Contenuto principale

Pandolfi sulla delibera regionale per l’assistenza agli alunni con disabilità: «Dalla giunta delle Marche una scelta contraddittoria e inaspettata»

Per il presidente del comitato dei sindaci dell’Ats1 e assessore alla Solidarietà, il «cambio di rotta» dell’ente dorico, «vanifica l’intenso lavoro che, di certo, avrebbe garantito un miglior servizio a ragazzi e famiglie»

«Una scelta contraddittoria e inaspettata, con motivazioni prettamente politiche che vanno a discapito dei cittadini» così Luca Pandolfi, assessore alla Solidarietà di Pesaro e presidente del comitato dei sindaci dell’Ats1, commenta la delibera n. 964 approvata dalla giunta regionale il 26 luglio che «esclude la possibilità di trasformare in servizio, l’attuale sistema del contributo diretto alle famiglie degli alunni con disabilità fisiche e sensoriali». Un nuovo tipo di intervento bocciato dalla delibera regionale, nonostante, ricorda Pandolfi, «sia stato lo stesso ente dorico a lanciarlo a gennaio 2020 e poi a guidare gli incontri e i tavoli condivisi che si sono susseguiti fino a maggio 2022».

«La scelta della Regione è mossa da ragioni non di merito ma politiche: l’Ats1 era uno dei pochi delle Marche (forse l’unico), pronto all’erogazione di questo servizio. Ma sono prevalsi interessi diversi da quelli che abbiamo perseguito in questi mesi» sottolinea l’assessore che ha firmato la lettera indirizzata all’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini e al segretario generale della Regione Marche Mario Becchetti, nella quale ha scritto: “Abbiamo appreso con sorpresa, che la delibera di Giunta regionale 964 del 26 luglio, non ha previsto la possibilità per gli Ambiti Territoriali Sociali (ATS) di erogare in forma “sperimentale”, l’assistenza in ambito domiciliare, con la modalità di servizio a domanda, attraverso l’individuazione di operatori economici. Possibilità espressamente prevista dalla Regione, nel documento istruttorio della proposta di delibera”.

Nel testo della missiva si legge che “la mancata previsione di tale sperimentazione è di segno contrario rispetto alle specifiche indicazioni date dalla Regione agli Ambiti. Già a partire dal 2020 infatti, la Regione chiedeva agli ATS, se fossero in grado di ‘avviare entro il 1° settembre 2020 gli interventi previsti dalla delibera”. Un percorso rallentato dalla pandemia, ma che la Regione aveva continuato comunque a dimostrare di voler percorrere: «La giunta ha continuato a dare disposizioni favorevoli a questo modello sperimentale» e gli Ambiti interessati avevano continuato a lavorare per attuarlo il prima possibile, tanto che “a partire da dicembre 2021 è stato intrapreso un percorso condiviso e finalizzato all’organizzazione e gestione del servizio in oggetto, che ha visto la collaborazione dei soggetti del “Tavolo integrato Disabilità Sensoriale” composto da enti di tutela e rappresentanza della disabilità sensoriale, l’ENS e la UICI e le organizzazioni sindacali”.  

«Un percorso complesso ma molto partecipato che ha previsto confronti costanti tra i componenti del Tavolo ed i tecnici della Regione» sottolinea Pandolfi, durante i quali «non si è mai palesata la contrarietà della Regione o una sua diversa posizione, rispetto a quanto disposto precedentemente». Un intervento che aveva ottenuto anche il parere favorevole del Consiglio delle Autonomie Locali (il 27 giugno). «L’unico parere che ha escluso la possibilità della sperimentazione, è quello della IV Commissione assembleare permanente (n. 81, 13 luglio 2022) che ha avuto come relatore in commissione Nicola Baiocchi. Il consigliere regionale, così facendo, ha sostenuto una posizione punitiva nei confronti di un territorio che dovrebbe rappresentare».

«Siamo rammaricati: è stato vanificato un intenso ma gratificante lavoro che avrebbe garantito un miglior servizio ai ragazzi e alle famiglie» grazie ai punti di forza di un progetto sperimentale «che avrebbe aiutato sia famiglie e alunni; sia gli educatori; sia il territorio; sia l’ente regionale. L’auspicio è che si rimettano i cittadini al centro dell’azione amministrativa» ha concluso l’assessore.


Torna all'inizio