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Piazza Mosca riqualificata con opera di Vangi, Ricci: «Ora è un salotto della città»

Inaugurata la ‘Scultura della Memoria’ con l’artista e Giancarlo Selci (Biesse)

 

PESARO – Trasforma l’arredo urbano di piazza Mosca, nel segno dell’arte, la «Scultura della Memoria» di Giuliano Vangi, progetto realizzato grazie al sostegno di Biesse Group. Monumentale il tratto dell’opera che prende forma nella pietra di Apricena, raffigurante i giganti della cultura e della storia di Pesaro e della regione: Rossini, Leopardi e Raffaello ma anche il mecenate Federico da Montefeltro. A completare il disegno, nella concezione teatrale della struttura, l’uomo in maschera che declama rivolto ai Musei Civici, una donna del popolo che ammira i bassorilievi e una coppia di giovani abbracciati su una panchina, visibili nel colpo d’occhio da via Rossini, «simbolo della speranza nel futuro». Spiega Matteo Ricci: «Tre anni e mezzo fa questo luogo era un parcheggio, ma una città che investe su cultura e bellezza non può avere le auto davanti ai Musei Civici o al Conservatorio. Con l’ordinanza e la riqualificazione di piazza Mosca e piazza Olivieri abbiamo dato segnali chiari. Fino al tassello di ieri, con la chiusura alle auto di piazza del Popolo». Il sindaco cita gli interventi su via San Francesco e corso XI Settembre: «Vogliamo un centro sempre più attrattivo, gli ingressi della città non potevano restare come prima». Prima del rilancio: «Andremo avanti: la gente ha colto il senso della direzione. Su cultura e musica ci giochiamo un pezzo di futuro». Su piazza Mosca, puntualizza Ricci, «abbiamo incontrato un grande artista come il maestro Vangi e un grande imprenditore, appassionato e disponibile, come Giancarlo Selci (fondatore di Biesse, ndr). L’opera rende lo spazio unico, uno dei salotti più belli della città. Avremmo comunque sistemato piazza Mosca, ma non sarebbe venuta così bella. Non ci fermeremo qui: ragioneremo sulla riqualificazione degli spazi non utilizzati di Palazzo Mazzolari».  Commenta il maestro Giuliano Vangi: «Non sono nato a Pesaro, ma ce l’ho nel cuore: è da anni la mia città. Spero che la scultura piaccia, si può viverla. Grazie al Comune e a Selci».

MEMORIA – Da Selci, la dedica alla moglie: «Si avvera un desiderio che sentivo da tempo. Lasciare un segno concreto dell’amore che Anna aveva per Pesaro e per l’arte. Sono felice che questa meravigliosa scultura prenda posto in una piazza nel cuore della città. Mia moglie era una donna forte, visionaria, carismatica: un’imprenditrice sensibile e coraggiosa, che ho avuto la fortuna di avere vicino. Insieme abbiamo fatto grande Biesse nel mondo. Era appassionata di arte e cultura, nella convinzione che non può esserci cultura aziendale senza cultura del bello e del buono. Con autentica stima ringrazio Vangi, artista di fama internazionale: è un’immensa soddisfazione per la mia famiglia. Non poteva esserci tributo migliore per ricordare Anna».

SCINTILLA – Sottolinea il vicesindaco Daniele Vimini: «Il progetto ha preso forma nel 2016 su una scintilla iniziale dell'artista Davide Leoni, che ha messo in connessione il maestro Vangi e il Comune. Un disegno che si è realizzato grazie alla sensibilità di Giancarlo Selci. Il prezioso sostegno di Biesse, con l'amichevole apporto di Elio Giuliani, ha consentito anche che le risorse del Comune potessero essere orientate verso le migliorie apportate alla piazza che accoglie la scultura». Aggiunge Vimini: «In contemporanea con la presentazione della scultura, si apre a Palazzo Mosca un percorso espositivo che racconta il dietro le quinte della creazione, attraverso 25 disegni e alcuni bozzetti preparatori in terracotta.  Dal 21 aprile, inoltre, è in programma una grande mostra su Vangi in Pescheria, a riprova del legame con la città». Evidenzia l’assessore Enzo Belloni: «E’ il quinto stralcio degli interventi del centro storico (rifacimento del selciato, nuovi scuri del retro di Palazzo Mazzolari Mosca, intonacatura della parete dell’edificio del circolo Maria Rossi, arredi e illuminazione, dal Comune investimento di circa 200mila euro, ndr): con l’opera del maestro Vangi è arrivata la ciliegina sulla torta, che rimarrà a lungo nel cuore della città».

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