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Sala della Repubblica, Pozzi: «Entro luglio la conclusione del cantiere che restituirà l’uso del Teatro Rossini con un “ridotto” autonomo e funzionale»

L'assessore al Fare spiega l’intervento in corso nella Sala della Repubblica e quello di straordinaria manutenzione previsto per il Teatro, «un’occasione colta in vista dell’anno da Capitale italiana della cultura»

Meno di tre mesi alla conclusione dei lavori che trasformeranno la Sala della Repubblica del Rossini in un “teatro nel teatro”. «Si tratta di un cantiere “lineare”, che sta proseguendo nel rispetto dei termini previsti. Un cantiere modello» spiega l’assessore al Fare Riccardo Pozzi. È infatti prevista entro luglio la conclusione dell’intervento da 716.000€ che l’Amministrazione ha pensato, per fare «uno straordinario regalo alla città e al mondo dell’arte e della cultura».

Un nuovo spazio di prestigio, collocato all’interno del Teatro, da 140 posti: «La Sala della Repubblica, sarà ridisegnata da questo progetto innovativo che sostituisce alle due colonne centrali una capriata metallica e che presenterà a vista quelle lignee originali, intervento peraltro già effettuato e riuscito a regola d'arte». L’intervento «porterà su un unico livello il piano di calpestio, aumenterà i volumi utili per la fruizione e lo sviluppo in altezza dell'ambiente, consentirà l’applicazione di strutture innovative». Tra queste, il rivestimento delle pareti interne (un sistema di pannelli e diffusori a garanzia dell’isolamento acustico); un binario sospeso che sostiene un tendaggio architettonico in grado di riconfigurare lo spazio secondo le necessità di riflessione o assorbimento del suono a seconda degli eventi ospitati (parlato, prosa, musica, performance etc.).

Il nuovo “ridotto” del Teatro consentirà in ogni caso le stesse vie di fuga garantite dal precedente assetto, semplicemente passando all'esterno dei tendaggi che ne definiscono gli spazi.

Proprio per quest’ultimo allestimento scenico, l’Amministrazione ha inserito nella variazione del Bilancio passata ieri in Consiglio comunale, 80mila euro. «Un importo che consentirà di rispondere sia a piccoli errori risalenti al restauro del 2002 e riscontrati proprio grazie a questo intervento, sia alle necessità imposte dal complesso momento che stiamo vivendo, tra cui l’aumento del costo dei materiali. Tutto il restante finanziamento è stato reperito con fondi ministeriali e regionali».

Il cantiere, come da cronoprogramma, si concluderà dunque entro l’estate e restituirà l’intero complesso. Per procedere con l’apertura del Teatro Rossini, l’Amministrazione dovrà, come accade a seguito di qualsiasi intervento, presentare le certificazioni richieste (statiche, impiantistiche etc che riguardano tutto l’edificio). «Poiché la documentazione da presentare andava comunque rivista e integrata abbiamo deciso di cogliere questa “finestra di tempo” come occasione per un intervento di manutenzione straordinaria di 150mila euro riguardante il resto della struttura; intervento che non ha nulla a che vedere con quelli realizzati nella Sala della Repubblica, casomai con le attenzioni di cui un edificio di 204 anni necessita periodicamente. L’obiettivo è migliorare le condizioni strutturali e adeguare parte degli impianti, operazioni che consentiranno di riaprire l’intera struttura coperta dalle certificazioni che, di fatto, ne garantiranno la potenzialità ante operam».

 
 

 


 
 

 


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