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Sì del Consiglio al nuovo “Regolamento delle antenne”

Con 26 voti favorevoli, l’emiciclo ha approvato la versione emendata del documento. L’assise ha accolto la relazione annuale della Garante per i diritti delle persone con disabilità e la presentazione del Bilancio previsionale dell’assessore Nobili. Tra i temi discussi: l’istituzione della Consulta della Sostenibilità; il nuovo parcheggio in via Cangiotti; le modifiche al Regolamento per l'alienazione del patrimonio; l’integrazione della permuta dello Stadio Benelli e le delibere di urbanistica tra cui quella per la riqualificazione di largo Tre Martiri

INTERROGAZIONI
La prima interrogazione discussa dal Consiglio comunale è stata sulla “Nuova rotatoria in località Siligata” a firma del consigliere E. Gambini. L’assessore Belloni ha spiegato: «Insieme all'assessore Pozzi abbiamo previsto che la piantumazione arriverà a breve. Daremo indicazioni precise ad Anas che si è resa disponibile a eseguire l’intervento quanto prima». Sul cartello di Siligate, «Appena sarà istituito il nuovo confine (per venire incontro alla richiesta della comunità di spostare la segnaletica) posizioneremo il cartello. A quel punto sistemeremo quello già presente, in parte oscurato dalle piante». Sulla titolazione della rotatoria a Fellini, Belloni ha precisato: «Abbiamo inoltrato la richiesta ad Anas, aspettiamo il loro parere prima di procedere: la rotatoria è di loro competenza».

L’assessore Belloni, ha poi risposto all’interrogazione “Campagna informativa sul rischio radiologico e nucleare, come da decreto n. 2371/2023 della Prefettura” tramite l’interrogazione della consigliera Sperindei. A rispondere sul tema è stato l’assessore all’Operatività Enzo Belloni: «Il Comune di Pesaro ha già preso provvedimenti indicati dalla Prefettura. In particolare, abbiamo pubblicato la documentazione relativa al Rischio Radiologico e Nucleare sul sito del Comune, nella sezione dedicata alla Protezione civile». La documentazione, scaricabile dagli utenti, include “Le Direttive per l'informazione preventiva e in caso di emergenza”, in particolare il documento tecnico “L'informazione alla popolazione per gli scenari previsti dal Piano nazionale per la gestione delle emergenze radiologiche e nucleari” e la sintesi divulgativa “Rischio radiologico e nucleare - Cosa sapere e cosa fare”. «Non abbiamo ricevuto ulteriori indicazioni – aggiunge Belloni - dalla Prefettura oltre a quelle comunicate a febbraio 2023, alle quali abbiamo prontamente ottemperato». L’assessore al Fare ha poi spiegato che, sulle risorse a disposizione, «Il Comune è già in possesso di mezzi con sirene e megafoni per la diffusione di allerte. Inoltre, il Gruppo comunale di Protezione Civile di Pesaro ha strumenti simili per garantire un'adeguata diffusione delle informazioni in caso di emergenza. Pertanto, siamo attivi nella preparazione e diffusione delle informazioni necessarie per affrontare il Rischio Radiologico e Nucleare, e saremo pronti a iniziare la fase operativa della campagna informativa non appena riceveremo ulteriori direttive dalle autorità competenti».

