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Sì del Consiglio alla variazione al Bilancio e al Piano delle opere; approvato anche il nuovo Regolamento TARI

Regolamento e tariffe TARI, variazione al Piano delle opere e al Bilancio, decoro del centro storico e sforamenti delle PM10 alcuni dei temi al centro del Consiglio comunale di oggi durante il quale il presidente Marco Perugini e i consiglieri hanno salutato e ringraziato Antonietta Ricci e Donatella Cangini che, il 31 marzo, lasceranno il ruolo di operatore dell’accoglienza nella sede di piazza del Popolo, per la pensione.

INTERROGAZIONI
Il pomeriggio si è aperto con l’interpellanza di G. Marchionni e Redaelli sul “decoro del centro storico”, «Documento che nasce – ha spiegato la consigliera Marchionni - da una serie di segnalazioni che riceviamo a su una maggiore discussione sull’identità del centro storico anche a seguito di alcuni atti di questo consiglio comunale come il Regolamento che l’anno scorso è passato da Commissioni e in Consiglio rispetto al quale sono state individuate norme e attenzioni da porre rispetto a zone specifiche del centro». L’assessora Francesca Frenquellucci ha presentato le iniziative messe in campo dall’Amministrazione: «L’applicazione del Regolamento comunale nelle aree aperte e negli edifici pubblici non è limitata: la recente ricognizione effettuata ha evidenziato criticità che sono state rimosse o riprogettate. Altri enti pubblici hanno provveduto all’adeguamento. Nessuna deroga è stata prevista, in particolare piazza Olivieri e piazzale Primo Maggio che hanno sofferto di frequentazione da parte di soggetti di natura problematica. In piazzale Primo Maggio è stato eseguito un arresto e le aree sono continuamente monitorate». «Le verifiche - assicura l’assessora - sono in aumento; particolare attenzione verrà data ad arredi, dei dehor e dell’allestimento delle vetrine. In centro storico, insieme al Quartiere abbiamo aperto un osservatorio sul decoro di grande aiuto per fotografare a situazione dell'intera città. In questi mesi abbiamo rimosso tre chioschi in disuso in centro storico; potenziata la pulizia delle vie secondarie così come la sistemazione di aiuole e del verde grazie anche al progetto di Volentieri volontari e con il lavoro del Quartiere». «Abbiamo inserito nuove fioriere in via Tebaldi e Passeri e rimosse quelle che non avevano il permesso. C’è stata poi la pulitura degli imbrattamenti e dei bidoni dell’arredo urbano (circa 130) grazie al continuo contatto dell’Assessorato con le partecipate (Aspes e MMS) ma anche con gli altri enti e realtà che in centro hanno sedi, attività e uffici (come Enel, Poste, Aspes, Open Fiber) per la sistemazione di quanto di loro competenza». Sul decoro degli edifici comunali ha aggiunto: «Le sedi citate nell’interpellanza sono oggetto di diversi bandi che prevedono importanti interventi di riqualificazione da parte del Comune: in questi mesi avremo 5 cantieri nel centro storico». Il Comune ha invitato le attività commerciali «a rimuovere le fioriere e sistemarle, anche in vista della Capitale italiana della cultura: in 9 mesi, 9 di queste si sono adeguate».
G. Marchionni: «Contenti che le nostre segnalazioni abbiamo portato alla pulitura dei muri degli uffici Anagrafe ma quanto elencato non è sufficiente e ci auguriamo di non vedere più scene come quella di orinatoi a cielo aperto davanti al Teatro Rossini». Sul rapporto con le partecipate «non va nel senso da lei elencato: ieri davanti ai nuovi bidoni della Ztl in centro c’era immondizia abbandonata e anche in via Tebaldi». Tra gli esempi di degrado Marchionni cita «Il chiosco davanti al Centro Pescheria: non ho capito se è o meno aperto ma sul retro è usato deposito di oggetti vari. Questo non fa bene all’immagine di Pesaro che deve farsi trovare pronta a essere Capitale italiana della Cultura».

