Contenuto principale

“La storia di solidarietà” di tre pesaresi raccontata da Comandini durante l’evento che celebra il 76° anniversario della Liberazione

Il presidente del Consiglio comunale Perugini: «I loro valori di umanità guidano ancora il nostro Paese. È un dovere ricordarli in questa giornata così densa di significato»

È ancora forte l’eco dei valori che spinsero 78 anni fa i tre pesaresi Guido Canestrari, Alfredo Lisotti e Ruggero Cagnazzo a salvare tre ufficiali inglesi rischiando la vita. Per render onore a «un’incredibile storia di solidarietà», il presidente del Consiglio comunale Marco Perugini ha consegnato, ai parenti dei concittadini, l’attestato di riconoscenza della città al termine della mattinata promossa dal Comune di Pesaro.

«Siamo grati ai nostri concittadini che oggi ricordiamo e celebriamo. La loro è una storia intrisa di quei valori di umanità che dobbiamo difendere e che anche oggi contraddistinguono il nostro Paese. L’augurio è che iniziative come quelle di oggi possano aiutarci a riconoscerli e a sceglierli nel nostro agire quotidiano» ha sottolineato Perugini nel dare il via all’appuntamento “Una storia di Solidarietà – Gli ufficiali inglesi salvati a Pesaro” promosso dal Comune in collaborazione con Biblioteca Bobbato, Iscop (Istituto di storia contemporanea di Pesaro e Urbino), Fondazione XXV Aprile, la Società pesarese di studi storici e Anpi Pesaro in occasione del 76° anniversario della Liberazione nazi-fascista.

Carlo Niro, presidente Fondazione XXV Aprile, ha sottolineato che «è doveroso portare a conoscenza di un pubblico più vasto gli avvenimenti che videro protagonisti, 78 anni fa, i nostri concittadini che salvarono tre ufficiali inglesi compiendo un atto di estrema umanità». A spiegare aneddoti e curiosità della vicenda che vide protagonisti i tre pesaresi è stato l’avvocato Paolo Emilio Comandini, autore del libro “68 Dux. Storia della cattura, prigionia e fuga di tre generali inglesi nel racconto dei protagonisti” nel quale, tramite testimonianze, narra un episodio sul quale «c’è ancora tanto da scoprire. E che onora la città». Presente alla mattinata anche Simonetta Romagna, dell’Iscop, che ha sottolineato «come la popolazione rurale rispose agli avvenimenti mettendo in pratica il generale atteggiamento filoinglese e antifascista e la forte propensione al sostegno reciproco. Sentimenti che lo hanno contraddistinto e che la città è giusto celebri». «La Resistenza è stata fatta anche da persone comuni che ogni giorno si mettevano in gioco per salvare il nostro Paese» ha aggiunto Milena Rossi, di Anpi.

A concludere la mattinata è stata la consegna dell’attestato di riconoscenza della città di Pesaro a Guido Canestrari, Alfredo Lisotti, Ruggero Cagnazzo, per “aver combattuto per la nostra libertà, per l’umanità e per il coraggio del cittadino di Pesaro che, senza alcun tornaconto personale, consapevolmente, rischiò la propria vita per aiutare alcuni alti ufficiali inglesi, durante la Seconda Guerra Mondiale”.

Domani, domenica 25 aprile, gli appuntamenti che celebrano la Liberazione avranno inizio alle 10 con la deposizione delle corone al Sacrario di piazzale Collenuccio e alla Cappella Votiva di S. Ubaldo. Previsto anche un momento istituzionale, alle 10.40, al monumento della Resistenza a cui seguirà il momento di preghiera.

Torna all'inizio