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Le regole della Bellezza di Numero Cromatico per Pesaro 2024

Inaugura sabato 6 luglio, la mostra di Numero Cromatico concepita per il Centro Arti Visive Pescheria: un progetto che esplora la relazione tra esseri umani, natura e tecnologie e invita il pubblico a immaginare nuovi modi di abitare il mondo.

Pesaro 2024 – Capitale italiana della cultura presenta ‘Nelle regole della bellezza’, il progetto espositivo site-specific ideato dal collettivo Numero Cromatico per il Centro Arti Visive Pescheria a cura di Marcello Smarrelli, che inaugura sabato 6 luglio (ore 19) e sarà visitabile fino al 13 ottobre 2024.

La mostra è promossa dal Comune di Pesaro e organizzata da Fondazione Pescheria in collaborazione con Pesaro Musei; il progetto editoriale Il futuro è qui, da qualche parte / The future is here, somewhere, a cura di Attilia Fattori Franchini, è realizzato con il contributo dell'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo nell'ambito del progetto CTE Square, la Casa della Tecnologie emergenti del Comune di Pesaro - Finanziamento FSC 2014-2020.

‘Nelle regole della bellezza’ dedica un’attenta riflessione alla relazione tra esseri umani, natura e tecnologie. Avvalendosi di un approccio interdisciplinare che oscilla tra arte e neuroscienza, Numero Cromatico costruisce per il Centro Arti Visive Pescheria una narrazione che si dipana attraverso due installazioni ambientali site-specific, pensate per immergere il visitatore in una condizione percettiva inusuale e invitarlo a esplorare il proprio modo di abitare la Terra, a partire dal rapporto tra natura e tecnologia.

Il titolo della mostra riprende il verso di una poesia di Numero Cromatico generata con l’ausilio di S.O.N.H. (Statements Of a New Humanity), l’intelligenza artificiale sviluppata dal collettivo e nata per scrivere poesie sul futuro dell’umanità. L’intelligenza artificiale, combinata con tecniche artigianali, testi e suoni, accompagna il pubblico in un percorso pensato per stimolare uno sguardo critico sul nostro presente e immaginare nuovi modi di abitare il mondo, salvaguardandone i tesori e gli ecosistemi.

Il percorso espositivo attraversa gli spazi del Centro Arti Visive Pescheria in un racconto fluido fondato sulle percezioni. Lo spazio dodecagonale della chiesa del Suffragio accoglie ‘Noosfera’, opera pensata per descrivere il rapporto che l’umanità intesse con l’ambiente e il cosmo. Il visitatore è immerso in un mare di parole che, svelandosi lentamente, rivelano i possibili futuri dell’essere umano. Realizzati da Numero Cromatico e proiettati a muro, i testi scandiscono lo spazio assieme a un palinsesto di suoni concepito per accentuare la dimensione immersiva. L’area del loggiato è destinata all’installazione ‘Codice Umano’, composta da una grande vela attraversata da simboli naturali e antropomorfi alla cui base sono riposti 24 arazzi con altrettanti testi poetici. Visibile anche in notturna dall’esterno, l’opera combina forme archetipiche e parole per innescare un meccanismo immaginifico nel visitatore, invitato a riflettere sul reale significato del nostro essere umani. Nelle regole della bellezza punta i riflettori sulla percezione dell’essere umano come centro dell’universo e si rivolge all’arte e alla tecnologia come strumenti di un vocabolario utilizzato per esplorare nuovi modi di coabitazione con le altre specie e con il mondo, in perfetta sinergia con il claim ‘La natura della cultura’ che guida Pesaro 2024, sotto la direzione generale di Silvano Straccini e con la direzione artistica di Agostino Riitano.

Il progetto editoriale
La mostra è affiancata dal progetto editoriale Il futuro è qui, da qualche parte / The future is here, somewhere, realizzato con il contributo dell'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo nell'ambito del progetto CTE Square, la Casa della Tecnologie emergenti del Comune di Pesaro - Finanziamento FSC 2014-2020, che dedica un affondo al rapporto tra natura, arte e tecnologia. A cura di Attilia Franchini Fattori, offre una riflessione multidisciplinare sul ruolo della tecnologia nella creazione artistica, con particolare attenzione alle potenzialità dell’intelligenza artificiale e avvalendosi dei contributi di diverse discipline del sapere, dalla storia dell’arte alla neuroscienza. Il futuro è qui, da qualche parte / The future is here, somewhere prende forma in un incontro tematico in programma per il 4 ottobre in Pescheria, e in una pubblicazione scientifica edita e distribuita da Mousse Publishing, disponibile a partire da febbraio 2025.
 
