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“Uomini che odiano le donne. Come uscirne?”

Consiglio monotematico, lunedì 25 novembre in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Votati una mozione e un ordine del giorno all’unanimità

Un Consiglio comunale tutto dedicato alla sensibilizzazione in merito alla violenza di genere, con contributi importanti, in occasione della giornata mondiale. Tante persone presenti per ascoltare gli interventi di ospiti quali il filosofo Ercolani, Stella Grassetti coordinatrice della Casa di Emergenza e Francesca Santorelli del Percorso Donna.

“Come ogni anno il Consiglio comunale convoca un’assemblea monotematica, dedicandola alle stragi quotidiane che, anche recentemente, hanno contraddistinto le cronache nazionali.” Così Marco Perugini che ha aggiunto: “Un momento celebrativo e di riflessione a cui teniamo molto: non solo oggi ma ogni giorno, visto che il Consiglio comunale è molto attento alla violenza di genere e femminicidi. La parità di genere è al centro dell’attività del Consiglio e anche di quello regionale: è stato infatti chiesto, con un ordine del giorno firmato all’unanimità, il rifinanziamento del Centro Antiviolenza.  Questa giornata è un momento di riflessione per rimarcare che quella della violenza contro le donne è un’emergenza quotidiana, che si ripercuote anche nel nostro territorio. Ogni comune, frazione, borgo, via, ha visto casi di violenze contro le donne: emergenza vera che va affrontata con pragmatismo, facendo in modo che le reti di sostegno che abbiamo costituito siano continuamente sostenute dalle istituzioni. Occorre fare un processo culturale anche contro quelle violenze di genere che comunemente tutti danno per scontato: parole e concetti che non aiutano il percorso verso la costruzione di un rispetto di genere”.

In occasione del Consiglio comunale di oggi, tutti i consiglieri hanno indossato un drappo rosso al petto e a loro verrà donato anche un ombrello arancione. Inoltre, grazie anche all’associazione Soroptimist, via San Francesco, piazzale Matteotti e Baia Flaminia sono illuminate di arancio.

“Oggi siamo di fronte all’ennesimo dramma – ha detto l’assessore Giuliana Ceccarelli- l’aumento dei femminicidi. Ma oggi ricordiamo anche il numero di donne che si rivolgono alle forze dell’ordine o ai centri di aiuto e che riescono ad uscirne. Ci sono inoltre violenze domestiche, quasi 7 milioni gli abusi, dice l’Istat. Il compito più grande è quello educativo.

E’ fondamentale nella crescita dei figli maschi, la presenza del padre. C’è incapacità di stare nel conflitto che invece genera sicurezza, dobbiamo insistere sulle forme di rispetto reciproco, aspetti educativi sui quali la scuola ci aiuta. Per riscoprire il vero significato dell’amore. E combattere gli stereotipi di genere.”

“Vi racconto una storia. Viene eletto rettore di un’università e durante il discorso di insediamento dichiara che avrebbe dato più soldi ai ricercatori uomini perché la donna era meno abile.” Così Paolo Ercolani, filosofo, formatore e saggista, dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo, che ha aggiunto. “E’ successo ad Harvard e quel rettore è stato cacciato.”

“Eva aveva trasgredito convincendo Adamo a mangiare la mela- ha aggiunto Ercolani, ma io vedrei in Eva la madre dei filosofi, non una figura da condannare. Dio li punisce cacciandoli sulla terra, ad Eva dice che avrebbe partorito nel dolore e che sarebbe stata sottomessa all’uomo.”

“Ma il pregiudizio sulla donna non è solo una questione religiosa - ha precisato Ercolani -   è dei filosofi, degli scienziati, dei poeti. Anche Ovidio scrive che la donna ama essere presa con la violenza, non virilità ma proprio violenza. Tutte storie che ci dicono che il pregiudizio sulla donna è di grandi autori. Per questo abbiamo pensato con il comune di Pesaro un progetto di educazione sentimentale nelle scuole.”

“L’impegno del Comune nell’organizzare un Consiglio monotematico nasce dalla volontà della commissione Donne elette e di tutto il Consiglio comunale ma è un lavoro non solo del 25 novembre ma di tutto l’anno che coinvolge anche la commissione Pari opportunità” così  l’assessore Sara Mengucci che ha aggiunto: “Abbiamo iniziato un lavoro con soggetti istituzionali, con tutti gli attori, le forze dell’ordine, le strutture sanitarie e quelle sociali, l’autorità giudiziaria,  su come operare insieme con un linguaggio comune, per condividere tutti la tutela della donna e avere uno stesso modus operandi, stiamo lavorando anche sul tema delle molestie sui luoghi di lavoro.”

