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Sì del Consiglio alla Variante al Prg per ampliare le destinazioni della sede della Provincia

La minoranza ha proposto una mozione di indirizzo sul tema, respinta da voto dell’assise. Tra i temi discussi: le variazioni al Piano delle Opere e al Bilancio di previsione; il nuovo Regolamento per le biblioteche comunali; il rinnovo della Convenzione per la gestione del Suap

INTERROGAZIONI
La prima interrogazione discussa dal Consiglio comunale è stata quella sui “Costi per l’iter di adozione della variante sostanziale al Prg per l’area Asur in via Vatielli” (prevista per la realizzazione del Centro per l’autismo) a firma di Mattioli, Vanzolini, Petretti, Manenti, C. Rossi e Castellani. Mila Della Dora, assessora alla Rapidità, ha precisato: «Difficile quantificare il costo del personale impegnato nel procedimento, che può essere verosimilmente stimato facendo una valutazione sull’impegno di 30 giorni lavorativi per professionista (dirigenti, funzionari tecnici e amministrativi) per la redazione degli elaborati di variante, attivazione e svolgimento della conferenza di servizi, predisposizione degli atti amministrativi per il Consiglio comunale». I costi istruttori diretti, sostenuti dall’Amministrazione (servizio Urbanistica), «corrispondono alle spese per le pubblicazioni e ammontano a 899€ - spiega Della Dora -. Ulteriori spese sono state corrisposte dalla U.O Economato per la stampa dei manifesti per 86€». Il procedimento di variante, ha interessato gli uffici Urbanistica e Affari istituzionali e ha previsto tre deliberazioni di Consiglio, 3 riunioni della Commissione. Per lo stesso, «sono stati coinvolti diversi Enti» (Regione Marche, con il Dipartimento Infrastrutture, Territorio e Protezione Civile, la Direzione Protezione Civile e Sicurezza del territorio e il Settore Genio Civile Marche Nord; Asur Marche Area vasta 1 Pesaro; Provincia di Pesaro e Urbino con il Servizio 6 Pianificazione Territoriale, Urbanistica, Edilizia scolastica, Gestione riserva naturale statale “Gola del Furlo”; Marche Multiservizi S.p.A; A.A.T.O. 1 – Marche Nord - Pesaro e Urbino). Come riportato nella delibera di adozione della variante, «la richiesta è stata presentata dal tecnico incaricato dall’ente proprietario, ASUR Marche Area Vasta 1. In allegato sono stati trasmessi gli studi propedeutici all’avvio istruttorio del procedimento» ha concluso Della Dora.

Sullo “Stato d’avanzamento dei lavori della palestra Olivieri di via Lamarmora e del ‘Parco Palatucci’”, Riccardo Pozzi, assessore al Fare, nel rispondere all’interrogazione del consigliere E. Gambini, ha detto: «Proseguono spediti i lavori di realizzazione della palestra che andrà a completare il polo scolastico di via Lamarmora, uno dei più green d’Europa. Un intervento di 3,2milioni di euro, coerente con la qualità costruttiva della pluripremiata Brancati, che dovrebbe essere terminato entro giugno 2024 (tenendo conto delle due sospensioni dei lavori richieste dalla ditta; fatte per motivi climatologici la prima; per approfondimenti sugli scavi, la seconda). Sarà un nuovo impianto sportivo (certificato Coni per le competizioni agonistiche) a servizio della città. Un progetto all’avanguardia dal punto di vista della sostenibilità, che prevede anche la realizzazione di un parcheggio a raso. È un intervento decisivo sia per le attività scolastiche, sia per quelle extrascolastiche del territorio che conferma sempre più Pesaro, Città dello sport e che si inserisce in un quartiere dalla grande ricchezza di verde, composta dal vicino Parco Miralfiore, dal Trulla, dall’area di via Rossi, e di quella di piazzale Caduti del Lavoro».

