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Ricci al governo: «Tamponi periodici per una scuola sicura»

Ultimi giorni di screening alle superiori. Il sindaco: «A Pesaro stiamo dimostrando che si può fare»

Ultimi due giorni, del terzo giro di screening negli istituti superiori pesaresi. «Non c’è alternativa al tampone per garantire una scuola in presenza in sicurezza - ha commenta il sindaco Matteo Ricci, in visita questa mattina al Bramante – e, in vista delle riaperture in presenza al 100% del prossimo 26 aprile, occorre che il modello-Pesaro venga esteso in tutta Italia».  “Scuole Sicure” è un’operazione voluta dal Comune di Pesaro e realizzata insieme all’aiuto delle associazioni del territorio (Ail Pesaro, Croce Rossa, Gulliver, Protezione Civile, Aspes, operatori sanitari e dirigenti scolastici), per garantire il rientro in classe degli studenti in sicurezza, attraverso il monitoraggio periodico dei ragazzi: «Stiamo per concludere la terza tranche di screening nelle scuole, pronti a ripetere un quarto turno a maggio (il primo screening è stato effettuato a fine gennaio, il secondo a marzo ndr). I tamponi ci hanno consentito di controllare migliaia di studenti, individuando alcuni positivi che, inconsapevolmente, avrebbero potuto contagiare altre persone. Lo screening è fondamentale perché i ragazzi fino ai 16 anni sono fuori dalla campagna e dai 17 in su lo faranno terminato l’anno scolastico».

Un’operazione presa come modello a livello nazionale, «il ministro Bianchi - continua Ricci – ha visionato con grande attenzione il protocollo “Scuole Sicure”. Le risorse ci sono: nel Dl Sostegno sono stati stanziate 150 milioni per gli screening. Per concludere l’anno in sicurezza non c’è alternativa a ciò che è stato fatto a Pesaro in questi mesi, un modello da rendere nazionale: crediamo nella scuola in presenza, ma crediamo anche in una scuola in sicurezza». In conclusione sui tamponi salivari, «se li “sdoganassero” l’organizzazione sarebbe molto più snella e veloce».  

 

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