“La Casa di Emergenza (gestita dalla cooperativa Labirinto) è stata aperta nel 2014 – ha spiegato Stella Grassetti, coordinatrice e psicologa – ha valenza regionale e pensata per donne, solo se con figli minori, offre assistenza con carattere temporaneo (da 4 a 6 giorni).

I servizi proposti sono un mediatore linguistico, una psicologa, un avvocato, un educatore per minori. Sono informati i servizi sociali del comune di residenza della donna, per studiare un progetto di mantenimento dell’assistenza. Alcuni dati: nel 2014 26 donne e 31 minori; nel 2019, 47 donne e 44 minori. Il numero è quasi raddoppiato. La provenienza: sono aumentate le donne italiane e quasi raddoppiate quelle straniere. Spesso non hanno fatto nemmeno in tempo ad ottenere il permesso di soggiorno, non hanno quindi residenza. Il Centro Antiviolenza (gestito sempre da Labirinto) è un punto di riferimento per donne che subiscono violenza, offre ascolto telefonico e in sede, per un percorso individuale di uscita dalla violenza. Il totale di donne accolte è di 1.161, 119 nel 2007. Età il 40% tra 41 e 55 anni, il 38% sono disoccupate, 62% con figli di cui 71% figli minori.”

“Ci occupiamo anche di formazione nelle scuole e nei luoghi di lavoro - ha precisato   Francesca Santorelli, avvocata dell’Associazione “Percorso Donna” – la violenza sulle donne è violazione dei diritti umani così dice la convenzione di Istanbul. La recente legge del 2019 Codice Rosso ha introdotto nuovi reati, in particolare la costrizione o l’induzione al matrimonio che affronta la questione dei matrimoni imposti dalle famiglie e la diffusione di immagini o video a carattere intimo. Colmano vuoti legislativi. Le riforme tuttavia dovrebbero essere di più ampio respiro, le donne rischiano di affrontare tre procedimenti, penale, davanti alla procura minorile e al tribunale civile. Il problema non si risolve nelle aule di tribunale.”

Sono state inoltre presentati un ordine del giorno e una mozione sul tema.

L’ordine del giorno presentato dalla consigliera Terenzi, firmato da tutto il Consiglio, è stata approvato all’unanimità con voti 29 ed è dedicato “a tutte le donne e ai popoli del mondo che amano al libertà da parte di donne di varie culture e fedi delle terre antiche della Mesopotamia. E’ stato recapitato dal Soroptimist International Club di Pesaro e chiede impegno del sindaco e della giunta a far proprie le richieste delle donne curde per farle pervenire alle più alte istanze dello stato e dell’Unione Europea. Riguardano per esempio la fine dell’invasione e dell’occupazione da parte della Turchia nella Siria del nord; l’istituzione di una NO-Fly zone per la protezione della vita della popolazione nella Siria del nord e dell’est; prevenire ulteriori crimini di guerra e di pulizia etnica da parte delle forze armate turche; garantire la condanna di tutti i criminali di guerra secondo il diritto internazionale.

A firma delle presidenti delle commissioni, Donne elette e Pari opportunità, Anna Maria Mattioli e Silvia Terenzi e poi firmata da tutto il Consiglio, la mozione in merito a contributi finanziari che chiedono diventino continuativi alle Pari opportunità e al Centro antiviolenza “Parla con noi” approvata all’unanimità con voti 29.

Il Centro Antiviolenza offre infatti ascolto, orientamento e accompagnamento all’utilizzo di servizi. La Casa di Emergenza accoglie donne e bambini. Esiste infatti ancora una cultura improntata su stereotipi e disparità di opportunità che ostacolano il pieno riconoscimento della donna nella società. La violenza di genere deve essere considerata un crimine contro l’umanità. Diventa indispensabile proseguire nella direzione intrapresa di lotta alla violenza sulle donne, con iniziative e progetti, per questo si chiede al sindaco e alla giunta di istituire due capitoli di spesa dedicati, in via definitiva nel bilancio dell’amministrazione comunale.

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