È stato poi il momento dell’interrogazione del consigliere Malandrino sui “Bagni pubblici al porto a disposizione degli operatori e dei clienti del ‘Mercatino del pesce’”. L’assessora con delega alle Attività economiche Francesca Frenquellucci ha risposto: «È un'esigenza manifestata in più circostanze dagli operatori a cui abbiamo dato risposta prorogando anche ai mesi invernali il servizio offerto con il bagno chimico collocato in quella sede tramite il bando ideato dall’Amministrazione per uno street food estivo in calata Caio Duilio. Il bagno è stato posizionato e la chiave consegnata agli operatori che ne fruiscono con regolarità e che ne assicurano la pulizia».

A chiudere le interrogazioni è stata quella sulla “Situazione di via Quasimodo” a firma del consigliere E. Gambini. L’assessore Pozzi ha spiegato: «Nel 2023, come Amministrazione abbiamo dedicato ad asfalti 3,2milioni di investimenti; una cifra importante per il quale c’è stato uno sforzo congiunto con l’assessore al Bilancio». «Le asfaltature sono tra le operazioni che hanno subito aumenti dei costi davvero rilevanti, una variabile che ha imposto di fare delle scelte. Tra queste, quella di assegnare una premialità d’intervento alle strade più trafficate». Tra cui via Barsanti, «tra i percorsi che portano alle “Rive”, che è stata asfaltata quest’anno. Strada di Montegranaro lo è stata qualche anno fa». Tra le scelte fatte dall’Amministrazione, anche «L’aver inserito risorse significative per la riqualificazione dei marciapiedi (200mila euro), della zona mare in particolare; entro metà dicembre realizzeremo l’intervento su una parte importante degli stessi». Pozzi ha poi precisato che «L’area “Le Rive” ha un’estensione tale che non permette un intervento esaustivo dei marciapiedi. Insieme al quartiere definiremo le priorità: dopo le vie principali, andremo a rivolgere la nostra attenzione alle vie secondarie dell’Ardizio».

PROPOSTE DI DELIBERAZIONE
Ha raccolto l’unanimità del Consiglio la delibera su “Pesaro Biblioteche - Approvazione del Regolamento dei servizi bibliotecari’” presentata dal vicesindaco assessore alla Bellezza Daniele Vimini, per «Conseguire gli obiettivi di armonizzazione e trasparenza amministrativa del Comune e rispondere all’esigenza di ricondurre a principi e criteri chiari e omogenei la disciplina dei servizi bibliotecari erogati. Si applica alle biblioteche di proprietà comunale, ricchezza - ciascuna con la propria specificità - per il nostro patrimonio». Il Regolamento interviene in particolare per «rendere omogenee le modalità di prestito (e le sanzioni relative) e l’uso degli spazi negli orari extra-bibliotecari».
Redaelli: «È un primo regolamento che cerca un’armonizzazione tra le varie realtà esistenti, in particolare tra le 4 di quartiere. Positiva anche l’integrazione con il sistema regionale». Per l’elaborazione della Carta dei servizi, «Segnaliamo le indicazioni date per l’uso degli spazi; cerchiamo di non precluderne l’utilizzo mettendo regole troppo rigide». Il consigliere ha aggiunto: «Ci piacerebbe venisse potenziato il ruolo di sensibilizzazione e attenzione alle fragilità svolto dalle biblioteche; speriamo in altri investimenti in questa direzione».
Mattioli: «Importante lavoro svolto dagli uffici per un Regolamento che armonizzerà il sistema bibliotecario. È un forte segno educativo l'aver eliminato le sanzioni pecuniarie con una norma che sospende un prestito sino alla restituzione del libro. Molto bene la Carta dei servizi che creerà un rapporto di rispetto tra le biblioteche e la cittadinanza anche grazie al MLOL, sistema di lettura telematico. Bene la disponibilità a concedere l'uso delle sale al di fuori dell'orario delle biblioteche, utile per i nostri giovani che chiedono di poterne usufruire per gli studi universitari».

