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Variazione al Piano delle alienazioni, sì del Consiglio alle modifiche che inseriscono, tra gli immobili, anche l’ex carcere minorile

L’assise ha approvato il nuovo elenco previsto nel DUP. L’emiciclo ha approvato la permuta per la rigenerazione dello stadio Benelli e il progetto per il parcheggio di Porta Cappuccina. Tra i temi anche la discarica di Riceci

La rigenerazione dello stadio Benelli con la permuta tra Comune ed Aspes; lo stop al progetto della discarica di Riceci e la presentazione di quello per il parcheggio di “Porta Cappuccina” a sud della stazione ferroviaria; la Variazione al Piano delle alienazioni con l’inserimento dell’ex carcere minorile. Questi alcuni dei temi affrontati oggi dal Consiglio comunale.

INTERROGAZIONI
Ad aprire il pomeriggio è stata l’interrogazione del consigliere Emanuele Gambini relativa all’“Allaccio alla rete fognaria delle abitazioni e delle attività commerciali”. L’assessora alla Sostenibilità, Maria Rosa Conti ha precisato: «A seguito della citata nota della Capitaneria di Porto e dagli elenchi forniti da Marche Multiservizi - a cui spetta la gestione diretta del servizio idrico integrato (e quindi anche i controlli e le richieste di adeguamento) -, riguardanti le vie ed i civici risultanti non ancora allacciati alla rete fognaria, il servizio Ambiente del Comune, ha istruito 148 pratiche ed emesso altrettante ordinanze di allacciamento. Di queste 108 sono già state ottemperate; altre 40 sono in via di definizione». Per quanto riguarda le spese di allaccio alla pubblica fognatura, Conti ha detto: «MMS predispone un punto di raccordo nelle strette vicinanze del civico interessato e a cui il privato deve autonomamente collegarsi con i lavori necessari e con specifica autorizzazione e verifica di Marche Multiservizi». «Ad oggi - ha concluso l’assessora - l’adeguamento della rete fognaria è di circa il 90-95% del territorio comunale».

A seguire è stata l’interrogazione di Malandrino; il consigliere, tramite il documento, ha chiesto “il progetto di ammodernamento dello stadio Benelli”. L’assessore al Fare Riccardo Pozzi ha risposto: «I lavori sul nuovo campo da gioco sono partiti il 13 giugno come da cronoprogramma e come da impegno preso sia con il Consiglio comunale, sia con la società sportiva». La durata prevista per l’intervento da 900mila euro è di 90 giorni: «La tempistica consentirà alla Vis Pesaro di tornare al Benelli, per la seconda partita di campionato della prossima stagione 2023/2024, e di giocare su una superficie altamente performante, al massimo dell’innovazione tecnologica». Sulla tribuna Prato, Pozzi ha aggiunto: «È un argomento che interessa in parte una delle delibere a seguire. Abbiamo trovato una soluzione al problema che limitava Aspes nello sfruttare appieno la capacità edificatoria e che ci consente di eliminare quello legato alla vecchia tribuna grazie a un’operazione virtuosa sia per le economie, sia per gli spazi da destinare alla Vis e al Quartiere. Un intervento che darà un valore aggiunto all’intera area».

Si è parlato poi della realizzazione di una discarica a Riceci con l’interrogazione a firma di Andreolli a cui ha risposto il sindaco Matteo Ricci, che ha sottolineato: «Non ci sono le condizioni minime a che venga portato avanti; si abbandoni il progetto e si studi il “piano B”»».

