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Sì unanime del Consiglio alla cittadinanza onoraria a Gianfranco Mariotti, mercoledì sera la cerimonia in piazza del Popolo

Tutti i temi discussi dal Consiglio comunale: dagli interventi “urgenti” per l’alluvione alle nuove risorse in arrivo per le opere Pnrr, fino alla gestazione surrogata passando

Con l’approvazione del Consiglio comunale, si è compiuto l’ultimo passaggio istituzionale per l’assegnazione della cittadinanza onoraria a Gianfranco Mariotti che avverrà, durante una cerimonia ufficiale all’interno della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema, la sera di mercoledì 21 giugno, in piazza del Popolo, nel giorno della Festa Europea della Musica e a poca distanza di tempo dai 90 anni del Presidente onorario del ROF. Questo uno dei temi affrontati dal Consiglio comunale di oggi, durante il quale si è dibattuto di diversi temi, tra cui: programma di Pesaro2024; potenziamento del servizio di trasporto per i borghi storici; lavori di somma urgenza dovuti all’emergenza idraulica ed idrogeologica del maggio 2023; variazioni al Piano delle opere e al Bilancio, per incamerare nuove risorse destinate a interventi Pnrr. A chiudere il dibattito, la discussione della mozione di indirizzo sull’“Utero in affitto”.

INTERROGAZIONI
Ad aprire il pomeriggio è stata l’interrogazione del consigliere Daniele Malandrino sul tema "Pesaro Capitale italiana della Cultura: programma, ruolo rappresentanti centrodestra, modalità proposizione iniziative e criteri di valutazione". Nel rispondere, il vicesindaco assessore alla Bellezza Daniele Vimini ha detto: «Esiste un programma generale di intenti di azioni da svolgere che segue la via maestra data dal dossier “La Natura della cultura” selezionato dalla Commissione Cultura del Ministero e composta da 44 linee d'azione; percorsi partecipativi e creativi che stiamo condividendo con la popolazione». E ancora, «Ci sarà un programma d'iniziative, a partire dalla cerimonia inaugurale che pensiamo per il 24 gennaio, in base alla disponibilità del Presidente della Repubblica e del Ministro, come data simbolica per l’avvio ufficiale di Pesaro2024» ha detto Vimini per poi aggiungere: «Ogni Capitale presenta il programma dell’anno a dicembre per il gennaio seguente, noi cercheremo di anticipare la data sia per Pesaro sia per i comuni della Provincia che partecipano alla Capitale». Sul ruolo del centrodestra, Vimini ha detto che ha, «Lo stesso che ha il centrosinistra; ovvero nessuno in termini di cabina di regia ma diversi come controllo generale e di singole proposte di progetti che i consiglieri, in quanto rappresentanti dei cittadini, possono sottoporre all'Amministrazione comunale e alla Fondazione Pescheria (scrivendo a [mailto:direzione@pesaro2024.it)]direzione@pesaro2024.it)» per eventuali dubbi, «la Commissione consiliare potrà essere luogo in cui periodicamente sarà possibile programmare le attività». «Non abbiamo un libro bianco da scrivere ma siamo alla ricerca degli autori per i 44 filoni di progetto». Sui criteri di valutazione dei progetti, «È necessario siano proposte compatibili con i tre elementi comuni di Pesaro2024 – cultura, sostenibilità, tecnologia - questo vale anche per il sottoinsieme di quelli legati ai “50x50”, ossia le settimane in cui i Comuni della provincia di Pesaro e Urbino saranno Capitale» ha spiegato Vimini prima di elencare i “macrotemi d'azione”: 5 filoni individuati nella natura ubiqua (ripensamento spazi urbani); imprevedibile (prevede processi sostenibili per il riuso di spazi e materiali); operosa e vivente (per un passaggio di competenze fra generazioni che crei una visione prospettica tra essere umano, ambiente e cultura); mobile (ossia segnata dai valori della distanza e della prossimità, riducendo l’esclusione culturale). In generale l’obiettivo dichiarato da Pesaro204 è quello legato alle sfide dettate dall’Agenda 2030 dell’ONU».
Malandrino: «Sarei più contento se Pesaro2024 passasse più per il Consiglio comunale. Come centrodestra ci piacerebbe dare il nostro contributo, anche come componenti della Commissione culturale».

