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Modifica dello statuto, ok alla seconda votazione

Ma manca ancora un passaggio per essere approvata, altra votazione lunedì 18 marzo

Ha ottenuto 21 voti favorevoli e 2 astenuti in Consiglio, la seconda votazione per la modifica e l’adeguamento dello Statuto comunale, per permettere agli assessori di fare un terzo mandato. A favore anche Riccardo Pozzi, astenuti Giulia Vitali e Ilaro Barbanti, al momento del voto l’opposizione (Centrodestra e M5S) ha abbandonato l’aula.

Trattandosi della seconda votazione, per ottenere la maggioranza assoluta occorrevano 17 voti. Ma la delibera non ha ancora ottenuto il via libera, sarà necessaria ancora una votazione in Consiglio (che si terrà lunedì 18 marzo), per l’approvazione definitiva.

Nell’ambito del dibattito, ha ribadito tutte le sue perplessità il consigliere Dario Andreolli (Ncd): “Una maggioranza può decidere di votare una modifica allo statuto, è una scelta legittima, ma non obbligatoria. Quello che contesto è il fatto che si faccia passare per un adeguamento legislativo, che non è obbligatorio, una scelta che è invece del tutto politica. Ritengo anche sbagliati i tempi della proposta di modifica”. Al momento della votazione Andreolli non ha partecipato al voto.

Riccardo Pozzi (Impegno Comune) crede fermamente nell’importanza del rinnovamento: “specialmente in politica e nelle istituzioni – ha ribadito nel suo intervento -. Nella mia generazione, quella che va dai 18 ai 35 anni, il 70% dei giovani non vota. Penso che se la politica non affronta questo problema, la politica perde. Per cercare di parlare a loro bisogna innanzitutto iniziare un processo di rinnovamento, partendo proprio da chi ricopre incarichi, da chi svolge un’attività politica”. E sulla delibera: “Pur restando convinto che la scelta dei tempi sia sbagliata, penso però che nonostante ciò sia importante prendere atto che la maggioranza si è espressa in maniera forte e plurale nell’ultima votazione, per cui, pur rimanendo scettico nei metodi e nella scelta dei tempi di queste modifiche, la mia dichiarazione sarà positiva come il resto della maggioranza”.

Federico Alessandrini (M5S) ha ricordato come il segretario generale provenga da un Comune, quello di Appignano, dove per gli assessori c’è ancora il limite dei due mandati. Per Alessandro Bettini (Fi) “non c’è una legge dello Stato che impone ai Comuni di adeguare lo statuto, ci sono soltanto alcuni pareri del ministero degli Interni, per cui noi abbiamo la nostra autonomia a mantenerlo. Si poteva dunque rinviare la discussione alla prossima legislatura”.

Molto critico anche l’intervento di Ilaro Barbanti (Pd) che ha motivato la sua astensione dal voto: “non voterò la deliberà perché penso che doveva essere portata all’inizio della legislatura e non a un mese dal termine dell’attività amministrativa. E questo non mi piace, ha un sapore elettorale. Abbiamo avuto tanti anni per farlo… era una cosa indispensabile? Non si poteva aspettare l’inizio del nuovo mandato?”. Barbanti ha anche ricordato che sono 4 mesi che non vengono pagati i cedolini ai consiglieri “e questa è una cosa estremamente antipatica, perché io credo che i consiglieri abbiano pari dignità con sindaco e assessori. Credo che l’attività di un consigliere sia fondamentale nell’ambito della consiliatura”.   Il Consiglio comunale ha poi approvato all’unanimità, dopo essere stata emendata, una mozione con carattere d’urgenza che era stata presentata dai consiglieri Pazzaglia, Andreolli e Dallasta, che chiedeva l’adesione del Comune di Pesaro alla campagna ‘plastic free’ promossa dal ministero dell’ambiente.    

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