Si è parlato anche della “Sistemazione e sostituzione parapetti del ponte in strada delle Case Bruciate – via dei Ciliegi” tramite l’interrogazione del consigliere E. Gambini a cui ha risposto l’assessore al Fare Riccardo Pozzi. «Nella strada citata rientrano due temi distinti. Il primo è quello legato alla velocità, argomento più volte sottolineato gli incontri, svolti insieme all’assessore Belloni e ai tecnici del Comune per individuare le soluzioni migliori per ridurla in questa strada così rilevante del Quartiere. Dal confronto è emersa la disponibilità dei residenti di prevedere il restringimento della carreggiata. Ed è quanto è stato fatto nel punto indicato dallo stesso Quartiere». Sulle balaustre, «Ricordo quanto fatto in tema di sicurezza stradale dall’Amministrazione negli ultimi 18 mesi con le barriere di sicurezza poste in via del Rio, via Velino, strada Fornace Mancini, via Tasso. Comune all’opera anche con due interventi similari che hanno previsto nuove barriere di sicurezza in strada del Foglia nel Q8 (opera da 440mila euro) e (sempre con stesso bando) sul cavalcaferrovia De Sabbata (opera da 3milioni di euro)». Nella zona citata dall’interrogazione, Pozzi ha aggiunto che «Gli interventi proseguono, mi auguro possano esserci altre opportunità di bandi regionali o ministeriali per intervenire su quest’area per aggiungere altri interventi alla pianificazione di via Del Rio». Sulla segnaletica nel punto del restringimento, Pozzi ha detto: «Insieme ai tecnici abbiamo eseguito un sopralluogo il 28 novembre. È presente la segnaletica verticale della strettoia in entrambe le direzioni. Stessa cosa vale per il segnale di precedenza e quello del passaggio obbligatorio. Posizionata correttamente anche la segnaletica orizzontale».

PROPOSTE DI DELIBERAZIONE
Ad aprire il Consiglio comunale di dicembre è stato l’intervento di Maruska Palazzi, Garante per i diritti delle persone con disabilità, che ha presentato all’emiciclo la sua relazione annuale. Dopo un primo anno più rivolto all’ascolto e all’osservazione, «Questa seconda annualità di incarico comunale (conferito a marzo 2021) è stata segnata da una fase progettuale ricca». In ordine di priorità, li stessi hanno affrontato come tema, «il lavoro; vita indipendente educatori/caregiver; barriere; valutazione dei percorsi scolastici; tempo ricreativo/extrascolastico; riferimenti clinici; cultura; servizi sociali». Sul lavoro, «Sono continuate le segnalazioni riguardanti l'inserimento, confermata la complessità dei percorsi d'inserimento e la difficoltà di "accompagnamento" al lavoro». Osservazioni che hanno fatto nascere il Progetto Utopia, volto all'inserimento lavorativo (in primis) e non di assistenza socio-educativa. Il punto di arrivo generale in questo ambito d’azione, per la Garante è: «Aumentare i contratti a tempo determinato ed indeterminato per persone con disabilità intellettive e condizioni di autismo». Al Comune, la Garante chiede «Di riproporre il Festival Utopia nello spazio del giardino del Santa Marta anche le estati del prossimo futuro». Sul piano “vita indipendente” ha sottolineato «La richiesta e ricerca di educatori professionali da parte di persone che vogliono vivere una vita indipendente». Sulle barriere architettoniche ha detto: «Ho seguito tutto il percorso di stesura del PEBA» e «ricevuto molte segnalazioni dirette dei cittadini riguardanti barriere architettoniche. In particolare per alcune, seppur in suolo privato, ho ritenuto importante intervenire» così come in un caso che ha riguardato il patrimonio edilizio scolastico. Sulla scuola e valutazione percorsi scolastici la Garante ha precisato: «Di aver continuato a ricevere segnalazioni dalle famiglie» e quelle dei «dirigenti su situazioni di disagio sociale». Palazzi ha detto di aver spinto per la «condivisione del Piano Educativo Individualizzato» e di aver «Accolto favorevolmente da parte dell'assessorato alla Crescita, la ripetizione dell'attività formativa sul gioco cooperativo» e di aver ottenuto, tra l’altro, «la riapertura dei tavoli di lavoro per il rinnovo di tutti i documenti dell'Inclusione scolastica per il territorio