A seguire è stata l’interpellanza sul “Potenziamento rete trasporti a servizio dei borghi pesaresi” a firma dei consiglieri Malandrino e Redaelli, che ha sottolineato la necessità del servizio, in particolare per tre zone del comune: «Il Municipio Monteciccardo, il Quartiere “Colline e Castelli” con i suoi borghi storici, e il Q3, in particolare la zona del Monte San Bartolo. Per valorizzare questi luoghi pensiamo a una valorizzazione a partire dall’accessibilità. Investimento importante per attrattività dettagliata e ramificata sull’intero territorio».
Enzo Belloni, assessore all’Operatività, ha spiegato: «I chilometri a disposizione del servizio pubblico sono assegnati dalla Regione e negli ultimi due anni non sono aumentati. Siamo forse il capoluogo marchigiano più penalizzato in questo senso, di certo lo siamo rispetto ad Ancona». Belloni ha poi elencato i servizi per la comunità e per i turisti già messi in campo, come le navette estive, «Appena nuovamente fruibile la strada per la spiaggia, tornerà attiva anche la navetta Colombarone-Fiorenzuola inoltre, insieme all’assessore Vimini stiamo prevedendo un più ampio servizio destinato all’intera Riviera del San Bartolo». In generale, «Per valorizzare il trasporto pubblico è necessario avere coraggio di scegliere. Nella prossima commissione potremmo fare un’analisi sulle proposte da avanzare ad Ami e Adriabus e magari, riprovare a spingere sul servizio a chiamata su prenotazione». «Abbiamo anche la disponibilità di Ami che ha messo a disposizione ove possibile i suoi bus elettrici così come è stata collaborativa a mettere in campo progetti di inclusione, come dimostrato dal pullman dedicato a Giorgia Righi».
Redaelli: «Proposta che portiamo avanti da anni e che viene sempre posticipata. Pare non sia mai l’anno giusto; i temi invece, rimangono sempre gli stessi».

Nell’interrogazione successiva, il consigliere Emanuele Gambini ha chiesto, tra l’altro, se l’Amministrazione intende installare altre “Case dell’acqua”, rispetto alle 2 già esistenti (una al parcheggio San Decenzio, l’altra a Villa Fastiggi) e promosse da Comune e Marche Multiservizi e se ha previsto una “campagna di informazione” sull’uso dell’acqua pubblica. Maria Rosa Conti, assessora alla Sostenibilità, ha sottolineato: «L’indirizzo politico favorevole che l’Amministrazione ha evidenziato nel 2013 e nel 2018» e che nel 2021 «si è cercato di individuare altre possibili proposte insieme ai Quartieri» ma che «Le casette dell’acqua costano 20mila euro ciascuna» e che «Quando si fanno interventi del genere è importante avere i contributi da parte di Autorità d’ambito come Ato».
E. Gambini: «Collocare case dell’acqua è un’azione che va a eliminare l’impatto della plastica: la distribuzione di 450mila litri d’acqua toglie 300mila bottiglie di plastica (o vetro). I 20mila euro di ogni casetta sono irrisori, è una misura da intraprendere».

PROPOSTE DI DELIBERAZIONE
Si terrà nella serata di mercoledì 21 giugno, la cerimonia del “Conferimento della cittadinanza onoraria a Gianfranco Mariotti”. Lo ha deciso il Consiglio comunale che oggi ha votato all’unanimità la proposta presentata dal vicesindaco Vimini e già passata in giunta e Commissione. «Se il Rossini Opera Festival è diventato uno dei festival monografici più importanti della scena internazionale e l’indiscusso centro propulsore della Rossini renaissance che porta il nome di Pesaro in tutto il mondo – ha detto Vimini - si deve a lui: Gianfranco Mariotti, oggi Presidente onorario del ROF e figura preminente della cultura musicale nazionale». Su proposta del vicesindaco, il Comune di Pesaro ha deciso di conferire la cittadinanza onoraria a Mariotti, nato a Perugia. Una figura che, nel 1980, ha elaborato il progetto fondativo originale del Rossini Opera Festival, basato su una formula inedita: quella di un laboratorio interattivo di musicologia applicata, collegato al lavoro della Fondazione Rossini e di Casa Ricordi. Con la restituzione, oggi quasi completa, del catalogo rossiniano realizzata dal ROF, il patrimonio di arte, bellezza e civiltà legato al nome di Gioachino Rossini è tornato ad essere ricchezza del mondo. «Il riconoscimento – aggiunge Vimini - attesta l’operato di altissima qualità di chi ha dato vita ad un progetto culturale di eccellenza che ha fondato radici solide per il percorso in crescendo che ci ha condotto prima a Pesaro Città Creativa Unesco della Musica e poi a Capitale Italiana della Cultura 2024. Già approvata in Giunta, accolta con gran favore dalla Commissione Cultura la proposta di conferimento della cittadinanza onoraria a Mariotti rientra nei festeggiamenti per un anniversario importante: quello dei 90 suoi anni, compiuti sabato scorso. Per l’occasione – più precisamente mercoledì 21 giugno Festa Europea della Musica - in piazza del Popolo, insieme al Conservatorio Rossini e dal palco della 59^ Mostra Internazionale del Nuovo Cinema, la consegna ufficiale con una speciale dedica in musica».
Mattioli: «Figura di alta caratura anche per aver aperto scuole e accademie per i giovani musicisti nel mondo».
Andreolli: «Atto non dovuto ma voluto, non solo dal Consiglio comunale ma anche dalla città, profondamente grata per quanto fatto da Mariotti in particolare per la sua lungimiranza nell’aver creato un percorso lungo negli anni e che continuerà considerato l’enorme apprezzamento del pubblico di settore e generalista».

