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Uber ‘corteggia’ Ricci: «Vuole Pesaro per sperimentazioni su bici elettriche e monopattini»

«Sindaco diamoci un taglio» da Lorenzo Bernardini: contatti aperti col colosso della mobilità alternativa. Bicipolitana: ondata di progetti per le piste. Idea sul ridisegno di piazzale Matteotti per il nodo sicurezza

PESARO – Si presenta in giacca e cravatta in via Ardizi, Matteo Ricci, per la prima sistemata in programma. A chiedere al sindaco di «darci un taglio», come da cornice del format, è l’hair stylist Lorenzo Bernardini. Tra forbici, rasoi elettrici e spuntate ai capelli («anche se sono rimasti pochi», il commento sarcastico), il sindaco discute della città. Con personale e clientela. «Continuando a innovare la partecipazione», ma dando notizie nel mezzo: «Sono stato contattato da Uber. Non per la mobilità in auto: hanno individuato Pesaro, tra i centri italiani, per sviluppare sperimentazioni su bici elettriche e monopattini elettrici in modalità sharing. E’ una proposta al momento ufficiosa: siamo in attesa di quella ufficiale». Ma Ricci, nel mezzo, fa intendere che i canali con il colosso californiano della mobilità alternativa sono più che aperti. «Del resto siamo la città della bicicletta. E continueremo a insistere sulla bicipolitana, che è a quota 90 chilometri». Così, tra dialogo con vicini di taglio e mèches (e risposte social), il sindaco cita gli ultimi finanziamenti regionali ottenuti, «a cui aggiungeremo una compartecipazione comunale». Riferiti a un elenco di progetti: «Il primo per la pista di via Fratti, che vogliamo riqualificare a step nell’asse con via Giolitti. L’obiettivo è ripensare la zona, da circonvallazione a viale alberato. Ma con la ciclabile partiremo già nel 2019». Altro finanziamento in arrivo per il tratto Colombarone-Gabicce. Poi i fondi per la ciclabile di Vismara verso la città, dove il congiungimento avverrà attraverso la bicipolitana lungo il fiume: «Le risorse che abbiamo intercettato sono per il tratto del sottopasso della ferrovia. Ovvero la parte più costosa».  Infine l’atteso raccordo al lago Penserini, per la pista ambientale che unirà le due sponde del fiume: «Allargheremo il ponte metallico nella zona dell’Iper Rossini, per farlo diventare ciclopedonale». Senza tralasciare «i fondi ottenuti per il tratto tra Borgo Santa Maria e Montelabbate. Pista già finanziata, contiamo di partire nei prossimi mesi. Sarà un pezzo della ciclovia del Foglia». Ancora: «Oggi siamo arrivati al Galoppatoio. Da lì dobbiamo proseguire verso la Pica e costeggiare la strada, fino a Borgo Santa Maria. E’ il pezzo più complicato e lungo. Ma c’è un bando regionale a cui abbiamo partecipato. E siamo fiduciosi».

I NODI - Si va avanti tra parcheggi, vivacità, eventi e dintorni. «In via dell’Acquedotto, nell’ambito della riqualificazione, l’ex deposito dell’Aspes sarà trasformato in un locale per i giovani con licenza di pubblico spettacolo. Una novità importante per i ragazzi anche nel periodo invernale. Il bando è già stato fatto, ora partiranno i lavori. Contiamo sia pronto per fine 2019». Nodo parcheggi in centro: «La zona che soffre di più è tra l’ospedale e il Corso. Abbiamo recuperato qualche posto nella parte inutilizzata del San Benedetto. Nell’area in via Mazza, di fianco alla palestra, ricaveremo nuovi stalli. E per i residenti della ztl c’è anche il meccanismo dei parcheggi gialli. Vogliamo rafforzare queste azioni, tamponando». Anche perché, in vista del Museo Rossini a Palazzo Antaldi, l’intenzione è «togliere le macchine nel tratto iniziale di via Passeri (lato piazzale Lazzarini, ndr)». Il sindaco accorcia la barba, tastando il polso della città. Raccogliendo segnalazioni dalla clientela, con in testa il nodo sicurezza in piazzale Matteotti: «Le telecamere servono, ma il tema prima o poi è da affrontare. Tutte le strutture sono rivolte verso la fontana, la piazzetta è il retro. E le zone peggiori sono il retrobottega». Quindi: «Ridisegnerei la piazza, che ora è stretta alla fine della via. Meglio una piazza più larga, che così diventerebbe centrale, prendendo tutto lo spazio che c’è. Modificando la predisposizione, in modo da evitare il retro. Ci lavoreremo: anche chi ha avuto la concessioni lì può essere d’accordo».

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