provinciale». Numerose anche le segnalazioni registrate dalla Garante sul tema sport: «Per far vivere esperienze sportive a supporto del tempo extrascolastico. Insieme all'assessora Della Dora, al Consorzio sportivo pesarese e ad un genitore di una bambina con disabilità gravissima, sto organizzando un paio di iniziative» ha detto prima di sottolineare che le proposte «Devono partire dal mondo dello sport, non da quello del sociale». Parlando dei “Riferimenti clinici” ha aggiunto: «Ho sottolineato più volte, anche attraverso la stampa, la gravità delle ultime azioni riferite al Centro per l'autismo di via Vatielli. Fondamentale come punto di riferimento per le famiglie e per la formazione dei docenti». Tema cultura: «Enorme il numero di segnalazioni sulle barriere mentali/culturali». Tra le iniziative attivate dalla Garante, «il progetto CulturAccessibile e, in occasione della Giornata della sordità del 28 settembre, ho in collaborazione con i Musei civici e con il professor David Monacchi, il percorso in Sonosfera® con i sordi; insieme al coordinatore del Teatro in carcere e del Teatro sociale, ho promosso lo spettacolo "Metamorfosi del corpo" della Compagnia Neon di Catania; ho accettato la nomina a referente per l'inclusione dei progetti di Pesaro 2024. Impegno per il quale è stata redatto la Carta della Capitale della CulturAccessibile». Servizi sociali, «In questo caso le richieste sono state in gran parte legate alla distribuzione di fondi per la disabilità grave». Sul tema, la Garante ha riportato all’assemblea il suo impegno per l'apertura dell'associazione So-fare dedicata all'Autismo «che nel territorio comunale mancava» e la sua collaborazione ai progetti a sostegno dei detenuti della casa circondariale di Pesaro. Palazzi ha presentato i tirocini attivati con l'università Alma Mater di Bologna e "Carlo Bo" di Urbino e gli eventi realizzati tra cui gli Stati Generali dell'Accessibilità di giugno e la Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità del 3 dicembre.

L’assessore al Rigore Andrea Nobili ha poi illustrato il Bilancio di previsione finanziario 2024-2026 (che verrà discusso e votato nel prossimo consiglio del 21 dicembre). «Oggi presentiamo gli input, le scelte che hanno guidato il bilancio che discuteremo nel dettaglio nella prossima assise. È un bilancio importante, sano ed equilibrato e che guarda al 2024, un anno speciale per il Comune che sarà Capitale italiana della cultura e che vivrà le elezioni amministrative; una coincidenza che non possiamo non tenere in considerazione». Del previsionale 2024-2026, Nobili ricorda «Quelle risorse che troppo volte diamo per scontate al pari della qualità dei servizi erogati». Tra questi, il mantenimento delle aliquote delle principali imposte comunali, «Ferme dal 2012. La nostra addizionale Irpef è tra le più basse d’Italia (delle città capoluogo di provincia solo 20 l’hanno uguale o inferiore alla nostra, e molte di queste sono in regioni a statuto speciale)». L’assessore ha poi «sottolineato l’altissima fedeltà fiscale dei cittadini che ci rende orgogliosi» e la «costante, attenta ed efficace azione di contrasto all'evasione, e la verifica costante del corrispondente fondo crediti di dubbia esigibilità». Nobili si è detto, «Perplesso e preoccupato di fronte ad alcuni annunci di tagli legati a contributi statali che nella manovra di bilancio vedremo se ci saranno o meno» prima di passare a presentare, per la parte corrente, le spese: «Anche in questo caso diamo molto per scontate interventi importanti. Come le somme legate alle convenzioni con enti e associazioni, tra cui quelle di 25mila euro che nel bilancio 2024, confermiamo per le azioni contro la violenza di genere. E come i 40mila euro per la bonifica dall'amianto. Risorse limitate, ma che sottolineato l’attenzione dell’Amministrazione e che tracciano la linea da seguire». Nel previsionale ci saranno i 200mila euro del fondo anticrisi, «che definiremo insieme all’assessore Pandolfi nel dettaglio» e i 164mila euro per sostenere l'offerta formativa dell'Università “Pesaro Studi”, «Risorse che segnano la sensibilità dell'Amministrazione a certe tematiche».