Si è poi parlato delle “Nuove centraline di rilevamento inquinamento e polveri sottili PM10”, con l’interrogazione a firma di E. Gambini. L’assessora alla Sostenibilità Maria Rosa Conti ha premesso che il settore qualità dell’aria «è di competenza legislativa della Regione». «L’ente locale affida il monitoraggio all’ente regionale e i dati sono riportati nel sito di Arpam Marche». In questo senso, le azioni del Comune «Avvengono in base alle indicazioni di Arpam e quando ci sono valori dei parametri tali da rendere obbligatori interventi (come le ordinanze comunali), quindi 7 giorni consecutivi di sforamenti; che a Pesaro non si sono verificati». Conti ha aggiunto che, «In condivisione con Arpam, abbiamo aderito alla Rete Regionale di Rilevamento della Qualità dell’Aria (R.R.Q.A.), che ci ha permesso di istallare una stazione fissa funzionante nel Parco Scarpellini». «Il territorio comunale di Pesaro non ha avuto sforamenti rispetto agli indici che abbiamo da normativa regionale e da direttiva europea» ha aggiunto Conti. Sull’ulteriore quesito dall’interrogazione, l’assessora ha aggiunto: «Per aumentare il monitoraggio abbiamo installato due ulteriori polverimetri nel 2020, uno in via Nitti, l’altro al Miralfiore. Strumentazioni aggiuntive rispetto a quelle previste per legge e già inserite nel territorio. Attualmente, come da comunicazione di Arpam, non sono funzionanti».
Altro intervento del Comune, quello che ha previsto, «l’adesione volontaria alla rete delle centraline AirQino – stazioni mobili per un monitoraggio aggiuntivo della qualità dell’aria urbana. Nel 2020, nel territorio comunale, ne sono state installate 5: una nel palazzo comunale in piazza del Popolo; una nella sede di via Manzoni; una a Villa San Martino; una a Cinque Torri; una nell'Osservatorio Valerio (l’unica non attiva a causa dei lavori di ristrutturazione dell’edificio)».  

A conclusione, l’assessora Conti ha sottolineato: «Da 2015 al 2021 non ci sono stati sforamenti di PM10 che potevano permettere ulteriori provvedimenti del Comune. Per quanto riguarda il 2023, abbiamo svolto un rilevamento con gli uffici che indica non ci siano stati picchi di inquinamento».
E. Gambini: «Dopo tre richieste di aggiornamenti sul tema oggi veniamo a sapere che i polverimetri non danno dati; non ci sono numeri relativi a queste centraline definite “itineranti” a detta dell’amministrazione». Sulla centralina del parco di via Scarpellini, «Non è messa al posto giusto: non voglio ci siano sforamenti ma che venga misurato correttamente l’inquinamento della città».

In risposta all’interrogazione di Malandrino sull’"Impianto sportivo Villa Fastiggi denominato ‘Pesarello”, con cui il consigliere ha chiesto, “Perché i lavori sono fermi? Quando riprenderanno? Quali sono i tempi di realizzazione, quale la data di fine lavori?”, l’assessore Pozzi ha sottolineato: «Giusto aggiornare lo stato di avanzamento del project di Villa Fastiggi. L’interrogazione permette di precisare che i lavori hanno subito dei rallentamenti, ma che non sono fermi. Ad oggi sono in corso alcuni interventi strutturali (tribune, bistrot, etc) che prevedono richieste di pareri esterni e altri più “soft” (sui manti e realizzazione campi da calcio, calcetto, paddle). In quest’ultimo caso le operazioni hanno subito solo rallentamenti dovuti alle condizioni climatiche. Da tre settimane sono ripresi a ritmo più elevato. Sugli interventi strutturali: «Ci sono state difficoltà rispetto a degli errori tecnici del tecnico dell’Ati; il progetto è stato integrato dopo le richieste arrivate e 10 gg fa hanno ottenuto il parere favorevole dei soggetti che le avevano richieste. Abbiamo sollecitato Ati ad accelerare i lavori nel rispetto del cronoprogramma - che ha subito anch’esso una revisione – e che prevede la conclusione dei lavori complessivi per la fine di novembre. L’Ati si è però impegnata a rendere fruibili e accessibili già da questa estate i campi sportivi».
Malandrino: «L’interrogazione era stata fatta prima che ripartissero i lavori. Ho avuto modo di verificare che, per mesi, non si sono fatti lavori. Ora sono felice siano ripartiti e della risposta data dall’assessore sui termini degli stessi».

