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“Perché sì!”, il Comune aderisce alla campagna Ato e Anci a sostegno della donazione di organi. Ricci e Morotti: «Una scelta di civiltà e generosità»

Il video realizzato per l’iniziativa “Una scelta in Comune” sarà proiettato negli uffici Anagrafe dove è possibile sottoscrivere la dichiarazione di volontà alla donazione

Le immagini a sostegno di una scelta di «civiltà e generosità», scorreranno negli schermi dell’ufficio Anagrafe (largo Mamiani 28) del Comune di Pesaro, che ha aderito alla campagna “Una scelta in Comune” promossa da Ato (Associazione per i Trapiantati di Organi, Cellule e Tessuti) e Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) per sensibilizzare e incentivare il numero di dichiarazioni di volontà alla donazione degli organi.

«Un segno di civiltà, altruismo, solidarietà - ha detto il sindaco Matteo Ricci -; un modo per guardare realisticamente alla vita. Ciascuno di noi può aver bisogno di un trapianto: con la dichiarazione, che si può sottoscrivere all’anagrafe, è possibile cogliere il privilegio di far continuare una vita attraverso se stessi».

«I donatori sono ancora troppo pochi – ha aggiunto Heidi Morotti, assessora con delega alla Salute - mentre sono in aumento le persone che necessitano di un trapianto. Per questo abbiamo deciso di aderire all’iniziativa di Ato e Anci». Morotti ha rivolto l’invito a coloro che devono rinnovare i documenti d’identità ma anche ai pesaresi interessati alla donazione: «Basta recarsi agli uffici di largo Mamiani 28 e sottoscrivere la dichiarazione di volontà alla donazione per compiere una scelta importante, che può portare gioia e speranza».

I sei minuti di immagini del video “Perché sì!”, realizzato per la campagna e sottotitolati per raccontare come una dichiarazione consapevole possa cambiare l’esistenza del prossimo, sono stati realizzati da Davide Lomma; tra i protagonisti anche Luca Pietrella, trapiantato di rene e la storia della sua “seconda vita”: «Fare questo gesto – ha spiegato Andrea Vecchi, chirurgo dei Trapianti di Ospedali Riuniti, presidente Ato-Marche e del Forum Nazionale Trapianti – comporta un beneficio diretto per chi riceve la donazione, e un beneficio rilevante all’intera società, basti pensare che l’assistenza a un paziente in dialisi ha un costo di circa 50mila euro annui (impegno di professionisti escluso) a fronte dei 7mila conteggiati per coloro che hanno subito un trapianto».

La fascia di età nella quale si esprimono il maggior numero di consensi alla donazione è quella tra i 30 e i 55 anni. La percentuale di quanti esprimono il consenso alla donazione, in Italia, è inferiore al 20%. «Un dato ancora troppo basso: occorre responsabilizzarsi con una decisione fatta in coscienza che permette di togliere un peso ai familiari interpellati dai medici nei momenti di estremo dolore» ha sottolineato Vecchi.

Nelle Marche, dal 30 maggio 2005, data di inizio dell’attività trapianti con il primo effettuato di rene, sono stati eseguiti 642 trapianti di fegato e 654 di rene (di questi l’11% è stato su residenti di Pesaro e Urbino).

A partecipare alla presentazione del video “Perché sì!” anche il presidente onorario e fondatore di Ato Marche Agostino Falcioni e la coordinatrice locale Trapianti di Marche Nord Annalisa Silvestri.

 

 

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