«Due le aree più importanti su cui il bilancio interviene per implementare le risorse» precisa Nobili. La prima è quella dei servizi educativi: «Al netto del costo del personale, delle utenze e delle manutenzioni degli edifici scolastici (aumentati con le variazioni dell'anno) avrà una tendenza incrementale che per il 2024 sfiorerà i 7 milioni di euro. Il Bilancio previde somme per l’adeguamento del costo dei servizi scolastici (mense e trasporti in primis), dei servizi estivi (già inserite risorse per coprire l’intero anno, compresi i mesi estivi come fatto per il 2023). E anche in questo caso individuiamo una spesa senza considerare eventuali contributi che potrebbero arrivare». L’assessore ha ricordato che, grazie anche al lavoro dell’assessore alla Crescita Murgia, «Pesaro raggiungerà gradatamente la percentuale di posti per i nidi 0-3 anni prevista dalla normativa nazionale e europee». La seconda area è quella del turismo, eventi e manifestazioni: «Nel 2024 avremo davanti l’appuntamento molto importante della Capitale italiana della cultura per la quale, in fase di variazione di novembre, abbiamo stanziato 300mila euro di risorse utili a pianificare al meglio le varie attività. Nel previsionale ne prevediamo altri 600mila euro. Lo facciamo perché ci crediamo, Pesaro 2024 dovrà diventare una vetrina ma soprattutto un volano per la città nei prossimi anni. Sul settore, ricordo inoltre l’incremento di spesa relativo al servizio biblioteche (750mila euro) che segue il nuovo regolamento approvato all’unanimità». Confermate nella “parte corrente”, «le voci relative alle manutenzioni (strade, gestione verde) – aggiunge l’assessore Nobili -. Inseriti nuovi e cospicui interventi sulle manutenzioni di immobili all'interno del contratto di gestione del calore a totale carico dell'impresa (con il controllo degli uffici comunali)». Gli incremento di spesa indicati, permettono «l'equilibrio di bilancio, raggiunto grazie al costante monitoraggio della spesa per il personale che inserisce Pesaro tra i comuni virtuosi».

Sì del Consiglio (con 21 favorevoli e 8 astenuti) all’“Istituzione della Consulta comunale della Sostenibilità” presentata da Maria Rosa Conti, assessora alla Sostenibilità che ha spiegato: «È una piccola anticipazione al Regolamento del Verde che discuteremo il 21 dicembre. Tratta di un istituto di partecipazione previsto nell’ambito dello stesso e che si inserisce nel piano degli obiettivi 2023 dell’Amministrazione. Obiettivi per il quale l’ufficio Ambiente si sta muovendo seguendo la strategia FEVER». La delibera «Indica i punti fondamentali di questa Consulta già attiva da inizio anno che ha dato un contributo importante alla stesura del Regolamento insieme agli ordini professionali». Obiettivi della Consulta: «Il coinvolgimento della cittadinanza, la proposta di iniziative d’impulso alla realizzazione di progetti e per le future azioni dell’Amministrazioni, come successo ad esempio con il contributo che ha dato per la creazione del Parco della Salute al Miralfiore» ha precisato Conti. Dopo il Regolamento, la Consulta (evoluzione del “Tavolo del verde”) potrà usufruire dei luoghi comunali». Ingegnere Moretti, dirigente del Comune, ha precisato che «La composizione della Consulta avverrà in due passaggi. Il primo è aperto a tutti (per assessori e consiglieri lo sarà sempre); la seconda seguirà la stesura di un Regolamento. Potrà ospitare all’interno diversi soggetti che non dovranno decidere ma assicurare la massima possibilità di espressione a tutte le idee e riflessioni».
Redaelli (astenuto) è intervenuto sulle tempistiche: «Per dieci anni sul tema sostenibilità è stato fatto ben poco, salvo un continuo cambiamento degli assessori; ora siamo a fine mandato e istituiamo un nuovo organo che risponderà al Consiglio?». Sul funzionamento ha aggiunto: «Tanti passaggi rimangono aperti: quali saranno le effettive attività della Consulta? Come lavorerà? Istituiamo un nuovo organo in assenza di un Regolamento; un iter sui generis».
