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Sindaco e assessore: risultato dell’ordinanza su decoro e degrado

‘Guerra al brutto’, Ricci e Delle Noci: «Ecco l’impalcatura sull’Hotel Principe»

PESARO – Spunta l’impalcatura sull’hotel Principe. Questa mattina il sopralluogo di Matteo Ricci e Antonello Delle Noci: «Il ponteggio, nel giro di pochi giorni, arriverà su tutta la struttura». In sostanza, «per effetto delle ordinanze sul decoro», scatterà il ripristino del degrado. Ovvero «la copertura delle brutture» e le manutenzioni. Con la tinteggiatura di colore bianco, «a basso impatto», e «l’attenzione sul lato sismico». In parallelo andrà avanti l’iter urbanistico sulla riduzione dei volumi del Principe  - con passaggio a residenziale - e sullo spostamento dei posti letto all’hotel Rossini di viale Marconi (trasferimento di capacità ricettiva tra hotel della stessa proprietà, con cambio di destinazione d’uso). Passaggio chiaramente più lungo, che include una variante urbanistica: «Prossimamente porteremo la delibera d’indirizzo in giunta», dice Delle Noci. L’operazione costruita, tra l’altro, sul piano casa, prevede il taglio di tre piani del Principe (da undici a otto), l’ampliamento del Rossini per il 20 per cento del volume degli edifici coinvolti, con il trasferimento di circa 60 posti letto - «più di quelli che rimarrebbero nella struttura di viale Trieste», specifica Delle Noci - e interventi sulla riqualificazione di Casa Fazi e Giro di Boa, afferenti ai medesimi titolari.  «L’obiettivo è ampliare l’offerta turistica complessiva, mettiamo in campo tutti gli strumenti possibili», specifica il sindaco. Che sul Principe martella da inizio mandato. «La proprietà, in attesa dei lavori successivi, ha scelto di soddisfare le richieste del Comune con gli interventi sul degrado e sulla tinteggiatura», commenta Delle Noci. «Ora vediamo i primi risultati delle ordinanze. Perché anche tutte le altre strutture coinvolte dal provvedimento, in un modo o nell’altro, si stanno muovendo. Ed era quello che volevamo», aggiunge Ricci. Che sul tema andrà avanti: «Arriveremo sul centro storico, a partire dai beni comunali. La regola è la stessa: trovare soluzioni». Da un lato ‘guerra al brutto’, dall’altro incentivi aperti: «Chi ristruttura per tre anni non paga le tasse comunali, con zero oneri di urbanizzazione. Ci sono tante opportunità e sfruttiamo tutte le leve per insistere sul turismo. E chi non vuole più fare l’albergatore si accontenta e non fa speculazione», chiude il sindaco, con riferimento alla riduzione delle volumetrie.

(f.n.)

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