È stato poi il momento della discussione e del voto (19 favorevoli, 9 astenuti) della Variazione al Piano triennale delle opere pubbliche 2023-2025, con conseguente aggiornamento del Dup 2023-2025 con la delibera dell’assessore al Fare Riccardo Pozzi: «È l’ultima variazione al Piano delle opere in corso. Una ciliegina sulla torta che vale 2,5 milioni di euro, data dal lavoro portato avanti dal vicesindaco Vimini e dall’ufficio Sviluppo e Opportunità e che permetterà di mettere a terra investimenti su dei luoghi importanti del centro, tramite finanziamenti a valore sul fondo ITI Pesaro e Urbino della Regione Marche. Bando che ci ha visti vincitori di una prima tranche di risorse negli scorsi anni e che oggi permette di muovere su tre investimenti mantenendo le stesse linee guida».
Il primo dei tre interventi inseriti in Variazione, è quello da 1.030.000€ per il restauro e la riqualificazione del Giardino della Musica "Riz Ortolani" ed ex Limonaia: «Consentirà di rigenerare uno dei luoghi più amati del centro storico – spiega Pozzi - uno scrigno custodito tra le mura di palazzo Ricci e palazzo Olivieri e uno dei pochissimi spazi verdi presenti nell’area della Ztl. È il tassello che mancava per la rigenerazione della Cittadella della Musica che stiamo già costruendo con i cantieri in corso per l’Auditorium Pedrotti e palazzo Ricci e con quello che partirà entro l’anno al Conservatorio Rossini». Il secondo è il restauro e la riqualificazione degli Orti Giuli (1milione) ed ha «Un duplice significato - precisa Pozzi -. Permette di mettere un punto fermo a un tema inevaso recuperando uno dei primi giardini d’Italia (con un bastione cinquecentesco) e dargli una funzione nuova. L’intervento prevede una nuova illuminazione, la sistemazione del selciato e dei sentieri, il recupero delle essenze storiche. Andremo a completare il manufatto, opera rimasta “grigia” in questi anni, che ospiterà un caffè letterario, per farlo vivere maggiormente; ci andremo a riportare vita e vitalità così come in tutti gli Orti Giuli, che saranno restituiti con una funzione coerente al sito in cui sono collocati, per essere riscoperti dai pesaresi». Il terzo intervento, «Consente di rifunzionalizzare uno spazio di cui il Comune è proprietario da qualche anno – dice Pozzi - e riguarda i locali via Venturini a cui assegniamo 250mila euro per realizzarci dei laboratori gastronomici. Li renderemo vivi, restituendo una nuova funzione a locali ad oggi inutilizzati». È poi presente, «Una rimodulazione sul PINQuA di cui stralciamo temporaneamente i 220mila euro di interventi verticali (murales, graffiti) sul centro storico assegnandoli su Palazzo Almerici» ha concluso l’assessore.
Redaelli è intervenuto sugli Orti Giuli: «Sono stati fatti tanti annunci e qualche tentativo di affrontare l’argomento ma fino ad oggi non c’è stato alcun risultato. Ci auguriamo che, con questo atto, si possa finalmente arrivare a una riqualificazione positiva degli Orti Giuli che hanno una enorme importanza ambientale, storica, sociale e aggregativa per la città. Perché ci sia una vera riqualificazione è necessario portarci i servizi, necessari per far vivere questo luogo e toglierlo dallo stato di degrado in cui è finito».
Montesi: «L’Amministrazione ha dimostrato che è tempestiva nell’affrontare le problematiche; ha partecipato a tanti bandi e questa variazione è la dimostrazione delle sue capacità. È una variazione che dà un segnale importante per la prossima legislatura».
Malandrino: «Gli Orti Giuli sono stati per tanti anni dimenticati; ad oggi sono chiusi, la parte storica non è risistemata, per non parlare del vecchio edificio che doveva essere un bar. Spero non diventi l’ennesima incompiuta e che si agisca il prima possibile per ridare questo piccolo gioiello alla città».
Bellucci: «Ricordo che l’intervento della costruzione del bar è stato fermato da un esposto alla magistratura di un consigliere d’opposizione. Quello stop ha provocato il fermo dell’intervento e della sistemazione dell’intero parco. Credo che alcuni toni debbano essere messi da parte».
G. Marchionni: «Credo che l’azione di chi aveva agito avesse un contenuto tale da far arrivare la magistratura a quella decisione. Siamo tutti contenti delle risorse messe su quella che in maniera diversa sarebbe stata un’ennesima incompiuta. E che rimarrà parzialmente uno scempio» ha detto riferendosi all’area del parcheggio sottostante».
A. Mattioli: «Quella degli Orti Giuli è un’impasse (un blocco giudiziario durato quasi 20 anni, che si è poi rivelato mosso da accuse infondate) che non ha mai fatto abbassare la guardia alla giunta per riuscire a recuperare un bene di grande valenza storica ed esser ridonato alla città in tutto il suo valore estetico e culturale. E che oggi trova un punto fermo, segno che a Pesaro non si fanno incompiute». E ancora, sul vicino complesso del San Benetto, la consigliera ha rivolto un ulteriore appello al presidente Acquaroli: «Auspico ancora una volta a tutela del patrimonio storico di quel luogo e di tutta l'area del cosiddetto "Barchetto" che la Regione proceda con una progettazione e ristrutturazione per la parte di sua competenza, dimostrando con fatti concreti di non essere "anti-Pesaro"».
Malandrino: «I tempi di realizzazione di certi cantieri si sono allungati».
Sperindei: «Spero che gli orti Giuli questa volta vengano trattati meglio».