M. Gambini: «L’istituzione della Consulta della sostenibilità è un fatto positivo perché istituzionalizza la partecipazione di un mondo, quello delle associazioni e dei gruppi ambientalisti, che non sempre è stato coinvolto come merita per la competenza e il disinteresse che solitamente esprime».
Rossi: «Lo spirito della Consulta è scuramente buono per far avvicinare la gente al Comune e utile per le scelte della Giunta. Bene all’apertura dei comitati e a chi di questi temi si occupa quotidianamente. La Consulta funziona, tanto che non ho mai capito perché quello dello sport, 20 anni fa, fu cassata».
Sperindei: «La Consulta deve prendere delle decisioni, altrimenti chi lo fa?».
Andreolli: «Condivido “l’indirizzo” della delibera per la parte che considera il capitale umano del territorio come patrimonio di cui usufruire per pianificare le scelte dell’Amministrazione» e ancora, «Un giudizio sulla Consulta in sé si potrà dare dopo aver capito i principi di funzionamento della stessa».  
T. Nobili: «Il ruolo che Terzo settore deve mantenere è quello di dialogo con le amministrazioni pubbliche ed è importante si parli di co-progettazione e co-programmazione». Bene per il consigliere, «che le regole non siano determinate prima, altrimenti si rischia che la Consulta sia poco operativa».
Lugli: «Quello che non c’era presto ci sarà grazie a un atto che recepisce una richiesta importante della città».

Arriva al voto del Consiglio, che lo approva nella versione “emendata” con 26 voti favorevoli, il Regolamento comunale per l’installazione degli impianti di telecomunicazioni, presentato dall’assessora Conti: «Oggi votiamo la sostituzione del Regolamento comunale dell’aprile 2006, che necessitava di essere aggiornato per essere responsivo alle innovazioni normative che si sono susseguite e che regolano il rapporto delle amministrazioni con i gestori di telefonia. Rispetto al precedente, quello proposto all’articolo 1, riconosce e attesta la condizione generale dell’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici. Un’analisi che non avevamo finora e che è la misurazione esatta della condizione in base agli impianti esistenti nel Comune di Pesaro». Se prima il Regolamento citava in maniera generica controlli e divieti, ora recepisce la normativa nazionale e regionale, e soprattutto dà indicazioni per il corretto insediamento delle antenne garantendo la tutela ambientale e della salute» sottolinea Conti che ricorda l’allegato al Regolamento, la Mappa delle localizzazioni (ex “Piano dei siti idonei), «avrà un aggiornamento annuale, sarà “work in progress”. Finora recepivamo il programma di sviluppo presentato ogni anno entro il 31 marzo dai gestori, contenente le proposte di nuove antenne del singolo con una delibera di giunta. D’ora in poi, piano aggiornato alla mano, la Giunta non dovrà più accogliere le richieste, ma potrà fare, per ciascuna, una controproposta in base alla mappa delle localizzazioni e indicando dove si potrà soddisfare l’esigenza di copertura. Fatto non secondario, «Tali indicazioni saranno prese dal Consiglio comunale».
Ricordati in assise dal consigliere M. Gambini, «I 10 incontri di cui 2 pubblici, per arrivare al Regolamento che affronta una materia difficoltosa. È complesso rispondere alla necessità di non vedere l’antenna vicino al proprio territorio, ma con il Regolamento abbiamo la possibilità di rispondere alle esigenze nel rispetto del contesto ambientale e della tutela della salute». Così, Sperindei: «Premesso che sono tanto contraria quanto timorosa di queste antenne, comprendo che la scelta migliore al momento sia quella fatta».  Prima di abbandonare l’assise come segno di protesta, Manenti ha detto: «Oggi ci ritroviamo con un Parco che ha due areali di studio sull’abitato e due ipotesi di collocazione a Cattabrighe, in aggiunta all’antenna “cotton fioc” già istallata che urla vendetta. Il nostro obiettivo è arrivare a una tutela integrale del Parco. Speravamo in qualcosa di più, non possiamo avvallare un Regolamento del genere. Come atto di chiarezza, oggi lascerò assise in segno di protesta».
