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Nuova questura in zona Miralfiore, non passa la mozione della Renzoni

Il Consiglio boccia la proposta, confermata la sede all’ex Intendenza di Finanza

No alla questura in zona Miralfiore. Il Consiglio comunale boccia la mozione presentata dalla consigliera comunale di Fi Anna Bezziccheri Renzoni sulla “localizzazione del nuovo edificio della questura”. Sette i voti favorevoli, 17 i contrari e un astenuto (il consigliere Remo Giacchi).

Dunque, non cambia la collocazione della nuova questura, che si trasferirà, dopo la riqualificazione, nell’edificio dell’ex Intendenza di Finanza in piazza del Popolo. Nel suo intervento, la Renzoni ha ripercorso le tappe che hanno portato  all’individuazione del sito: “Sono 20 anni che si discute sulla questione, che si ricerca un luogo idoneo per la nuova questura. Già a fine anni ’90 al centro del dibattito c’era il carcere minorile di via Luca della Robbia – ha detto -,  che sarebbe stata la sede ideale, ma poi non se ne fece più nulla, venne scartato. In seguito si iniziò a vagliare e scegliere sedi inappropriate”.

Anna Renzoni ha anche ricordato un Consiglio comunale, quello del 17 gennaio 2011, in cui si discusse una mozione presentata dall’allora consigliere Mauro Mosconi che suggeriva e individuava come sede ideale per la nuova questura “un’area edificabile, di proprietà comunale, di 20mila metri quadrati, a costo zero, situata in via Solferino, angolo via Cimarosa, adiacente al parco Miralfiore. La scelta di quell’area – ha continuato – sarebbe stata ottimale per l’utilizzo e le esigenze delle forze dell’ordine, dopo che i ministeri competenti avevano espresso perplessità sull’opzione di  via Lamarmora”. In conclusione, secondo la consigliera, la sede dell’ex intendenza di finanza è “totalmente inadatta a ospitare la questura”.

Per il consigliere Ilaro Barbanti (Pd), “nella mozione presentata, c’è un vizio di forma in quanto la competenza della sicurezza non è del Comune. Non sarà l’Amministrazione a ristrutturare lo stabile, la questura infatti è compito dello Stato”. Sempre restando sul tema sicurezza, il consigliere Barbanti ha ricordato i dati confortanti presentati dalla Prefettura, relativi al primo semestre 2018 e come il ministro Salvini abbia parlato di Pesaro “quasi come di una città ideale”. Sulla questione è intervenuto anche il sindaco Matteo Ricci.        

In precedenza, il consigliere M5S Federico Alessandrini aveva presentato la sua mozione sulla sicurezza, ritirandola però dopo aver ricordato che “da oltre un anno chiediamo la convocazione della commissione sicurezza”. “Molti quartieri e cittadini vorrebbero un dialogo e un confronto – ha proseguito -, sarebbe importante ci fosse collaborazione tra maggioranza e opposizione, cercando di condividere, collaborare, trovare delle proposte e soluzioni insieme. Invece l’ultima convocazione della commissione sicurezza risale all’8 febbraio 2018”.

Il Consiglio si era aperto con la discussione di delibere riguardanti patrimonio e servizi sociali (cessione gratuita a favore del Comune di Pesaro di un frustolo di terreno situato a Pozzo Alto; alienazione in permuta di una porzione di terreno di proprietà comunale situata in via Costa; rinnovo della convenzione tra il Comune di Pesaro e il Comune di Vallefoglia per la gestione associata di attività di consulenza legale, difesa e rappresentanza in giudizio; costituzione in Ats per realizzare due progetti formativi nel settore agroalimentare; interventi nell’area del disagio abitativo: modifiche e integrazioni al regolamento comunale per l’erogazione dei servizi socio assistenziali): tutti i documenti sono stati approvati, l’emendamento presentato dall’opposizione relativamente alla delibera su interventi nell’area del disagio abitativo, è stato respinto.

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