la riqualificazione dei luoghi.
Avanti così, in un crescendo rossiniano!

Cosa cambia in Pescheria
I lavori in Pescheria nascono dalla volontà di mettere a punto un allestimento permanente - realizzato in accordo con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ancona e Pesaro e Urbino - che aumenti le potenzialità espositive di un contenitore artistico davvero suggestivo anche in vista di un suo utilizzo continuo nel corso di tutto l’anno. Punto focale del progetto che ha coinvolto il loggiato, una contro-parete mobile che percorre il lato sinistro attrezzata per contenere la dotazione impiantistica e allo stesso tempo fornire nuova superficie allestitiva modulabile a seconda delle esigenze. La struttura metallica interamente autoportante e di un colore risultato della campionatura delle cromìe del paramento laterizio e degli inserti lapidei del pavimento, non intacca la parete originale: una scelta formale di semplificazione e ‘pulizia’ che fa in modo che la struttura non si mimetizzi ma si armonizzi al contesto nel rispetto della sua preziosa identità storica. Inoltre, il loggiato è stato climatizzato e dotato di un nuovo impianto di illuminazione: sulle capriate lignee della copertura ripulite degli elementi preesistenti non più funzionali, sono stati installati 90 faretti ad alte prestazioni e luca calda per esaltare le tonalità del laterizio e della copertura lignea. Installato anche un hardware stabile video-audio ideale per performance artistiche di generi differenti. La prospettiva multimediale decisamente forte si conferma nella chiesa del Suffragio su cui si è intervenuti con la doppia volontà di lasciare intatta la particolare geometria e ottenere la massima adattabilità a esigenze museali: ora la chiesa è uno spazio immersivo tout court grazie alla presenza di 4 videoproiettori per la proiezione a 360°, tecnologia innovativa che consente una fruizione avanzata tridimensionale di materiali video resa ancora più intensa dalla pianta dodecagonale della chiesa.

L’intervento: numeri e soggetti in campo
L’intervento di valorizzazione della Pescheria è stato promosso e coordinato dal Servizio Opere Pubbliche del Comune di Pesaro con Responsabile Unico del Procedimento Architetto Giulia Sotte; il progetto e la direzione dei lavori sono a cura del Per. Ind. Pier Franco Tonelli per la componente impiantistica e dell’Architetto Gabriele Corbo/studio Warehouse of Architecture and Research, per la componente architettonica. Un milione di euro l’importo complessivo di cui 652.000 euro finanziati dal Fondo Cultura del Ministero della Cultura (Decreto n. 546 del 30 novembre 2020) e 300.000 euro dall’Amministrazione Comunale; un cofinanziamento di 47.000 euro della Fondazione Pescheria Centro Arti Visive ha coperto le spese tecniche di progettazione e per consulenze specialistiche. Questi i soggetti coinvolti: Architetto Andrea Gratteri (Roma), coordinamento sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione; RB Informatica di Bilancioni Roberto (Fano), consulenza specialistica spazio immersivo a 360°; Consorzio Stabile CO.GE.A. - Consorzio Generale Appalti scarl (Fano), impresa appaltatrice per l’esecuzione dei lavori; Sereni srl (Fano), realizzazione opere edili; GST General System Technology srl (Fano), realizzazione impianti.

Dal luogo all’istituzione. Vale la pena ricordare che la Pescheria è sede dell’omonima Fondazione comunale che dal primo gennaio gestisce la rete museale cittadina e che sarà il soggetto attuatore del programma di Pesaro2024 con il ruolo di coordinamento di tutte le attività in calendario.

La Pescheria: breve storia
Disposizioni per la vendita del pesce in città sono rintracciabili fin dagli antichi Statuti pesaresi dal XIV al XVII secolo. A inizio ottocento il Comune avverte l’esigenza di un edificio pubblico per la vendita di un prodotto sempre più rilevante per l’economia cittadina. Il progetto per l’edificazione della Pescheria viene affidato all’ingegnere Pompeo Mancini, autore anche degli Orti Giuli, e dura un triennio (1821-’23). L’unica grande superficie che costituisce l’interno ha conservato il soffitto a trabeazioni in legno e la fontana in pietra a conchiglia nella parete di fondo. Altre due fontane in marmo d’Istria ornano l’ingresso principale. L’edificio è concepito nello schema-tipo del tempio pagano di cui presenta gli elementi strutturali, come le possenti colonne. Il prospetto su corso XI settembre è addossato alla secentesca chiesa del Suffragio, uno spettacolare ambiente a pianta dodecagonale. Smessa la funzione originaria e convertita in spazio espositivo fortemente legato al territorio, dal 1996 la Pescheria è sede del Centro Arti Visive. Da allora è diventato il più importante polo per l’arte contemporanea della regione adriatica e ha ospitato mostre di protagonisti della scena nazionale e internazionale come Enzo Cucchi, Giuseppe Penone, Tony Cragg, Mimmo Paladino, Eliseo Mattiacci, Jannis Kounellis. Centro di produzione culturale e ‘osservatorio’ puntato sul presente, ben consapevole della funzione sociale ed etica dell’arte, nel tempo la Pescheria si è aperta a forme e modi espressivi diversi tra musica, design, teatro e danza.

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