L’assessore al Rigore Andrea Nobili ha poi presentato la Variazione al Bilancio di previsione finanziario 2023-2025 (approvata con 17 favorevoli, 9 contrari e 1 astenuti). «Ancora una volta dai numeri importanti – pari a 3,259 milioni di euro - e col segno positivo per l’annualità in corso. È una variazione che mi rende molto contento perché a inizio anno siamo stati scettici non conoscendo l’andamento del caro energia e dell’inflazione. Siamo stati cauti ma ci troviamo a fine anno a poter mettere nuove risorse da utilizzare nell’immediato» spiega Nobili, che aggiunge: «La delibera destina le risorse in particolare per manutenzioni, lavori pubblici e cultura; settori chiave per l’Amministrazione insieme a servizi educativi e sociale su cui eravamo intervenuti nelle precedenti». L’importo complessivo deriva per 2,095 milioni da maggiori entrate accertate «a conferma della fedeltà fiscale dei pesaresi», per 562mila dall’avanzo di amministrazione e per 601mila per economie di spesa. Pari a 1.340.000 euro le risorse per le opere pubbliche. Nel dettaglio la variazione destina: alla sistemazione e asfaltatura delle strade 450mila euro; all'acquisto di attrezzature e arredi 200mila e 150mila euro; all’impianto sportivo di Borgo Santa Maria, 80mila euro e 50mila euro per l’impianto di Villa San Martino; alle manutenzioni altri 67mila euro; per le mura di Novilara per 40mila euro.
Inseriti nella variazione anche 40mila euro per incarichi di progettazione destinati al territorio del Municipio di Monteciccardo. Ricomprese nell’importo complessivo delle opere pubbliche le risorse per adeguamento prezzi (132mila euro) imposte dalla normativa nazionale (Dl 73/2021) legate al cantiere dell’Auditorium Scavolini.
Tra le risorse destinate al settore, anche da 5,6 milioni che la variazione “libera” per il 2024 per la realizzazione del progetto ITI di rigenerazione urbana e riqualificazione del patrimonio comunale.
Per la cultura e le manifestazioni (Natale "da Capitale" compreso), in particolare per l'anno di Pesaro 2024, previsti ulteriori 658.000 euro. Sono invece di 250mila euro le risorse che si aggiungono per cura, manutenzione e gestione del verde pubblico; 70mila per le iniziative legate allo sport. I restanti importi sono per le spese di gestione dell’Amministrazione.
G. Marchionni: «Da questa variazione si vedono le risorse che indicano la visione per la città». Sulla Fondazione Pescheria, «Abbiamo incontrato Straccini che ci ha spiegato i vantaggi della gestione economica di Pesaro 2024 a una fondazione (che non lo sono per l’azione di controllo dei noi consiglieri)». E ancora, «È evidente che ci portiamo dietro delle mancanze passate; se avessimo messo da parte delle risorse per edifici scolastici e strade, forse oggi non ci troveremmo in questa condizione». Sulle asfaltature, «Lo sforzo è stato fatto ma i risultati sono discutibili». La consigliera si è poi chiesta: «Siamo sicuri che a bilancio ci siamo le risorse necessarie per inaugurare le opere e per terminare il “palazzetto” entro febbraio senza ulteriori sorprese o oneri per la cittadinanza?». Marchionni ha poi parlato del progetto del sottopasso sulla Montelabattese a Villa Fastiggi sottolineando le scelte fatte dall’Amministrazione.
Castellani: «La variazione dà 150milioni di valore patrimoniale aggiuntivo nel 2023, alla città. Un valore che permette maggior attrattività turistica e quindi maggiori posti di lavoro». Sulla cultura, «Sono investimenti immediatamente produttivi che servono per aumentare il flusso di arrivi per Pesaro 2024: un appuntamento a cui non possiamo mancare».
Andreolli: «Gli investimenti pubblici sono cambiati con lo sblocco del patto di stabilità, e ci dobbiamo abituare agli investimenti pubblici record, finanziati da Governo e Regione: è la nuova impostazione del pubblico. Lo ripeto per non far torto anche a chi è stato amministratore negli scorsi anni. Accanto ad una stagione di investimenti era necessaria però un’azione incisiva ed efficace sul fronte delle manutenzioni, cosa che in questi anni non è avvenuta e neppure in questa variazione. I soldi su strade, marciapiedi, scuole, piste ciclabili e pulizia dei fossi latitano e i soldi contenuti in questo bilancio non sono sufficienti a soddisfare le necessità».
Bellucci ha sottolineato che, «A questa variazione si fa fronte con maggiori entrate per 2milioni». Tra cui quella del Canone unico patrimoniale, «L’aumento è dovuto alle attività commerciali che dopo il Covid hanno potuto usufruire di maggior spazi e che continuano ad oggi a usare queste estensioni di superfici. Elemento che denota una buona salute delle attività e un lavoro turistico che dà buoni risultati».