Alla conferenza erano presenti: per il Comune di Pesaro, Daniele Vimini vicesindaco e assessore alla Cultura, Maria Laura Maggiulli dirigente del servizio Innovazione Tecnologica e Transizione Digitale e responsabile del progetto CTE Square, Marcello Smarrelli direttore artistico Pesaro Musei e curatore della mostra; Dionigi Mattia Gagliardi/Numero Cromatico.
 
Ha introdotto Marcello Smarrelli: tra gli obiettivi principali degli eventi legati all’arte, nel programma di Pesaro 24, c’era l’intenzione di approfondire una delle questioni fondamentali che anima il dibattito critico contemporaneo: il rapporto tra arte e nuove tecnologie. Possono le nuove tecnologie fornire contenuti per la realizzazione di opere d’arte? Potranno mai diventare una fonte iconografica per gli artisti? O sono destinate a rimanere solo un supporto della tecnica? Nelle regole della bellezza Numero Cromatico, tra le altre cose, risponde a questi quesiti particolarmente sentiti in un territorio che ha visto operare due geni dell’arte, della matematica e della geometria, appassionati ricercatori delle regole della bellezza attraverso la sezione aurea e la divina proporzione: Luca Pacioli e Piero della Francesca. A proposito di interazioni, il direttore artistico di Pesaro Musei ha anche ricordato il futuro di un luogo molto particolare nella piazza della Creatività - l’Edicola -, spazio destinato a diventare luogo di condivisione culturale proprio in dialogo con gli eventi accolti in Pescheria.

Ha sottolineato Maria Laura Maggiulli: la Casa delle Tecnologie Emergenti di Pesaro CTE Square e’ uno spazio fisico per il trasferimento tecnologico, la sperimentazione, l’innovazione e lo sviluppo di nuove capacità e scenari applicativi utilizzando le potenzialità delle tecnologie emergenti come l’AI, la blockchain, le IOT, le AR/VR/ER. La mostra di Numero Cromatico può rappresentare un’astrazione della CTE, offrendo al visitatore anch’essa uno spazio fisico che tramite l’AI intende stimolare uno sguardo critico sul presente e immaginare nuovi modi di interagire con il contesto in cui è immerso. Come CTE partecipiamo inoltre attivamente a questa iniziativa, con un progetto che prevede una giornata di studio sull’incontro tra arte e nuove tecnologie e una pubblicazione sul tema curata da Attilia Fattori Franchini ricercatrice dell’Università di Urbino partner del progetto CTE.
 
Ha spiegato Dionigi Mattia Gagliardi/Numero Cromatico: nella nostra società l’arte è sempre più spesso vista e utilizzata come forma di intrattenimento, che il pubblico si limita a osservare e consumare. Crediamo che l’interazione con l’opera d’arte debba attivare qualcosa di più profondo, che il fruitore debba assumere una posizione creativa e critica a partire dall’incontro con l’opera, anche diversa da persona a persona. Per questo motivo la mostra parla, prima di tutto, di libertà, di pluralità e di responsabilità. Speriamo possa essere vissuta dal pubblico come un vero e proprio percorso introspettivo, uno strumento di risonanza collettiva.
 
Le conclusioni affidate a Daniele Vimini: è un incontro perfetto quello tra il Centro Arti Visive Pescheria - il polo più importante dell’Adriatico per il contemporaneo per sua natura aperto al dialogo - e Numero Cromatico, realtà connotata fin dalla sua nascita dall’obiettivo di ridefinire e ampliare i confini della ricerca artistica. Come Capitale della cultura 2024 e in linea con il nostro claim ‘La natura della cultura’ siamo felici di accogliere un progetto che ridefinisce le regole della bellezza esplorando le relazioni tra natura, arte e tecnologia e offrendo spunti decisamente interessanti ai visitatori di un’estate ricca di proposte.
 