PROPOSTE DI DELIBERAZIONE
La prima delibera, votata all’unanimità, è stata quella relativa all’ Approvazione di variante sostanziale al Prg sull’area Ast Pesaro e Urbino in via Vatielli, al terzo passaggio in Consiglio comunale. «Una delibera necessaria alla realizzazione del Centro per l’autismo» come sottolineato dall’assessora alla Rapidità Mila Della Dora. La variante sostanziale prevede un cambio di destinazione d’uso da Sb “Servizi per l’istruzione di base” a Sa “Servizi d’assistenza sociale e sanitaria” dell’immobile di via Vitielli, a Villa San Martino. «Si tratta di uno stabile realizzato negli anni ’70 come scuola materna, e di proprietà dell’Asur che conta 511mq nel piano fuori terra; di 524mq al piano interrato di superficie accessoria, su una fondiaria di 2.197mq. Con la variante, che ha ottenuto, rispetto al precedente passaggio in Consiglio comunale, l’approvazione della Provincia, si richiede, oltre al cambio di destinazione, di portare l’edificabilità a 1.208mq di superficie netta, con possibilità di realizzare due piani fuori terra». Della Dora sottolinea che «Con questa delibera diamo la possibilità, ad Ast, di partire anche fra qualche giorno con la realizzazione del progetto. Il Comune ha infatti definito la conformità urbanistica dell’area, necessaria per la costruzione di questo centro che ci auguriamo possa essere di riferimento per l’intera provincia e non solo».
Redaelli: «Sottolineo l’importanza della realizzazione di un centro per l’autismo, un luogo di aiuto agli utenti e alle loro famiglie e di grande importante per il Terzo settore e le realtà associative che da anni si dicono disponibili a collaborare per realizzare i servizi che andrà ad offrire il Centro e che meritano di avere una struttura a supporto del loro operato».
Castellani: «Siamo stati tempestivi: abbiamo cercato di correre per dare la priorità giusta alla realizzazione di questa struttura che risponde a un bisogno avvertito in maniera unanime dalla città».
Mattioli: «Arriviamo al termine di una delibera urbanistica fondamentale per le persone con disturbi dello spettro autistico e le loro famiglie. Chiediamo che la giunta regionale Acquaroli adotti la stessa rapidità del Comune di Pesaro e arrivi presto a dare un cronoprogramma dei tempi di realizzazione. Ora non ci sono più veti».

Entrano nella variazione al Piano triennale delle opere - approvata dal Consiglio con 25 voti favorevoli e di 1 astenuto - due importanti interventi su altrettanti impianti sportivi della città: la ristrutturazione del campo di Villa San Martino, da 850mila euro e quella dello stadio Benelli da 900mila euro.
«Interventi sentiti, urgenti e condivisi – spiega l’assessore al Fare Riccardo Pozzi – su due degli impianti più vissuti in città. I lavori permetteranno di svolgere in sicurezza i campionati e permettere a migliaia di sportivi di avere un luogo adeguato e performante in cui fare allenamento e svolgere le competizioni». Numerose quelle che ospita il campo di via Togliatti, gestito dall’Asd Villa San Martino, società sportiva fondata nel 1970 che ad oggi conta 30 allenatori e 400 tesserati. Centinaia di atleti che potranno allenarsi in piena sicurezza nell’impianto del Q10 e accogliere al meglio le sfide con le altre società con il nuovo manto sintetico che sostituirà l’attuale ammalorato». Via libera della giunta, con l’inserimento nel Piano delle opere, anche per le operazioni di 900mila euro per lo stadio Benelli. «Abbiamo più volte rimarcato nel tempo la necessità di interventi sullo Stadio Benelli; obiettivo che ha comportato una serie di investimenti di grande valore negli anni e che oggi arriva ad inserire anche le risorse per il rifacimento dell’attuale manto erboso con uno sintetico di ultima generazione e panchine adeguate. L’intervento prevede anche lo spostamento di qualche metro dell’area di gioco che consentirà l’avvicinamento della tribuna rispetto capo da gioco. Un progetto che si inserisce in un più ampio disegno che abbiamo sullo Stadio e che prevede un intervento congiunto con Aspes per restituire alla città l’area oggi occupata da vecchie tribune e la progettazione per la futura copertura della Prato». Nella scelta di intervenire su questi due impianti sportivi rispetto al campo di Borgo Santa Maria e del rugby, Pozzi ha precisato «che abbiamo rivisto le priorità sulla base di chi aveva più necessità di interventi condividendole con le società». Pozzi ha rimarcato la grande mole di risorse che il Comune si è aggiudicato per riqualificare gli impianti sportivi della città: «Sono oltre 6,5 milioni di investimenti PNRR conquistati dall’Amministrazione per rigenerare tre importanti aree utili a sport giudicati “minori”. Proprio oggi abbiamo aggiudicato i 4mln di lavori per la Cittadella Basket e per l’area esterna alla pista ciclorotellistica; la scorsa settimana quelli per lo stadio del baseball e per la pista polivalente».
Malandrino: «Manca un progetto complessivo dell’impianto e si rinuncia a uno stadio moderno. Voterò a favore, perché senza un campo riqualificato, non è possibile disputare il campionato, ma auspico che si ripensi a un progetto d’insieme per lo stadio, una conditio sine qua non per far compiere un salto di qualità alla società pesarese».
Montesi: «Necessità d’intervento su due strutture molto sentite dalla città. L’amministrazione ha investito tanto sugli impianti e le scelte fatte permettono di avere la sicurezza sul proseguimento delle attività delle società e dei settori giovanili che praticano le strutture (e le altre su cui sono previsti interventi come il campo da rugby) durante l’anno».
E. Gambini: «Puntualizzo un aspetto tecnico: che ci sia rassicurazione sui tempi di realizzazione e sulla finitura a regola d’arte». Inoltre: «Le due società sono nella parte bassa delle classifica; facciamo attenzione a non realizzare i lavori durante gli eventuali playout che si dovranno svolgersi “in casa”».