Intervenuto sull’argomento, il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, ha detto: «In questi mesi gli uffici Ambiente hanno fatto un lavoro prezioso, che dovremmo apprezzare tutti. Non si tratta di una vicenda locale, ma nazionale, con una normativa ampia che tende a “far fare”. Invito tutti a fare una ricerca: quanti comuni italiani hanno un regolamento per l’installazione degli impianti di telecomunicazione, che, come il nostro, prova a mettere qualche paletto e gestire la situazione?». E ancora, «Il lavoro dell’assessore Conti va apprezzato, non è semplice. O ci fidiamo che questa sia una tecnologia sicura, o smettiamo di usare il cellulare. Bisogna avere equilibrio sulla vicenda». Il sindaco ha poi commentato la scelta del consigliere de Il Faro: «Dispiace che Manenti abbia abbandonato l’assise. Da anni ci si lamenta che sul San Bartolo non prende il telefono, il che provoca anche problemi di sicurezza. Quell’antenna ha avuto parere favorevole di tutti, ad iniziare dal Parco San Bartolo. Gli uffici stanno trattando con il gestore per farla abbassare, cambiarne l’involucro, migliorare l’impatto. Sono vicende che vanno gestite con equilibrio. Apprezzerei lo sforzo fatto per lo sforzo programmatico fatto».
Andreolli: «Tema molto complesso. Quando, nel 2006, ci siamo dotati del primo regolamento eravamo all’avanguardia. I successivi non hanno recepito la dinamicità del settore. Molti cittadini si sono chiesti perché non sapevano nulla dell’istallazione di nuovi impianti vicino a casa. Abbiamo fatto un regolamento del decentramento per ovviare a questo, per trovare una congiunzione tra azine amministrativa e i cittadini. Se i cittadini non sono stati coinvolti, ma è stato solo pubblicato nell’albo pretorio, risulta un’azione sbagliata. La battaglia del “no a priori”, penso sia sbagliata. Ma si chiede di avere informazioni, cosa che in questi mesi non c’è stata. I consigli di quartiere non sono stati adeguatamente coinvolti».
Marchionni: «L’albo è uno strumento, ma non è sufficiente». «Oltre al regolamento chiedevamo di coinvolgere i quartieri. Abbiamo dovuto chiedere tutti di intervenire con le controdeduzioni dei quartieri, che sono arrivate. Ma da ora in poi dove sta il coinvolgimento dei cittadini? Vero che le antenne serviranno, ma occorre essere consapevoli di dove verranno collocate. Tema non affrontato a sufficienza e su cui non c’è stata coerenza da parte di chi doveva decidere».
Rossi: «Affrontare il tema, come fatto dal Comune di Pesaro (e farlo in maniera che non ritengo sia stata così poco partecipata come detto da alcuni), è dimostrare di voler provare a trovare una soluzione. In molti non le cercano o non le vogliono».
T. Nobili: «Il Regolamento è un primo passo importante per mettere paletti e cercare di andare nella direzione che tutti auspichiamo: manteniamo equilibrio e utilizziamo gli strumenti che abbiamo, tra cui questo Regolamento».
Andreolli: «C’è discrasia tra la percezione del problema e la ragione tecnica che spesso dista tantissimo. Quando si ha a che fare con un allarme comprendo che occorre tenerne comunque conto. Non era obbligatorio dotarsi di un regolamento, farlo significa tentare di governare il fenomeno. Il  tentativo che fa il comune è da sottoscrivere, quel margine di governo dobbiamo esercitarlo, perché il far west è sicuramente peggio.
Malandrino
: «Sono a favore di un Regolamento, già a febbraio dissi in un’assemblea pubblica che c’era possibilità di governare il fenomeno e proposi di affrontare un piano antenne che oggi mi pare sia messo a terra. Non posso essere a sfavore. Abito a Novilara, e siamo circondati da antenne. Avrebbe impedito all’Amministrazione di subire così tante critiche e polemiche. Siamo in ritardo sì, ci sono dei dubbi sì, sulla pubblicazione del piano e su rendere edotti i cittadini».
