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Museo Vangi, Ricci e Vimini scrivono al Ministro Sangiuliano: Un progetto ambizioso per Pesaro, per il quale riteniamo fondamentale il sostegno economico e tecnico del Suo ministero»

Il sindaco di Pesaro Matteo Ricci e il vice sindaco e assessore alla Bellezza Daniele Vimini scrivono al Ministro della Cultura Sangiuliano:

«Signor Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, le parole da lei espresse nei confronti del grande artista Giuliano Vangi ci hanno colpiti e commossi. Per noi pesaresi è stata una gioia immensa averlo avuto, per oltre cinquant’anni, come concittadino affezionato e testimonial d’eccezione della qualità estetica e dei valori culturali del territorio, nonché primo e autorevole sostenitore di Pesaro Capitale Italiana della Cultura.

Vangi è stato un interprete eccelso delle nostre inquietudini, la sua scultura rimane una continua avventura nella precarietà del nostro vivere. Il suo linguaggio espressivo richiama in chiave contemporanea gli atteggiamenti e le lezioni del grande passato: dal saper fare artigiano, proprio della tradizione rinascimentale, alle forme artistiche di denuncia e di critica che hanno connotato le ricerche e le sperimentazioni delle avanguardie artistiche del XX secolo.

In questa relazione fatta di simboli e atti concreti si colloca, primo tra tutti, il Museo Vangi, la prima struttura espositiva permanente che il Giappone ha intitolato ad un artista occidentale,  inaugurata nel 2002 a Mishima, nella stessa prefettura (Shizuoka) di Kakegawa, gemellata con Pesaro dal 2016 in virtù di un sodalizio avviato nel segno del grande Gioacchino Rossini.

Da molti anni ragionavamo con Vangi sulla possibilità di realizzare anche a Pesaro un museo completamente dedicato alla sua opera, che partisse proprio dai luoghi simbolo della città.

Un progetto che abbiamo avviato con il Maestro attraverso una serie di azioni concrete come l’inaugurazione nel 2018 della “Scultura della Memoria” in Piazza Toschi Mosca, un gruppo scultoreo che raffigura i giganti legati alla cultura e alla storia di Pesaro e delle Marche: Rossini, Leopardi, Raffaello e Federico da Montefeltro; la mostra a lui dedicata in due sedi come il Centro Arti Visive Pescheria e la Galleria Ca’ Pesaro 2.0, che documentava la sua produzione dal 2000 in poi, mostra che Vangi stesso ha definito ‘forte’, dove la chiave di lettura era ancora una volta l’individuo, con le sue paure, angosce e speranze in un mondo segnato allo stesso tempo da instabilità, violenza, bellezza e poesia; il terzo atto di questo percorso è stata l’inaugurazione in Piazzale Matteotti, nel 2022, di una scultura straordinaria e unica nella produzione del Maestro: “I Gabbiani”, un’opera che simboleggia il rapporto sfaldato tra uomo e natura, con la speranza che ci sia presto una riconciliazione. Il quarto e più significativo atto di questa vicenda, è andato in scena sempre nel 2022 con la visita di Giuliano Vangi e dell’architetto Mario Botta – da sempre in tandem nella realizzazione di mostre, musei e chiese - negli spazi al piano terra di Palazzo Mazzolari Mosca, individuati dalla nostra amministrazione come ideali per realizzare il museo dedicato all’artista. Tra le varie soluzioni che avevamo proposto e prospettato a Vangi, questa lo aveva particolarmente entusiasmato. Gli ambienti si sviluppano per tutta la profondità del palazzo, creando un senso di continuità con la grande scultura in Piazza Toschi Mosca, ed entrano in un serrato dialogo con i Musei Civici dove si conserva l’ “Incoronazione della Vergine”, capolavoro indiscusso del Rinascimento, opera di Giovanni Bellini. I lavori di ristrutturazione degli spazi partiranno entro quest’anno e la conclusione è prevista nel 2026; in parallelo lavoreremo alla definizione del progetto museografico e all’acquisizione della collezione al patrimonio pubblico, un atto necessario per la conservazione e la valorizzazione dell’opera di un artista di valore assoluto.

Sarà, l’apertura del Museo Vangi, il tributo d’amore della città di Pesaro e il riconoscimento dell’Italia a un grande Maestro che ha contribuito ad arricchire il patrimonio culturale della nazione e a testimoniare nel mondo quel genio del pensiero e della creazione che da sempre ci distingue. Per il conseguimento dell’obiettivo, che per la nostra città resta ambizioso, riteniamo fondamentale il sostegno economico e tecnico del Suo ministero, per cui, volendo sottoporre alla Sua attenzione i dettagli del progetto, La invitiamo a una nuova “passeggiata” attraverso i luoghi di Vangi a Pesaro e negli spazi destinati a divenire museo”».

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