Sì del Consiglio (19 favorevoli e 9 contrari), alla Variazione al Bilancio e applicazione delle quote vincolate dell’avanzo di amministrazione. Andrea Nobili, assessore al Rigore, spiega essere «Un’operazione importante che prosegue nel solco della rapidità adottata dall’Amministrazione per poter usare al meglio le risorse intercettate. Come gli importanti contributi statali e regionali arrivati per le progettualità del Comune e che comprendono, tra le altre, i 411.690 euro arrivati a Pesaro dal Mase (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica) per la riqualificazione energetica di tre edifici pubblici: la scuola primaria di Santa Maria dell’Arzilla e i centri sociali di via Tombesi e viale Trieste. «Interventi - spiega Andrea Nobili, assessore al Rigore - che riguardano tre luoghi strategici della socialità e della formazione del territorio e sui quali abbiamo deciso di accelerare impegnando le risorse entro aprile». Risorse “esterne” (nella variazione non figurano nuove somme provenienti dal Comune) «che inseriamo in un Bilancio che continua a essere sano - precisa l’assessore - e che si arricchisce di contributi che premiano le progettualità dell’Amministrazione» aggiunge elencando, tra gli altri, gli importi destinati ai Servizi alla Persona: 28mila euro di contributi regionali contro lo spreco alimentare; 589mila euro per il progetto SPRAR di accoglienza dei migranti. Tra le somme più importanti della variazione, c’è poi il milione di euro di “stanziamenti relativi al trasferimento statale” per Pesaro Capitale italiana della cultura 2024, di cui 800mila per l’annualità 2023 e 200mila per quella 2024. «È un impegno di spesa con il quale andiamo a inserire in bilancio, anticipandole, le risorse ministeriali certe che arriveranno per Pesaro2024. Perché anche se le celebrazioni inizieranno ufficialmente il 1° gennaio prossimo, è importante per la città avere a disposizione queste somme utili in fase di contrattazione e contrattualizzazione degli eventi che riempiranno il territorio. Anticipare le risorse statali, è una procedura “abituale” per le Capitali della cultura che possono vantare bilanci sani: permette di anticipare le azioni formali necessarie alla programmazione dell’anno celebrativo». Ci sono poi gli stanziamenti relativi alle progettualità già programmate, come nel caso degli importi da destinarsi al fondo non autosufficienza anziani (184.603 euro) del fondo per persone con disabilità gravissima (168.214); delle risorse per il progetto Prins (contributo statale per interventi a contrasto della povertà estrema pari a 38.744 euro). Si aggiungono alla variazione, le risorse già vincolate dall’Amministrazione che i singoli servizi del Comune chiedono di poter “sbloccare” per mettere in campo le attività dell’Ats1 (54.014 euro) e quelle del progetto CAMPAIGNers (35.350 euro).
Castellani: «L’obiettivo della Commissione, verificare la sostenibilità degli interventi, con questa delibera viene rispettato. Dobbiamo programmare e investire in vista dell’impegno di Pesaro2024; un anno che richiede investimenti volti a migliorare l’offerta turistica».
G. Marchionni: «Non è una variazione neutra. La domanda che sorge è: il coinvolgimento del Consiglio comunale nel progetto Pesaro2024 finisce con l’approvare della variazione?». E ancora, «Sarebbe bene un coinvolgimento di tutto il Consiglio comunale nella progettazione: possono esserci sponsorizzazioni materiali ma anche di idee in grado di fare di Pesaro2024 un evento collegiale e non l’evento di qualcuno». La consigliera puntualizza che «L’Amministrazione chiede di impegnare risorse, darle ad un ente terzo (la Fondazione Pescheria, ndr) e quindi privatizzare l’organizzazione di Pesaro2024 con risorse pubbliche. Se il Comune avesse gestito direttamente l’organizzazione non saremmo qui a discutere della variazione ma qui usciamo dal confine delle regole del gioco di trasparenza».
Il consigliere Redaelli si è invece focalizzato sulle risorse destinate al progetto contro lo spreco alimentare: «Un importante risultato di collaborazione tra vari soggetti che ha portato a vincere un bando regionale a cui tengo. Grazie alla co-progettazione fatta con le realtà Terzo settore si sono potute infatti ottenere delle risorse e portare a Pesaro contributi che saranno utilizzati da diverse realtà per potenziare una rete che è già operativa in città». Cifre relative a un bando che ha aggiunto 28mila euro alla voce di Bilancio del Comune che raggiunge quota 46mila euro totali Mattioli: «Pesaro2024 è un importante sigillo per la città raggiunto grazie a un lavoro avviato nel 2021 insieme a tanti professionisti che vanno giustamente retribuiti. Sarebbe stato importante che il contributo regionale fosse già arrivato». E sulla “non partecipazione” lamentata dalla consigliera Marchionni, Mattioli ha ricordato che «agli Stati generali di novembre scorso non ho visto nessuno di coloro che oggi chiede di essere coinvolto. Così come successo per gli altri incontri. Convocherò una Commissione sul tema».
Andreolli: «Quando entrano delle risorse importanti è lecito porsi delle domande sul funzionamento del progetto. È giusto capire qual è l’organizzazione finanziaria delle due annualità previste nella variazione di oggi, rispetto al budget complessivo stabilito per Pesaro2024».
A intervenire nel dibattito è stato poi il vicesindaco assessore alla Bellezza Daniele Vimini: «La candidatura ci è stata aggiudicata proprio in virtù dei percorsi partecipativi attivati per cui una maggiore condivisione e presenza dell’emiciclo non sarebbe male». Vimini ha poi puntualizzato il perché della Fondazione Pescheria, «Ogni Capitale si dota di uno strumento come la Fondazione, generalmente pubblica. Noi abbiamo fatto la scelta di sobrietà di non crearla ad hoc, opzione che avrebbe comportato nuovi costi e nuove spese per il personale. Avendo creato da poco rivisto le funzioni di quella della Pescheria abbiamo scelto di usare questa per evitare doppioni». Ma anche «per evitare di sovraccaricare la struttura dell’ente». Sull’anticipo del milione dello Stato, Vimini ha detto: «Mi sarei aspettato un atteggiamento più neutro rispetto alla nostra richiesta di anticipare soldi certi che arriveranno dallo Stato e che stiamo aspettando anche dalla Regione» e di cui Pesaro2024 «ha necessità anche per attivare il programma condiviso anche con i 50 Comuni della provincia coinvolti e che prevedono percorsi partecipativi dal 2023». Sulla trasparenza: «Non c’è niente di più trasparente del far gestire a un ente pubblico il bilancio di questo evento» e ancora, «Al consiglio spetta una funzione di controllo che riguarda anche l’attività della Fondazione Pescheria. Per il resto l’accusa di mancata chiarezza o è fumo che si agita per creare confusione o, peggio, per complicare le attività e ritardare l’obiettivo».
Mariani
: «In questo momento dire che il Consiglio non sia coinvolto è impossibile ed è strumentale: diamo facoltà di poter operare all’Amministrazione, quando avrà operato trarremo le conclusioni. No alle preclusioni a priori».
Lugli: «Stiamo parlando della maggior opportunità dell’ultimo secolo. Concentriamoci sulla cosa straordinaria che stiamo per vivere, insieme. L’importante è collaborare: possiamo mettere ogni fiducia sugli enti che sono chiamati a organizzare Pesaro2024, sono realtà che hanno fatto il bene del territorio e che l’hanno portato nel mondo».
Bellucci ha parlato dei fondi del Mase «per gli importanti interventi sui due centri sociali e sulla scuola di Santa Maria dell’Arzilla», mentre sull’anticipo del milione su Pesaro2024, ha detto: «La sfida della Capitale deve unire, non dividere. Qualcuno a Pesaro sta invece facendo “l’umarel” rispetto al progetto: sta solo in attesa, per vedere come va a finire».