Note biografiche
Numero Cromatico
E’ un artista, un centro di ricerca e un editore. Composto da ricercatori provenienti dal mondo dell’arte e delle neuroscienze sin dalla sua fondazione nel 2011, Numero Cromatico ha avuto come scopo principale quello di ridefinire e ampliare i confini della ricerca artistica, integrando teorie, metodologie e tecnologie, anche scientifiche, alla luce delle possibilità e delle sfide della contemporaneità. L’azione di Numero Cromatico si dirama attraverso quattro aree principali: creazione di opere d’arte, ambienti multisensoriali, installazioni, performance; ricerca neuroscientifica sulla fruizione estetica - attraverso esperimenti spesso condotti durante le mostre; produzione editoriale attraverso la casa editrice Numero Cromatico, che pubblica monografie, collane editoriali, podcast e la rivista Nodes; divulgazione attraverso la produzione di laboratori, workshop e seminari. Numero Cromatico cerca di ibridare arte visiva, design, architettura e letteratura con il sapere scientifico, tra cui neuroestetica, estetica empirica, psicologia sperimentale e digital studies, allo scopo di immaginare nuove forme di relazione tra esseri umani, natura e tecnologie e mettendo in discussione i paradigmi della società contemporanea.
 
Marcello Smarrelli
E’ direttore artistico di Pesaro Musei, della Fondazione Ermanno Casoli di Fabriano, della Fondazione Pastificio Cerere di Roma, curator at large alla Fondazione Memmo di Roma, membro dell’Osservatorio regionale della cultura della Regione Marche. Dopo la laurea in Storia dell’Arte presso l’Università La Sapienza di Roma e la specializzazione in Storia dell'Arte Contemporanea all’Università di Siena, si è dedicato in modo particolare allo studio dei rapporti tra estetica e pedagogia, perfezionando una pratica curatoriale incentrata sulle questioni legate all’estetica relazionale, all’arte nello spazio pubblico, alla sua funzione educativa e formativa, affiancata da un’attività di critico e curatore più tradizionale. Ha curato numerose mostre in istituzioni pubbliche e private, progetti d’arte pubblica, workshop di formazione con gli artisti per aziende multinazionali: il progetto E-STRAORDINARIO, ideato per la Fondazione Ermanno Casoli, basato sulla cooperazione tra artisti e impresa per la formazione aziendale, si è classificato primo al Premio Cultura+Impresa 2014. I suoi interventi critici sono pubblicati in cataloghi e riviste specializzate con le quali collabora regolarmente. È stato membro di importanti giurie per l’assegnazione di premi per l’arte contemporanea in Italia e all'estero (Curatore del Premio Ariane de Rothschild, critico selezionatore Premio Fondazione Prince Pierre de Monaco, Premio Furla, Talent Prize, Premio per la Giovane Arte Italiana, ideatore e curatore di 6artista per Civita, Allianz e Fondazione Pastificio Cerere, Premio Ermanno Casoli, Surprize per l’ABA di Urbino.).
 
Attilia Fattori Franchini
E’ una curatrice e scrittrice indipendente di base a Vienna, AT. Lavorando alla creazione di contesti sperimentali per la produzione e l'esposizione di pratiche contemporanee, il suo lavoro indaga la tecnologia, il post-capitalismo, il linguaggio, la femminilità, l'immagine in movimento e il cinema, sostenendo la creazione di forme alternative di soggettività e rappresentazione. È fondatrice e direttrice di KUNSTVEREIN GARTENHAUS a Vienna, uno spazio incentrato su film, pratiche del suono e performance, nonché fondatrice ed editrice della casa editrice Wild Seeds, dedicata agli scritti di artisti. Fattori Franchini ha ideato e istituito il programma di commissioni BMW Open Work by Frieze (2017-2023) realizzando presentazioni personali di Sara Sadik, Nikita Gale, Madeline Hollander, Camille Blatrix, Sam Lewitt e Olivia Erlanger; dal 2017 è curatrice della sezione Emergent di miart Milano. Contribuisce periodicamente con saggi e recensioni a cataloghi e pubblicazioni internazionali quali Mousse, Artforum, CURA., Flash Art International, Camera Austria, Spike Magazine.
 
NELLE REGOLE DELLA BELLEZZA – NUMERO CROMATICO
a cura di Marcello Smarrelli
6 luglio - 13 ottobre 2024
Centro Arti Visive Pescheria, corso XI Settembre 184, 61121 Pesaro PU

Inaugurazione sabato 6 luglio ore 19
orario
martedì-venerdì 16-19; sabato, domenica e festivi 10-13; 16-19
11 luglio-15 settembre, ogni giovedì apertura serale 21- 23
ingresso con Card Pesaro Capitale, gratuito fino a 18 anni e per possessori Carta Famiglia del Comune di Pesaro
info 0721 387541 www.pesaromusei.it

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