Sì del Consiglio (con 16 favorevoli, 1 contrari e 8 astenuti) alla Variante sostanziale al Prg relativa all’area di proprietà della Provincia di Pesaro e Urbino sita in via Gramsci 4. Mila Della Dora, assessora con delega all’Urbanistica, ha spiegato: «La richiesta dell’Amministrazione provinciale era di valorizzare l’immobile con un intervento di demolizione e ricostruzione per il quale non si prevedono aumenti di cubature. La variante è richiesta per ampliare le destinazioni d’uso insediabili nell’edificio, ad oggi esclusivamente adibito a St “Servizi tecnici e amministrativi”. La delibera propone di aggiungere le funzioni di Residenza, Servizi, Terziario alle destinazioni del fabbricato e, in deroga, le Residenze anche al piano terra dell’edificio. La Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio in sede di Conferenza di Servizi ha riconosciuto il valore architettonico dell’edificio (costruito nel 1964) prevedendo un intervento di sola riqualificazione (senza demolizione) dei 17mila mq dell’edificio interessato dalla variante (quello “nuovo” sede delle attività amministrative); ha inoltre indicato che dovrà essere mantenuta la destinazione pubblica della sala convegni posta al piano terra».
Sul tema è stata presentata una mozione di indirizzo con carattere d’urgenza dai Capigruppo di minoranza (respinta con 17 voti contrari e 8 favorevoli). Andreolli, l’ha presentata dicendo: «Stiamo parlando di due soggetti pubblici (il Comune chiamato a votare la Variante, la Provincia di Pesaro e Urbino come richiedente, ndr) con valenza politica ed è legittimo che l’uno ponga all’altro delle riflessioni sulle richieste fatte». «Si incide - ha continuato - su un contenitore collocato in punto strategico, in tessuto urbanistico e sociale importante, ed è da scongiurare il pericolo che rimanga vuoto». La mozione «chiede di avere una interlocuzione con la Provincia per manifestare 3 necessità: che il trasferimento degli uffici sia vincolato a una vendita e una progettualità sulla stessa; che la Provincia si attivi per una nuova sede in centro storico; che la Provincia eviti, in caso di mancata scelta conforme alla richiesta precedente, di incidere su un terreno ad oggi non edificato». Andreolli sottolinea che «Ci saranno delle criticità rispetto alla vendita» per cui bisogna ragionare bene sull’investimento da fare».
La discussione, unica, sulla delibera e mozione.
Sperindei: «Il Presidente della Provincia ha collegato la vendita della sede di via Gramsci all’ex sede della Banca d’Italia. Edifici con datazione e ampiezza simili. Pensare di alienare un edificio senza una soluzione su dove trasferirsi mi sembra poco coerente».