Sull’“Approvazione del diniego stralcio parziale articolo 1, commi 227-229, Legge n.197/2022”, il consiglio ha dato voto favorevole (16 i voti positivi; 8 i contrari, 2 gli astenuti). «Portiamo in Consiglio una delibera su cui la Giunta si era già espressa - - ha detto l’assessore Nobili -. Secondo l’Amministrazione questo stralcio rappresenta un pessimo esempio e un mancato rispetto di quei contribuenti attenti, che rispettano le buone regole. È ovvio ci possano essere situazioni critiche relative alla mancanza dei pagamenti ma l’Amministrazione ha dimostrato di esservi attenta e di saper supportare chi sta affrontando problematiche particolari. Ricordo inoltre che lo stralcio riguarderebbe solo le sanzioni e le quote aggiuntive e non la quota capitale che invece rimarrebbe da saldare».
Andreolli: «Si doveva cogliere l’opportunità fornita dallo Stato: recuperare i crediti costa all’ente molto più del ritorno economico che si ha. Ritengo che adottare lo stralcio sarebbe stata una scelta pragmatica».
Castellani: «Siamo un ente politico che deve onorare e rispettare la fedeltà fiscale con scelte politiche».
Petretti: «Questo stralcio, così come molte altre proposte fatte da altri governi, è un condono. L’Amministrazione, rifiutando di farlo sta facendo una scelta che può risultare impopolare ma che dà un messaggio ben preciso: stare dalla parte di chi, anche con fatica, rispetta le regole».