Vanzolini: «Anche nell’interesse dei cittadini il nostro voto dev’essere favorevole».
Biagiotti: «Le antenne sono come i cassonetti, servono a tutti ma nessuno li vuole vicino a casa. Un regolamento come questo è un fiore all’occhiello, ringraziamo il Comune che sta regolarizzando la situazione».

Sul Regolamento, il consigliere Andreolli ha presentato un emendamento (accolto con 28 voti favorevoli) che sostituisce il comma 5 dell'articolo 12, ampliando i metodi di pubblicazione del documento: “il programma annuale complessivo viene reso pubblico attraverso pubblicazione all'albo e sul sito internet del Comune in homepage e attraverso la convocazione dei Consigli di Quartiere aperti alla cittadinanza”. «Per ricondurre nel giusto binario di termini la questione – ha spiegato il consigliere - occorre che i cittadini non lo vedano più come preoccupazione. E questo obiettivo lo si raggiunge passando per una normalizzazione del tema, che si raggiunge con una costante e trasparente comunicazione».
L’assessora Conti ha riportato che, «l’articolo 2, i commi prevedono le varie forme di coinvolgimento dei cittadini e della trasparenza di informazione» ma che «aggiungere la modalità di comunicazione indicata può aiutare il percorso di condivisione che comunque avevamo previsto».
Bellucci: «Prima dell’approvazione del Regolamento la fase di condivisione con i Quartieri è stata molto ampia». E ancora, «La delibera dimostra la puntualità delle osservazioni fatta e dà un risultato finale che avvalla l’ascolto».
Rossi: «L’emendamento ha una logica».

Approvato all’unanimità il progetto esecutivo dei “Lavori di realizzazione di un’area adibita a parcheggio in via Cangiotti” presentata dall’assessore al Fare Riccardo Pozzi: «Con la delibera, il tratto finale di via Cangiotti (Villa Fastiggi) usato come autorimessa, entra nelle disponibilità del Comune. Il documento dimostra che il percorso di partecipazione e condivisione porta a risultati concreti. Gli assessori all’Urbanistica (prima Nobili, poi Della Dora) e i consiglieri sono stati protagonisti di una raccolta di richieste del Quartiere che chiedeva si realizzasse un nuovo parcheggio in un’area in parte compromessa, che correva il rischio di diventare un “non luogo”, vicina a una zona residenziale e limitrofa a una ciclabile che collega il parco pubblico». Il parcheggio, «come gli ultimi realizzati, prevede la piantumazione di 12 nuove alberature (nella parte che schermerà l’area residenziale) e 24 stalli (di cui 1 per persone con disabilità), nuova illuminazione e vasca di raccolta delle acque meteoriche. E riqualificherà questa superficie dandole una funzionalità di verde pubblico. Il costo dell’intervento è di 120mila euro, «I lavori partiranno nei primi mesi del 2024» ha concluso Pozzi.
Pagnoni Di Dario: «Delibera frutto di un lavoro svolto in sinergia tra le molteplici parti. I residenti hanno ben visto di trasformare una parte degli 8mila mq in un parcheggio utile alla fruizione del parco. Inoltre l’intervento si inserisce in una zona di bioarchitettura, sono altri metri recuperati dal Comune che si migliorano dal punto di vista idraulico».
Lugli: «Due cose mi rassicurano sul progetto: non sarà un parcheggio sigillato con impossibilità di drenaggio dell’acqua; è quanto voluto e scelto da un quartiere intero».