Sì del Consiglio ai “Lavori di somma urgenza a tutela della pubblica e privata incolumità e dell’integrità del patrimonio comunale – Emergenza idraulica ed idrogeologica. Riconoscimento debito fuori bilancio”. Un intervento attuato dall’Amministrazione comunale per far fronte ai danni causati dall’alluvione del maggio scorso, come sottolineato da Belloni: «Per un totale, di 323.050 euro di risorse, di cui 140mila dal fondo di riserva e il resto proveniente dall’avanzo vincolato per le operazioni rese necessarie dopo le giornate del 16 e 17 maggio. Gran parte lavoro è stato fatto con Centro operativo, che ringrazio in particolare per quanto fatto insieme alla Protezione civile, Polizia locale e vigili del fuoco. Non si è arrivati dappertutto, soprattutto considerate che in città si sono registrate oltre 100 frane. Nelle cifre riportate nella delibera figurano i 33.600 euro per la pulizia e ripristino del parcheggio San Decenzio; gli interventi sulle frane delle strade Vincolungo, Valregina e Canneti pari a 20.130 euro; quelli per il muro del cimitero di Novilara pari a 24.400 euro; quelli da 183.000 euro per la frana a Villa Betti («con alluvione ha subito un danno irreparabile e si dovrà intervenire in maniera radicale»; per la messa in sicurezza dei fossi comunali di 43.920 euro; per la fognatura di via Flaminia 15.000 euro. Parte dei lavori sono già stati fatti; altri sono in corso di realizzazione.
«Abbiamo fatto dei sopralluoghi con assessore regionale Aguzzi e con il presidente della Regione per far prendere coscienza della situazione. Stiamo preparando la mappa di tutti i fossi del comune e non solo. Sarà un piano di battaglia complessivo. Insieme ai tecnici dobbiamo individuare le zone di potenziale pericolo e capire di chi è la competenza. Una volta in mano piantina, ciascuno dovrà attivarsi» ha concluso Belloni.
Andreolli: «Emergenza che ha coinvolto la città e a cui Pesaro ha risposto in maniera positiva; occorre ringraziare tutti coloro che hanno collaborato, anche l’assessorato di Belloni. Tra le emergenze maggiori, c’è stata quella nei pressi del casello. Occorre fare chiarezza, non possiamo limitarci, come comune, alla sola parte che ci compete. DA tempo, sono state sollevate criticità forse legate alle opere di realizzazione della terza corsia autostradale, in strada della Fornace vecchia. Da analizzare, per il consigliere anche la zona di Case Bruciate».
Montesi: «Consapevoli incentivare responsabilità per pulitura fiumi e fossi ma in questo contesto il torrente Genica, che era a posto, non ha retto. Difficile intervenire in tempi celeri, bene ringraziare operatori attivi giorno e notte».
Malandrino: «Operatori del Centro operativo davvero bravi. Gestire le emergenze è sbagliato, occorre rivedere tutto; non è solo compito del Comune ma occorre iniziare a dialogare con tutti gli enti: le situazioni di emergenza non sono più eccezionali».
Lugli: «Giusto iniziare dal fare un quadro delle criticità». E ancora, «Cerchiamo di non considerare l’acqua come un nemico: è una risorsa importante; non dobbiamo rendere le vie d’acqua delle piste da bowling, ragioniamo su come capitalizzarla».