PROPOSTE DI DELIBERAZIONE
Sì unanime del Consiglio per la “Realizzazione del parcheggio pubblico “Porta Cappuccina” a sud della stazione ferroviaria” per la quale si chiede l’“Approvazione del progetto definitivo-esecutivo”, che “costituisce adozione di variante allo strumento urbanistico vigente”. L’assessore Pozzi ha presentato l’oggetto della delibera, «Un’area bianca ad oggi utilizzata da tantissimi pesaresi e pendolari e che dà risposta anche per la sosta per il centro storico» dopo aver ricordato i tre parcheggi inaugurati egli ultimi 18 mesi dall’Amministrazione: quello «perimetrale a quello di cui stiamo discutendo; quello di Villa Marina e il “nuovo” San Decenzio, al servizio dei fruitori del mercato, e di coloro che si recano al cimitero centrale e che si completerà con la “fase due” dello stesso con nuove alberature». Per utilizzarlo regolarmente come parcheggio al servizio della città, «è necessaria l’acquisizione mediante esproprio». Il progetto prevede la realizzazione di 145 posti auto (di cui 6 per persone con disabilità) con la predisposizione per la sosta di auto elettriche (con colonnine per la ricarica). Il totale dell’area d’intervento è di circa 4mila mq a cui si aggiungono, nella parte ovest, 1300mq di un’area verde già presente e che rimarrà inalterata: schermerà il parcheggio dal Parco Miralfiore. L’intervento prevede: posa in opera di cordoli lungo parte del perimetro e per la formazione di aiuole centrali; realizzazione di una recinzione con paletti in ferro e maglia metallica a confine con l’area verde; realizzazione di pavimentazione del parcheggio in stabilizzato; installazione di segnaletica verticale e orizzontale; impianto di illuminazione; messa a dimora di 14 alberature. L’importo complessivo del progetto ammonta a 673.300€ di cui 73.588€ per lavori «che non andranno a impattare sulla permeabilizzazione dell’area» e di 587.000€ di spese per espropri. La delibera prevede inoltre il cambio destinazione d’uso dell’area che passa dall’attuale “parcheggio coperto” a quella di “parcheggio scoperto” e che viene scorporata dalla Umi 0093 del PRG.
Andreolli: «Mi fa piacere si dia compimento a una strada intrapresa dal Consiglio anni fa e a cui sembrava impossibile giungere a causa di una vertenza giuridica che creava difficoltà già dal punto di partenza. Speriamo si proceda spediti coi lavori». Il consigliere ha chiesto di «Limitare l’uso del parcheggio alle sole automobili».
Petretti: «Nel 2019 ha avuto inizio l’iter procedurale che ha individuato l’area come strategica per la città. Ci sono stati “stop & go” continui fino a oggi. Votiamo un investimento che mette in risalto diversi elementi: recupera, anche esteticamente, una zona dal suolo dissestato; dà un servizio ai pendolari (perché la sosta sarà gratuita); rivaluta l’intera area e darà un beneficio alle attività del centro». Buono anche lo strumento «dell’esproprio per pubblica utilità» e il progetto, «che darà posti per persone con disabilità, prevede alberature, posti per auto elettriche».
Malandrino: «Mi auguro che quanto detto - che non verrà consumato o permeabilizzato altro suolo – sarà rispettato».
A. Marchionni: «Confermiamo l’utilità dell’opera. Ci auguriamo l’area venga illuminata e sottolineo l’importanza della non permeabilizzazione del suolo».
Sperindei: «Necessaria una buona illuminazione del parcheggio e magari anche l’istallazione di telecamere».
Vanzolini: «Soddisfatti per la soluzione e per come è stata pensata la riprogettazione del parcheggio».
E. Gambini: «Mi auguro che il parcheggio sia da stimolo all’uso di navette che portino i pendolari in altri luoghi delle città e non un parcheggio adibito a sosta stabile di camper, come succede a Villa San Martino».

