«Un nido in più capace di ospitare 50 bimbi, 100mila euro di contributi “straordinari” per le famiglie, una strategia integrata che permette di dare risposte puntuali senza piegarsi al caro-bollette». L’assessora alla Crescita Camilla Murgia replica alle critiche dell’opposizione sui Servizi estivi 0-6 anni, messi in campo dal Comune: «Prima del Covid-19 (nel 2019) i nidi estivi erano 4 e le scuole materne estive 5. Nel 2020-2021, per recuperare le chiusure invernali, lo Stato ha messo risorse che ci hanno consentito di aprire 12 nidi estivi e 12 scuole dell’infanzia garantendo il distanziamento (le cosiddette “bolle”). Una misura eccezionale per un periodo eccezionale che si è concluso, così come sono terminati i contributi straordinari dello Stato; per questo ogni paragone con quel biennio è improprio, o in malafede».
Per rispondere alle esigenze delle famiglie, analizzate dai Servizi educativi, per il 2022, «Il Comune ha previsto l’apertura di 5 nidi e 5 “materne”: aumentando di fatto di 50 posti l’accoglienza della fascia 0-3 rispetto al 2019» aggiunge l’assessora.
«Sono numeri che rispondono all’aumento di richieste, e a cui si aggiungono le risorse rimborsate alle famiglie che utilizzeranno i Centri estivi: + 40.000€ per la fascia 6-14 anni (più di 250 nuclei); + 30.000€ per i 3-6 anni (circa 200 con i contributi Per cui è possibile fare domanda online fino al 4 giugno)».
«Risorse che impiegate per l’apertura di un nido (la spesa per garantirlo attivo a luglio ed agosto è di poco meno 30mila euro), avrebbero accontentato circa 50 famiglie, e magari lasciato in difficoltà i nuclei più fragili economicamente».
«Una scelta ragionata, che è stata possibile grazie a un bilancio sano (che abbiamo approvato a dicembre, tanti Comuni oggi fanno fatica a chiuderli) e tiene conto delle conseguenze del caro-energia».
«Le buone prassi adottate nel tempo - conclude Murgia - ci permettono di poter agire, nonostante la complessità del momento, su più leve, mantenendo e potenziando un servizio già di sé non scontato, che non tutti i Comuni sono in grado di offrire».