Il Consiglio ha poi discusso la “Variazione al Piano triennale delle opere pubbliche e aggiornamento Dup” prevista dalla delibera presentata in consiglio presentata dall’architetto Maurizio Severini, dirigente Opere pubbliche del Comune (approvata con 21 favorevoli, 8 astenuti) per inserire ulteriori risorse (1.820.000€) riconosciute ai progetti Pnrr già finanziati al Comune. In particolare relative ai progetti del Polo dell’Infanzia 0-6 di via Rigoni (si aggiungono 370.000€; l'importo definitivo dell’intervento sale a 4.070.000€); alla Cittadella dello sport di Torraccia (si aggiungono 150.000€; l'importo definitivo dell’intervento sale a 1.650.000€); per la  ristrutturazione dello Stadio del baseball di via Palestro (si aggiungono 100.000€; l'importo definitivo dell’intervento sale a 1.114.000€); per la Cittadella del Basket di Villa San Martino (si aggiungono 400.000€; l'importo definitivo dell’intervento sale a 4.476.000€); per la rigenerazione di Palazzo Mazzolari Mosca (si aggiungono 800.000€; l'importo definitivo dell’intervento sale a 9.430.000€).
«Delibera analoga a quella dell’ultimo consiglio – ha detto Severini – che prevede l’incremento dei fondi per eseguire gli interventi Pnrr». Similiare ma non identica, «La precedente aumentava del 10% le risorse per le opere in corso di progettazione; l’attuale per opere che abbiamo già appaltato (solo una ha la gara in corso). Sono fondi che mettono al sicuro l’Amministrazione da eventuali aumenti dei costi, verificabili in corso d’intervento» e che sono state concesse, «perché è stato rispettato il cronoprogramma: ossia sono state cantierate o appaltate entro il 30 giugno 2023».
Montesi: «L’incremento del 10% di risorse si aggiunge al milione approvato nel precedente consiglio. Abbiamo certezze di inizio lavori, non più miraggio grazie alla professionalità dei tecnici e all’approccio dell’Amministrazione».
G. Marchionni, le opere Pnrr, «Aumentano la responsabilità di noi consiglieri, tenuti a decidere se approvare o meno queste variazioni cospicue. Gli aumenti di cui parliamo oggi sono importanti, ci auguriamo siano più che sufficienti per concludere le opere. Ci auguriamo di non vedere nuovi palazzetti, ex Tribunali, ma che ci sia un cambio di passo e che tutte le opere arrivino alla fine».

C’è il “sì” del Consiglio (con 20 favorevoli, 8 contrari) anche alla “Variazione al Bilancio di previsione e applicazione quota dell’avanzo di amministrazione al 31 dicembre 2022” presentata all’assise dall’assessore al Rigore, Andrea Nobili: «Una delibera che nasce da due esigenze. La prima era coprire le somme stanziate per gli interventi di somma urgenza legati all’alluvione, di cui 165.000 euro del fondo di riserva e 183.050 euro di avanzo libero. Abbiamo la possibilità di farlo perché abbiamo le risorse». La seconda è legata «Al +10% dei bandi Pnrr citati in precedenza. Lo abbiamo sempre detto: appena possibile faremo questo tipo di variazioni per usare subito le risorse, ridurre le tempistiche e gestire eventuali problematiche in corso». Gli altri punti in delibera sono contributi che mettiamo a disposizione dei servizi», ha precisato Nobili.
Nel dettaglio: i contributi regionali di 35.799,12€ per il progetto “Centri Commerciali Naturali per complessivi euro; quelli per la realizzazione dell’area sportiva di Villa Ceccolini di 20.000€; gli stanziamenti legati agli oneri di urbanizzazione del piano P.P.E. dell’area in largo Ascoli Piceno per 904.611€ per l’annualità 2023. Rientrano anche i 100.000€ di contributi regionali previsti come sostegno economico per la ripresa delle attività economiche e produttive dopo gli eccezionali eventi meteorologici del 15 settembre 2022; i 12.969€ dalla Commissione Europea, per il progetto Campaigners; i 17.100€ della Prefettura di Pesaro e Urbino per i progetti destinati alla prevenzione e al contrasto delle truffe agli anziani; il contributo regionale per le famiglie con persone con disturbi dello spettro autistico per 90.000€; l’ultima parte è legata al mutuo destinato al campo da calcio a otto di Borgo Santa Maria che viene chiuso per aprirne un altro di pari importo (440.000 euro, che vanno a sommarsi alle risorse già stanziate) per il campo da calcio di Villa San Martino.
Castellani: «Delibera che si fonda sul Pnrr che è un’opportunità ma che comporta anche preoccupazioni e paure. Un risultato importante: riusciamo a incamerare questi soldi perché siamo nei tempi di realizzazione previsti; cosa non banale, non tutti i comuni riescono a esserlo».
G. Marchionni: «Le risorse date al campo da calcio di Villa San Martino, e prima a quello di Borgo Santa Maria, fanno pensare anche alle altre realtà sportive rispetto a cui mancano interventi manutentivi». Su Marche Multiservizi, ha aggiunto: «Si citano 36mila euro per MMS che, in questo caso, fa la partecipata del Comune facendo un intervento a favore del suo socio più rilevante. Dovrebbe farlo in maniera ancor più spinta in città. Un esempio potrebbero essere proprio le casette dell’acqua di cui si parlava».
Bellucci: «Nostra città inizia l’ultimo anno di consiliatura a inizio della quale mai ci saremmo aspettati di approvare atti per interventi con la capacità di cambiare il volto città come quelli di cui parliamo oggi. Grazie al Pnrr, si sono dati strumenti finanziari per dare slancio all’economia e alle parti più deboli del Paese. Il Comune di Pesaro, di fronte al Pnrr ha avuto un approccio operativo, e ha colto da subito la sfida, che non è semplice. Ci stanno problemi pratici, operativi, di competenze. Messo mano a contenitori culturali che erano vuoti e pericolanti con Pnrr e altri strumenti finanziari per farli diventare volumi pubblici per la città. Così come si è messo mano a 3 cluster dedicati a diverse discipline sportive. Su questi temi l’Amministrazione ci ha messo la faccia».

