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Pesaro2024 incontra i Comuni dell’Unione Montana Alta Valle del Metauro

Ricci e Vimini: «Un’opportunità unica per l’intera provincia da costruire intorno a bellezza, turismo e sostenibilitá; se colta al meglio avremo benefici pluriennali». Il Barco Ducale di Urbania ha accolto l’appuntamento ‘extra urbano’ di Pesaro2024 sul tema “Imprese culturali e creative”. Presentate alcune delle progettualità e strategie di comunicazione diffusa della Capitale italiana della Cultura

Nuovi progetti, strategie di comunicazioni condivise e rivolte a una “Capitale diffusa”. Pesaro2024 ha fatto tappa oggi al Barco Ducale di Urbania per il secondo incontro extra urbano degli appuntamenti mensili de ‘I 24 del 23’ pensati per condividere il percorso progettuale con il territorio. Presenti amministratori e operatori dell’Unione Montana Alta Valle del Metauro - realtà che unisce i comuni di Borgo Pace, Fermignano, Isola del Piano, Mercatello sul Metauro, Montecalvo in Foglia, Peglio, Petriano, Piobbico, Sant’Angelo in Vado, Urbania, Urbino - chiamati ad interpretare il tema “Imprese culturali e creative”.

Il sindaco Matteo Ricci, in apertura, ha detto: «Vogliamo che Pesaro Capitale italiana della Cultura 2024 lasci il segno nell’opinione pubblica italiana ed europea come una delle realtà che, più di altre, investe sulla cultura e bellezza», questo l’obiettivo dichiarato dal sindaco. «I turisti in cerca di bellezza stanno aumentando e le città grandi della cultura sono spesso in overbooking. Pesaro ha quindi il compito di riuscire ad inserirsi nella rete di città medie, intercettando il nuovo flusso di turisti. Se riusciamo a giocarci bene le nostre carte la Capitale italiana della Cultura 2024 sarà una grande opportunità per tutti». Una sfida che, come ricorda Ricci, «Pesaro non ha deciso di vivere in maniera egoistica, ma in sinergia con tutti i Comuni della nostra bella provincia. Abbiamo un turismo interscambiabile – continua - fatto di tante unicità, eccellenze paesaggistiche e culturali, offerte gastronomiche di primo livello, sulle quali va acceso un faro». Si tratta di un progetto a medio e lungo termine «se ci giocheremo bene questa partita i benefici saranno pluriennali e gli effetti si vedranno nel tempo», con l’obiettivo di «creare sviluppo intorno alla cultura, turismo e sostenibilità». Poi conclude ricordando Tagliolini: «Il nostro territorio è un luogo fantastico che va valorizzato. La vista da qui - Barco Ducale di Urbania -  è molto suggestiva. Si scorge un luogo speciale, Peglio, che ci fa ricordare un amico e un amministratore lungimirante, che manca molto a questo gruppo di lavoro».

Avviato da tempo il lavoro diffuso della Pesaro2024, è rivolto a una «Capitale distribuita su tutto il territorio provinciale – ha sottolineato Daniele Vimini, vicesindaco e assessore alla Bellezza -. Il Comune di Pesaro sarà chiamato a fare da collante, a svolgere un lavoro di composizione di un disegno collettivo, volto a rappresentare al meglio i valori, in termini di creatività e di professionalità, presenti nei nostri luoghi, e a riconnetterli». Lo farà seguendo le indicazioni del dossier de “La natura della cultura” di Pesaro 2024, composto dal progetto principale 50x50 e dalle 45 linee di progetto a cui sono chiamati a partecipare i Comuni. «Filoni di intervento che presenteranno temi trasversali, toccando più luoghi contemporaneamente. Perché l’obiettivo - spiega Vimini - è mantenere, nel tempo, l’appeal e i risultati della Capitale. Per farlo, è necessario usare il tempo della costruzione di Pesaro2024 per favorire, tra l’altro, la nascita di produzioni culturali e artistiche “autoctone”. Il valore di residenze locali, come testimonia l’anteprima della performance site specific del coreografo israeliano Michael Getman all’ex Lanificio Carotti di Fermignano, è fondamentale».  «Il dossier – ha aggiunto - ha immaginato “la città, il territorio che non c’è” e che “ancora non c’è”, prendendo anche la responsabilità in materia di pianificazione culturale (dopo la modifica che oggi assegna alla Regione le competenze che prima aveva la Provincia, con le complessità che ne consegue, soprattutto nel “fare rete”). Pesaro 2024 non è un progetto politico – ha ricordato Vimini riferendosi alle competenze prima accennate - ma può corrispondere all’esigenza politica di mettere a sistema delle risorse». Il primo step, previsto dalla Capitale, per farlo, «è chiedere ai Comuni di sintetizzare in un’immagine identificativa da scegliere, il valore aggiunto del proprio territorio: sarà utilizzata nel racconto dei prossimi mesi».
Tra le anticipazioni, Vimini ha lanciato il progetto che coinvolgerà ricamatrici e ricamatori chiamati a realizzare i simboli scelti da ogni luogo. «Le opera saranno unite a creare un grande lavoro artistico e artigianale di tutti e per tutti». L’obiettivo di un’immagine coordinata di Pesaro2024, interesserà anche la segnaletica stradale presente all’ingresso dei borghi, città e paesi: «Abbiamo richiesto uno sforzo ai singoli enti e alla Provincia affinché si concretizzi già da quest’estate. Varrà tanto accogliere con questo messaggio i visitatori che ci raggiungeranno». Condiviso e collegati anche i percorsi, ciclabili e non, dei collegamenti nel territorio. «è necessaria una nuova mappatura. Per questo siamo in contatto con Google per avviare un progetto sperimentale di mappe digitali della Capitale, che andrà a beneficio anche delle città a cui verrà assegnato il titolo nel futuro».  Tanto nuova, per quanto legata alla storia della provincia, anche la “Mappa dei Pani”, «Nata su spinta dell’Unesco, che la sta immaginando a livello mondiale, sarà estremamente identificativa delle nostre radici. Saprà raccontare storie d grano, mulini, e forni antichi, oggi recuperato dalle nuove generazioni, di grande valore esperienziale per i “cittadini temporanei” che ci raggiungeranno ed elemento che ci ritroveremo come patrimonio, al di là del successo del 2024».  Fondamentale per il racconto è poi la distribuzione delle informazioni, per questo Vimini ha suggerito agli amministratori di «immaginare ciascuno luogo pubblico come punto di riferimento per distribuire notizie e suggerimenti sui contenuti della Capitale e, in particolare, su quelli del programma settimanale che lo toccherà. Sarà utilissimo per migliorare il nostro spirito di accoglienza». Altra leva su cui gli amministratori sono stati chiamati a intervenire è la valorizzazione e promozione delle eccellenze enogastronomiche: «Fondamentali nella strategia di accoglienza. Insieme al progetto della “Mappa del Pane”, al racconto delle nostre Dop, si affiancheranno anche i progetti di Rossini Gourmet, tra cui quelli che hanno permesso di creare dei menu contemporanei, al termine di un concorso rivolto agli studenti degli istituti alberghieri che riproporremo coinvolgendo anche istituti europei», spiega Vimini.

