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“Le curiose avventure di Sophie” accompagnano i piccoli studenti e studentesse della città nella cultura dell’inclusione

Stamattina la consegna simbolica del libro di Giulia Lamarca agli alunni de La Giostra, tra gli istituti comunali oggetto dell’iniziativa di Anmic. Il plauso di Murgia all’associazione, «Per un progetto dall’alto valore solidale e formativo, che fa crescere la nostra città»

«Siamo grati all’iniziativa di Anmic Pesaro rivolta alle nostre bambine e bambini, che ci auguriamo possano essere i primi ambasciatori della cultura dell’inclusione e dell’accessibilità», così Camilla Murgia, assessora alla Crescita e alla Gentilezza, ha ringraziato l’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili per l’iniziativa tramite la quale ha donato il libro di Giulia Lamarca, "Le curiose avventure di Sophie" (Ediz. a colori, 2023) alle scuole comunali della città in occasione della settimana de #loleggoperché.

«L’accessibilità è un tema su cui, come Amministrazione, stiamo lavorando attraverso vari percorsi intrecciati - ha aggiunto Murgia davanti ai piccoli studenti e studentesse della scuola dell’infanzia La Giostra, maestre, pedagogiste e coordinamento pedagogico del Comune durante la consegna simbolica di questa mattina -; che muovono dal Peba, che toccano anche attività e orari extra-scolastici e che trovano nell’“ambiente scuola” il luogo privilegiato per la formazione e la crescita della nostra comunità. Per questo è ancor più efficace l’iniziativa di Anmic che arriva nelle modalità abituali a questi spazi e come un dono che arricchisce la comunità intera».

Inserita nel progetto di Anmic Pesaro VIVI*me, l’iniziativa è stata presentata da socie e soci dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili provinciale che hanno sottolineato: «Abbiamo conosciuto Giulia Lamarca all'UlisseFest e ci ha colpito la sua capacità di vivere la disabilità come una ricchezza, un messaggio che trasmette in ogni suo sguardo e in ogni sua parola. Il libro "Le curiose avventure di Sophie" narra il modo, semplice e puro, con cui Sophie osserva il mondo vivendo la disabilità della madre. Sono pagine intense, capaci di educare le nuove generazioni a un mondo in cui la disabilità non è diversità ma ricchezza».

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