M. Gambini: «Il Presidente Paolini ha detto che la cessione sarà subordinata alla verifica strutturale. In ogni caso, noi siamo l’ente che ha potestà urbanistica e ci viene chiesta una variante alla destinazione d’uso per flessibilizzare, come successo in altri casi. Riteniamo la mozione inadeguata perché dare indicazioni alla Provincia di prevedere il trasferimento della sede prima della cessione, non è nelle nostre competenze e non è opportuno».
G. Marchionni: «Dalla discussione è emerso il reale obiettivo dell’Amministrazione: non avete più l’obiettivo del costruire sul costruito. Con la mozione si indica alla Provincia che il Consiglio non condivide di trasferire la sede dell’ente in un terreno non edificato; un suggerimento che non è né fuori dalle linee, né fuori da quanto detto in Commissione».
Vanzolini: «Fatico a comprendere l’astensione su una delibera che cambia la destinazione d’uso di un immobile di un altro ente locale. Ci si aspetta ci si aiuti per quanto possibile».
Castellani: «Operazione che il Comune di Pesaro pone come aiuto a un altro ente».
Sulla delibera e sulla mozione di indirizzo presentata con carattere d’urgenza dai consiglieri di minoranza è intervenuto anche il sindaco di Pesaro Matteo Ricci: «Il nostro compito è quello di aiutare un altro ente pubblico, che ha un problema di sicurezza sulla sua sede. Se noi non facciamo nulla noi li aiutiamo. La prospettiva di quell'edificio è di uno stabile che verrà sgomberato con nessuna destinazione e nessuna possibilità di trasformazione». Poi continua: «penso che la Provincia debba rimanere nel centro storico, perché penso che sia un servizio fondamentale in una città, che muove molte persone nel centro storico. Pensiamo ai dipendenti che vi lavorano, o agli utenti che devo svolgere pratiche. Un'esternalizzazione di tutti gli uffici pubblici dal centro storico indeboliscono i centri storici della città. Dobbiamo cercare di aiutare la Provincia ad individuare eventualmente soluzioni anche nel centro storico. Ho anche proposto di fare una verifica sugli spazi del San Domenico. Qui vorremmo fare l'Università, ma se potesse essere un modo per dividere le spese e tenere la Provincia in centro sarebbe una buona soluzione».

Passa con il voto unanime dell’assise la “Convenzione per la gestione dello Sportello Unico Attività Produttive - Proroga fino al 31/12/2024” presentata dall’assessora Della Dora: «I rappresentanti degli Enti associati (da 10 anni) si sono riuniti per elaborare una nuova concessione al termine del rinnovo del 2024 e per valutare la gestione associata del servizio. Gli stessi hanno manifestato la necessità di un riesame dei costi finanziari per procedere celermente, nei Comuni associati, con l’implementazione del sistema informatico del Comune di Pesaro, per tutti uno strumento fondamentale per la gestione delle pratiche SUAP in termini di efficacia, efficienza e uniformità nel trattamento dei procedimenti».

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