A intervenire anche Agostino Riitano, direttore artistico Pesaro2024: «La Capitale sta svolgendo un lavoro sartoriale che stiamo cucendo addosso alle organizzazioni culturali coinvolte in tutte le prospettive progettuali e che ha come filo rosso il protagonismo dei cittadini. Continueremo a sviluppare questa dinamica di collaborazione valorizzando il protagonismo del mondo della scuola e dei Comuni, esaltando al massimo il patrimonio materiale e immateriale presente». «Il percorso che abbiamo intrapreso – ha aggiunto - è una delle primissime eredità che Pesaro2024 regala al suo territorio: la crescita delle imprese culturali creative, le prime che, oggi, riescono a interpretare il cambiamento verso una società sostenibile».

Per Giuseppe Paolini, presidente della Provincia di Pesaro e Urbino, la giornata a Urbania, è «Un’opportunità per ringraziare Pesaro per avere coinvolto l’intero territorio, per averci fatto capire, per la prima volta dopo tante prove, che è possibile uscire dallo stretto campanilismo». «Il turismo – ha aggiunto - è a 360 gradi e più riusciamo ad attrarre nel territorio, nuove persone, più riusciamo a sostenere anche le realtà economiche che qui insistono».

Presente Fernanda Sacchi, sindaco di Mercatello sul Metauro e presidente dell’Unione Montana Alta Valle del Metauro, «che ha ringraziato Pesaro2024 per la straordinaria occasione di promozione e strumento di sinergia della provincia e di luoghi “complessi” che necessitano di stimoli e occasioni». Marco Martelli, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, «ha ricordato il bando da 200mila euro, emesso dalla Fondazione, «e rivolto a soggetti del territorio provinciale per il co-finanziamento di progetti e interventi da svolgersi nel 2024. Un’altra delle iniziative della Fondazione, che in questi 30 anni ha sempre avuto, come settore privilegiato d'intervento la promozione, tutela e valorizzazione dell’arte e della cultura. Il bando si chiuderà il 31 maggio, in coerenza con i tempi progettuali di Pesaro2024».

A prendere la parola anche Romina Pierantoni, sindaco di Borgo Pace, che interpreta Pesaro2024 «Come modo per compiere quel passo avanti come territorio provinciale. Un trampolino di promozione e sviluppo unico che ci deve tenere vigili: non dobbiamo compiere errori, occorre ambire a livelli di qualità tali che possano essere mantenuti nel tempo».

Roberto Cioppi, vicesindaco assessore di Urbino, ha parlato dell’anno da Capitale come di un «Momento storico unico; un’opportunità da cogliere appieno e una palestra anche per l’altro obiettivo locale: quello di Captale europea 2033». Che dovrà valorizzare «il grande fermento culturale che ci caratterizza: a Urbino ci sono 70 associazioni culturali, testimonianza di una frammentarietà ma anche di una formidabile ricchezza di spunti». Cioppi ha lanciato l’obiettivo di «Migliorare l’accoglienza. È un traguardo che racconteremo domani nelle pagine del Corriere della Sera in cui lanceremo la nostra prima pillola della comunicazione del progetto per Pesaro2024: “Ben’Essere”, inteso come sociale, culturale, fisico: cioè tutto ciò che il nostro territorio può offrire». Lo faremo anche se aumenteremo la nostra attrattivo turistica e residenziale: vogliamo aumentare il numero di persone, “cittadini temporanei” della “terza età” ma anche manager, che scelgono di abitare qui, per vivere il nostro benessere».

La mattinata si è conclusa con le linee tecniche suggerite da Silvano Straccini, direttore di Pesaro2024 che ha ricordato come sia necessario, per gli enti, «Portare il proprio contributo alla Capitale italiana della cultura favorendo il cambio di passo delle associazioni locali verso un approccio imprenditoriale. Creare professionalità stabili, consentiranno, nel futuro, di avere un “capitale” utile a proporre idee e risolvere “in house” problematiche».

Info: territorio@pesaro2024.it, segreteriagenerale@pesaro2024 

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