A. Marchionni: «Contento finalmente si proceda con questo tipo di intervento».

Il Consiglio dice sì (19 favorevoli, 5 astenuti) anche alle “Integrazioni alle disposizioni del Regolamento per l'alienazione, gestione e disposizione dei beni del patrimonio immobiliare approvato con deliberazione consiliare” presentate da Riccardo Pozzi: «Diamo continuità allo sforzo fatto per migliorare la trasparenza e per dare più visibilità al patrimonio comunale non funzionale all’ente tramite anche l’aggiornamento  dell’area dedicata del Portale del Comune. Questa delibera amplia la platea degli interessati alle alienazioni. Lo fa inserendo la procedura più usata nelle aste del Regolamento che dà la possibilità di mettere in vendita gli immobili comunali (inseriti nel Dup) a un prezzo a base d’asta inferiore al 10% al valore di stima».

Passa in Consiglio - con 18 voti favorevoli, 3 contrari e 2 astenuti - anche l’integrazione della “Permuta di immobile comunale tra lo Stadio Benelli e via Campo Sportivo e parte del campo supplementare dello Stadio Benelli di Aspes”. L’assessore Pozzi: «Questa delibera va a integrare una proposta già discussa e approvata dal Consiglio comunale, poco più di un mese fa, con la quale il Comune si impegnava a cedere ad Aspes, in permuta, la cosiddetta “vecchia tribuna”, la “Prato” che insiste su via del Campo Sportivo, con il terreno e la relativa capacità edificatoria dell'area del supplementare». «A seguito di alcuni approfondimenti che ha realizzato Aspes e del lavoro preliminare che ha consegnato ai tecnici del Comune, è emersa la richiesta di Aspes di integrare la permuta con un'ulteriore particella - ha aggiunto Pozzi -. Un elemento con una finalità migliorativa rispetto alla logica complessiva del “progetto stadio”: andremo a rivedere quello che è il posizionamento delle attuali uscite di sicurezza, per facilitare il passaggio dei mezzi che dovranno poter accedere all'area. E per riposizionare quelli che sono la parte relativa delle biglietterie e servizi igienici». Pozzi ha concluso: «È una delibera che va complessivamente ad integrare, rispetto alla particella, e con un'idea di riqualificazione che interessa non soltanto lo stadio, ma una parte del territorio della città, con la realizzazione di una pista ciclabile e interventi che miglioreranno la fruibilità delle aree verdi».
«Cosa prevede questa integrazione?» si è domandata la consigliera G. Marchionni, «La contropartita è che Aspes si farà carico di razionalizzare le uscite di sicurezza», è la risposta del Comune di Pesaro. Ancora Marchionni: «Una delibera che si inserisce in un quadro aperto lo scorso giugno, in cui avevo già evidenziato troppa ansia di procedere alla permuta, senza aver vagliato ulteriormente la volontà di Aspes su dove, come e quanto costruire. I nodi vengono al pettine». Poi Lisetta Sperindei: «Perplessità sul posizionamento della farmacia, non vedo bene questa soluzione».

Votate anche le delibere di urbanistica, presentate dall’assessora alla Rapidità Mila Della Dora. Il Consiglio comunale ha approvato l’adozione di variante sostanziale al Prg relativamente all’intervento urbanistico unitario “largo Tre Martiri” per la riqualificazione dell’area attraverso la suddivisione della zona in quattro sub-comparti autonomi. «Un tassello importante verso la rigenerazione urbana di una delle porte d’ingresso della città», ha commentato Della Dora. Qualche settimana fa l’ok dalla Giunta all’istanza di mitigazione delle condizioni di rischio idraulico dell’area, un documento strategico propedeutico al passaggio in consiglio comunale di oggi. Avanti anche con le delibere che riguardano la “determinazione per l’anno 2024 del prezzo di cessione delle aree e dei fabbricati da destinare alla residenza ed alle attività produttive e terziarie”, e le “modifiche al Regolamento per la determinazione dell’incidenza degli oneri di urbanizzazione” ed applicazione delle modalità di calcolo dello stesso al territorio del Municipio di Monteciccardo. Via libera anche per la “demolizione con ricostruzione di un rudere e ampliamento per la realizzazione di una palestra di ippoterapia, con annessa stalla e alloggio custode dell'attività di maneggio” in zona Monteciccardo.

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