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Ricci: «A febbraio Rossini in tutti i quartieri»

‘Un sindaco in famiglia’ a casa Scafetta tra turismo, cultura e sicurezza

PESARO – «Abbiamo puntato su turismo e servizi per riequilibrare la nostra economia e recuperare i punti persi dalla manifattura negli anni della crisi». All’inizio «ci credevano in pochi» ma adesso, dice il «sindaco in famiglia», a casa di Valeria Scafetta, «c’è una città molto diversa rispetto a quattro anni fa. C’è ancora da fare, ma la direzione di marcia è chiara». Matteo Ricci ribadisce il paradigma: «Una città più viva è anche più sicura. Si tratta di un cambio di mentalità, su cui ora c’è la convergenza di tutti. Albergatori in primis». Restano i nodi sull’offerta ricettiva: «Abbiamo bisogno di più alberghi. E servono strutture con qualità maggiore. Proprio perché ci sono più eventi e c’è più gente che gravita in città». Insomma: «Il turismo prima era visto come una rottura di scatole, adesso è un comparto che può crescere. L’obiettivo è passare, negli anni, dall’8 per cento del Pil pre-crisi, al 15-20 per cento». Per evidenziare il cambio di passo, «arriveranno a breve i corsi di formazione sull’accoglienza turistica per taxisti e baristi».

L’AGENDA – Nel mezzo, il sindaco martella su musica e cultura: «A febbraio porteremo Rossini in ogni quartiere. Ci saranno iniziative dedicate al Maestro in tutta la città». E anticipa decisioni: «La palestra per la Pisaurum (ora all’ex Bramante, acquisito da Cassa depositi e prestiti, ndr)? Abbiamo individuato una soluzione al PalaF, di fianco al PalaD. Ora è in affitto, abbiamo deciso di comprarlo: può ospitare attività sportive come la ginnastica artistica». Poi vira sul San Benedetto: «E’ il tallone d’Achille tra i contenitori. La proprietà è dell’Asur e ci vogliono 40 milioni per sistemarlo. Alla Regione abbiamo chiesto di ridurre il valore di mercato (ora a 20 milioni, ndr). E intanto di sistemarlo per step, attraverso un programma pluriennale.  L’ex lavanderia, per fare un esempio, sarebbe più che adatta per ospitare spazi culturali». Ancora: «La spiaggia per i cani? Tutti la volevano, poi raccoglievano le firme contro. Ma vogliamo riprovarci. E studieremo un progetto di riqualificazione per la parte sud di viale Trieste, così come un arredo diverso per il tratto dalla Palla al porto». Mentre su via Passeri la linea resta «l’alleggerimento dalle auto, che soffocano le attività. Stiamo cercando di recuperare qualche parcheggio in via Mazza e nel cortile del San Benedetto».

I NODI – Il sindaco sterza su sottopasso dei Cappuccini e zona monumento alla Resistenza, dove «l’attenzione è forte. Abbiamo messo le telecamere e rifatto l’illuminazione. La risoluzione definitiva avverrà con la riqualificazione del bando periferie. Così come per via dell’Acquedotto, dove porteremo attività di tutti i tipi al posto del degrado». Ci vorranno complessivamente due anni, osserva Ricci, «ma il progetto andrà avanti per gradi. Sarà un work in progress. Già dalla prossima primavera verranno inaugurate alcune strutture sportive». Nel frattempo, «fenomeni come l’abusivismo sono stati attutiti. Perché la solidarietà va coniugata al rigore».  Ma su sicurezza e dintorni, il sindaco chiarisce: «Pesaro resta ancora tra le città più sicure d’Italia (riferimento alle classifiche Sole 24 Ore, ndr). I problemi più grandi rimangono i furti negli appartamenti, la microcriminalità e la droga. Ma usciamo dall’equivoco: il sindaco non è lo sceriffo. La sua competenza non è catturare i criminali. Noi possiamo dare una mano, collaborare con le forze dell’ordine con illuminazione, telecamere, municipale. Lo abbiamo fatto, tra l’altro, con l’operazione ‘Cento occhi sulla città’. E con lo Street control che legge le targhe, su richiesta della polizia. Ma la sicurezza dipende dal ministero dell’Interno. E l’attuale ministro aveva assicurato la distruzione della criminalità nel giro di pochi mesi. O no?»  

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