MOZIONI E ORDINI DEL GIORNO
L’emiciclo ha anche discusso – respingendola con voto di 14 contrari, 8 favorevoli, 1 astenuti - la mozione di indirizzo a firma di Giulia Marchionni ed Andrea Marchionni, sul tema “Utero in affitto”. «Il testo della mozione – ha spiegato la consigliera - è frutto del lavoro di analisi della giurisprudenza recente e del lavoro che il Parlamento sta facendo su un reato che, ai sensi della legge italiana, è punito da 3 mesi a 2 anni di reclusione e dalla multa» ha detto la consigliera citando il documento che chiede di impegnare Sindaco e Amministrazione comunale “A condannare senza riserva alcuna, in conformità alla legge dello Stato e alle più elementari esigenze di rispetto dei diritti umani, in particolare delle donne e dei bambini, la pratica della gestazione per altri” e ad “Assicurare che il proprio operato in materia di registrazioni anagrafiche sia conforme alla normativa vigente e all’interpretazione nomofilattica fornita dalle sezioni unite della Corte di Cassazione”.
Sperindei: «Trovo incivile che il corpo della dona possa essere trattato come un macchinario».
A. Marchionni: «Con la gestazione per altri si porta il desiderio della genitorialità oltre il limite. C’è uno sfruttamento di una donna spesso economicamente bisognosa ad opera di benestanti». Nel secondo punto della mozione si chiede all’Amministrazione il rispetto delle norme durante la fase di trascrizione; «Non si tolgono diritti a nessun nascituro». E ancora, «È una mozione trasversale e che pensiamo possa essere approvata al di là degli schieramenti».
M. Gambini: «La mozione mette insieme due cose che sembrano inscindibilmente connesse – la gestazione per altri e il riconoscimento della genitorialità dato da uno Stato straniero – ma che non lo sono». Il consigliere ha citato la sua esperienza di celebrante «l’unione di due ragazze valorizzate dalla presenza della loro bambina». «Vivo come una violenza enorme affrontare con tale facilità questo tema» ha aggiunto, per poi sottolineare che, quando si parla di nascituri, la mozione incontra una difficoltà logica: «Volete proibire l’unica possibilità di esistenza di quei bambini». Gambini ha prima citato la storia di Saman Abbas, «che fuggiva dal dover vivere una violenza domestica per tutta la vita, data dal matrimonio combinato». Il consigliere ha raccontato la sua esperienza di padre di figlie nate da madre surrogata per sottolineare come, «parlando di questo tema, è necessario avere toni più cauti; rispettosi delle tante possibilità che ci sono di vivere la situazione».
T. Nobili: «Il consigliere Gambini ha dimostrato quanto il tema sia difficile da affrontare in questo consiglio, tocca le storie di vita, le storie delle persone».
Vitali: «Stiamo parlando di una situazione che, in Italia, è reato dal 2004. Impegnare il sindaco e l’amministrazione a rispettare la legge mi sembra “oltre il dovuto”. Stiamo dibattendo di un tema che va oltre l’appartenenza politica e tocca la sfera etica e morale di ciascuno di noi».
«Il Comune non si è mai scostato dalla legge – ha detto l’assessora alla Crescita e alla Gentilezza Camilla Murgia - per questo ritengo che la mozione non sia da discutere. Inoltre si è passati dall’intervento toccante e personale del consigliere Gambini, che ringrazio, al dibattere la tematica parlando di genitore A, B e C.. È un argomento da trattare diversamente, magari con momenti insieme ad esperti che possano arricchire il nostro pensiero con una conoscenza critica».

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