Contenuto principale

Ricci e Murgia salutano gli insegnanti in pensione: «Grazie per aver cresciuto i nostri figli con i giusti valori di convivenza civile»

Questa mattina il saluto per il pensionamento degli insegnanti pesaresi. «Un lavoro diverso dagli altri – ha detto il sindaco di Pesaro Matteo Ricci - per certi versi paragonabile al ruolo di amministratore locale. Sono mestieri che si fanno per vocazione e passione. Siamo molto orgogliosi della scuola pesarese, un pezzo di cultura della nostra città ed è evidente che il livello qualitativo dell’insegnamento e dei docenti è ottimo. Li ringraziamo per aver cresciuto i nostri figli con dedizione, per averli migliorati, per avergli comunicato i giusti valori di convivenza civile, contribuendo a costruire un processo di integrazione cittadino».  Poi continua: «La scuola dell’obbligo è l’anima della società, dove i ragazzi crescono e cambiano insieme. Un luogo nel quale devono essere garantite a tutti le stesse opportunità. La scuola italiana ha ancora tanti problemi da superare, tra questi gli insegnanti sottopagati e l’edilizia scolastica. In questi anni il Comune di Pesaro ha fatto molti interventi di straordinaria manutenzione negli istituti, ma non è mai sufficienti: servono tanti altri investimenti in più, speriamo che dal PNRR nascano altre opportunità per avere scuole sempre più belle ed efficienti», ha concluso il sindaco.

«Sono davvero orgogliosa di aver consegnato questo riconoscimento agli insegnanti andati in pensione nel 2022- ha aggiunto Camilla Murgia, assessora alla Crescita e alla Gentilezza che ha salutato i docenti insieme ad Alessandra Belloni, dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale -. Un insegnante che va in pensione, oltre a essere un momento da ricordare e da celebrare, ci ricorda il valore di un patrimonio da dover conservare: sono certa che i docenti che oggi abbiamo incontrato saranno interlocutori preziosi per costruire la scuola dei prossimi anni».

Le esperienze rappresentate da tutti gli ordini partecipanti alla cerimonia, «rappresentano anche la varietà del mosaico incredibile che sono i servizi educativi e l'istituzione scolastica della nostra città – ha aggiunto Murgia -: fiore all'occhiello del territorio: dietro ogni professionalità c’è una persona che ha passato gran parte della sua vita per quella che non è un mero lavoro, ma una vocazione che attua ogni giorno».

I 58 docenti in pensione sono: Federica Ciacci, Fiorella Vampa, Silvia Arduini, Donatella Sgherri, Lorella Cattaneo (scuole dell’infanzia); Franca Bresciani e Marinella Turrini (nido d’infanzia); Stefania Ciaffoncini e Giordana Sassi (I.C. Gaudiano); Marina Cavalli, Rachele Pacifico, Stefania Siepi (I.C. Olivieri); Anna Bertozzini, Marina Fattori, Paola Foschi, Rosalia Giovannini, Maria Rita Pellizzari, Eva Patrone (I.C. Leopardi); Anna Maria Giunta (I.C. Villa San Martino); Fabiola Bellucci, Nella Catania, Maria Rosaria Pigliasco (I.C. Pirandello); Alessandra Bernardini, Sara Pace (I.C. Galilei); Maria Grazia Acquaviva, Anna Balducci, Maria Teresa Ballarini, Franca Raffaella Quinta Buiani, Esterina Di Paolo, Marina Temellini (I.C. Alighieri); Patrizia Andreani, Chiara Barletta, Marisa Bartolucci, Simonetta Cavaliere, Giulietta Cecchini, Giancarlo D’Amen, Laura Ligi, Ines Milinanni, Rosanna Pisani, Gianfranco Uguccioni (liceo Marconi); Maura Brambilla, Giovanna Nigro (liceo Mamiani); Donatella Giuliani, Giovanni Centini, Giuseppe Scavolini, Adrio Ferri, Dante Olivieri, Valeria Verzolini (Ist. A Cecchi); Elisabetta Cicoli, Antonella Coli, Anna Maria Di Carlo, Silvana Giacchè, Angela Servadio (Ist. Santa Marta); Gabriele Vitali, Tiziana Paci, Paolo Mazzanti (liceo Mengaroni); Giovanna Cecconi, Marco Scavolini (Ist. Bramante-Genga).

Torna all'inizio