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Ricci racconta Pesaro2024 ad Aosta: «Su “Natura e Cultura” abbiamo costruito il nostro futuro»

Il sindaco in visita nel Comune candidato a Capitale Italiana della Cultura 2025. La proposta: «Un protocollo tra le città medie che puntano sulla cultura come elemento strategico di sviluppo»

Il sindaco Matteo Ricci racconta Pesaro2024 ad Aosta, candidata a Capitale Italiana della Cultura 2025, e propone un protocollo d’intesa tra le due città «nel segno della cultura. Lo vogliamo fare con le realtà che, come noi, puntano su questo elemento strategico, per costruire una rete di città medie che lavorano insieme in questa direzione».  Ospite del sindaco Gianni Nuti, Ricci ha ripercorso le tappe più importanti della vittoria conquistata lo scorso marzo. «Ho colto nell’Amministrazione di Aosta una visione di città futura basata su cultura e bellezza. Così come abbiamo fatto noi 8 anni fa, quando sono diventato sindaco».

Dall’individuazione degli elementi strategici distintivi alla Capitale della Cultura 2024. Da quel momento, come racconta Ricci, iniziò il percorso che oggi ha portato la città ad essere Pesaro2024: «decidemmo di ristrutturando l’economia della città investendo sul turismo, fino ad allora considerato marginale e sulla bellezza. Individuando una strategica comunicativa in grado di raccontare i nostri elementi distintivi». Prima unicità, su tutte, la musica, con il patrimonio di Rossini, la prima popstar mondiale. «Tra un’iniziale indifferenza generale, nel 2017 siamo riusciti a far accendere la scintilla grazie al riconoscimento di Città Creativa della Musica UNESCO». Poi la bicicletta, «con la Bicipolitana, la nostra infrastruttura del benessere, che oggi tante città in Italia e nel mondo ci copiano» e i motori, «il nostro territorio ha visto nascere degli unicum mondiali, da Valentino Rossi alla Benelli».

Il dossier di Pesaro2024, la natura e la cultura, e la dedica a Kharkiv. «Non si vince per quello che si è stato, ma per quello che sarà – ha ribadito Ricci -. Il futuro di Pesaro lo abbiamo costruito sul binomio natura-cultura. È questa la sfida che il Paese dovrà affrontare nei prossimi anni, con i sindaci che sono tutori della bellezza artistica e culturale, e della qualità ambientale e paesaggistica». Una vittoria che Pesaro ha deciso di deciso di dedicare a Kharkiv, « come noi Città Creativa della Musica UNESCO, realtà ucraina tra le più colpite dai bombardamenti russi, che abbiamo deciso di adottare e aiutare nella ricostruzione e accoglienza. Grazie al Conservatorio Rossini diversi bambini ucraini scappati dalla guerra hanno avuto la possibilità di continuare a studiare a Pesaro. Tra questi anche la piccola e talentuosa pianista Diana, fuggita insieme alla mamma. Il 30 luglio il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Luigi Di Maio sarà a Pesaro per firmare un accordo per “Comune adotta Comune”». Il progetto lanciato da Ali (Autonomie Locali Italiane), che vede la nostra città tra i Comuni italiani che si impegneranno ad adottare un Comune dell’Ucraina, come segno di vicinanza e solidarietà, di amicizia, ma anche per indirizzare nella crisi in corso e in prospettiva, nonché nel quadro delle iniziative dell’Unione Europea, gli aiuti e le relazioni che saranno necessari a ricostruire il paese, a far ripartire i servizi sanitari e sociali, le scuole, l’economia e ogni presidio di coesione sociale e iniziativa culturale.

La città orchestra e l’importanza del marketing territoriale. «Un elemento vincente è stato quello della partecipazione. Abbiamo vissuto questa candidatura come una città orchestra, dove ognuno ha suonato il proprio strumento componendo una melodia di rinascita». Un lavoro di squadra che prosegue, con il brand Pesaro2024 e le aziende del territorio, ma anche grazie alla rete di città medie che decidono di investire sulla cultura e di farne un elemento di certificazione territoriale». Infine l’in bocca al lupo ad Aosta: «ha tutte le caratteristiche per intraprendere il percorso di candidatura»

 


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