Il Consiglio ha poi approvato la modifica al Regolamento per la disciplina della Tassa rifiuti TARI; adeguamento al testo unico della qualità (Arera) con 19 voti favorevoli e 7 astenuti. Andrea Nobili, assessore al Rigore, ha spiegato: «Adeguiamo il Regolamento alle nuove norme del testo unico della qualità in particolare tra i rapporti tra gestore e utente per lavorare sul miglioramento della qualità del servizio». La carta rimane in vigore per 2 anni, «periodo di tempo in cui si potranno fare valutazioni e apportare modifiche». Tra le indicazioni più importanti che riporta, «è che tra la prima e l’ultima rata ci debbano essere almeno 6 mesi». Il 16 giugno rimane la data utile al pagamento della rata unica. Nelle modifiche figurano anche novità per la gestione dei rapporti tra proprietario e locatario di immobili che abbiano stipulato contratti superiori ai 6 mesi e si è definito come si deve rapportare l’operatore non domestico che esce dal sistema di raccolta rifiuti e che paga solo l’imposta fissa. Vengono poi inserite delle piccole modifiche «volute dall’Amministrazione per andare incontro ai cittadini, privati o proprietari di attività economiche» ha spiegato Nobili. Come quella «Legata alla riqualificazione degli immobili. Finora il regolamento consentiva l’esenzione solo per le pratiche legate alle ristrutturazioni e ai risanamenti conservativi; la modifica la permette anche per le manutenzioni straordinarie, a patto che avvengano sull’intero immobile. Una risposta importante per cittadini e ditte». Inseriti aggiornamenti anche per il settore alberghiero, «per valorizzare la vocazione turistica di Pesaro e sostenere chi vuole investire nel settore».
Andreolli: «La TARI è un tributo su cui andrebbe rivista l’intera normativa nazionale. Non è una tassa su cui il Comune fa utili, dev’essere collegata alla copertura di un servizio di smaltimento, un tributo coerente su quanto si produce».

Il dibattito è proseguito poi sullo stesso tema. L’emiciclo ha approvato (18 favorevoli, 8 contrari) le tariffe e le riduzioni per l’anno 2023 della Tassa sui rifiuti (TARI).

 

 

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