Il Consiglio ha poi discusso la “Permuta dell’immobile ubicato tra lo Stadio e via Campo sportivo di proprietà comunale e parte del campo supplementare del Benelli di proprietà di Aspes”. Il documento è stato presentato dall’assessore al Fare ed è stato approvato dal Consiglio con 18 voti favorevoli (4 i contrari; 2 gli astenuti). «Un passaggio fondamentale per il più ampio progetto di riqualificazione dello stadio della città - spiega l’assessore Pozzi -. La delibera prevede la permuta con Aspes del campo supplementare che Aspes aveva dato in comodato al Comune, e la vecchia tribuna. Questo ci permetterà di proseguire con le tappe previste per la rigenerazione dell’intera area». Rigenerazione già iniziata, per la parte sportiva, con il rifacimento del campo da calcio: «Lavori da 900mila euro per sostituire l’attuale manto con una superficie altamente performante». La rigenerazione proseguirà poi con il progetto sul Benelli di Aspes, «Un tassello fondamentale - aggiunge Pozzi - per riqualificare la zona. Come Amministrazione, abbiamo previsto l’abbattimento del muro in via Campo sportivo. Condizione che ci permetterà di liberare spazio e luce per quest’area centrale del Quartiere12 e per la città in generale». Tra le opere previste anche la nuova sede del circolo della Vis, servizi igienici, la farmacia Aspes, una sala polifunzionale per ospitare riunioni della società e le attività e gli incontri del Quartiere» ha concluso Pozzi.
Per il sindaco Ricci si tratta di «Un’operazione virtuosa a 360°: risolve un problema e offre nuove opportunità per la società, per i tifosi, per il Quartiere e per la “nostra” partecipata Aspes. Chi non lo vuole riconoscere è in malafede».
G. Marchionni: «Dobbiamo davvero mettere l’ennesima toppa a questo stadio e privarci della possibilità di realizzare una nuova struttura che sia di aiuto e al servizio della società locale e, in generale, del movimento calcistico cittadino?». La consigliera ha posto dubbi sul “costo 0” dell’operazione: «Non credo che un spazio come quello che Aspes dà al Comune abbia lo stesso valore economico di un edificio dalla sagoma strana da demolire e riscostruire come quello di via Campo sportivo». E ancora: «È un film che rivedo e che sembra quello del palazzetto. Questa è un’operazione che si chiama “andare a caso”. Il progetto non lo vedo e come me nemmeno molti tifosi».
Malandrino: «Non capisco come si possa “avere una casa senza avere un progetto”. Ci viene chiesto di votare una permuta senza darci le perizie estimative dei valori coinvolti. Non è chiaro né quali sono i valori della permuta né cosa si vorrà realizzare».
Amadori: «Se lo stadio non è stato fatto è perché non abbiamo mai avuto una società in grado di portare avanti progetti sportivi. I risultati vengono costruiti nel tempo. Oggi abbiamo un progetto sportivo e lo abbiamo presentato e documentato». Sui lavori per il nuovo campo da gioco in corso: «Vedrete un terreno di gioco favoloso, riparleremo del fatto che sarà uno dei migliori d’Italia, e per il quale vinceremo sicuramente un premio». Sulla permuta, «è un’operazione interessantissima per lo stadio e per la città».
Lugli: «Questa delibera interpreta una visione volta a creare opportunità, sviluppo sportivo ed economico della città».
Sperindei: «Permuta valida ma c’è troppa vaghezza su quanto farà Aset per cui mi asterrò».
E. Gambini
: «Mi asterrò dando fiducia all’assessore e alla società. Mi auguro venga rivista e valorizzata anche tutta la parte vicina allo stadio supplementare».
Mattioli
: «Diamo ad Aspes la possibilità di cedere al Comune una parte importantissima dell’impianto che il Quartiere ha voluto con forza. Quell’area di via Campo sportivo è in forte stato di degrado, per questo l’operazione è particolarmente virtuosa e per questo ringraziamo l’amministrazione. Darà una sala polivalente, un nuovo circolo per la Vis, dei bagni e aprirà l’area verde ad oggi preclusa al Quartiere, dando respiro».

C’è il “sì” del Consiglio (con 22 favorevoli, 1 astenuto) anche all’“Alienazione di un frustolo di terreno comunale, con manufatto, a Pozzo Alto” prima delle tre delibere portate per «Regolarizzare tre diverse situazioni che intervengono da anni sulla destinazione d’uso di sedime» ha detto Pozzi che poi ha dettagliato la prima: «Una proposta di alienazione di parte di un terreno comunale di 65mq con sovrastante manufatto», ubicata a Borgo Santa Maria in via della Rinascita al prezzo di vendita di 4.750€.

Analoga alla precedente, la delibera (che ottiene il voto di 21 favorevoli, 2 astenuti) per l’“Alienazione di due frustoli di 92mq di terreno comunali a Borgo Santa Maria, in via del Progresso (ex foro boario)”, «venduti a chi aveva proposto l’acquisto, già nel 2014, al valore di 9.227,60€» ha detto l’assessore Pozzi.

Passa all’unanimità l’ultima delibera di “regolarizzazione”; in questo caso il Comune “Acquisisce in via gratuita un frustolo di terreno adibito a sedime stradale, in via Vico”. Si tratta di 204 mq adibiti ad uso stradale pubblico “destinazione che permane da tempo immemorabile e tuttora in atto” e per cui si procede “regolarizzando il patrimonio delle strade d’uso pubblico del Comune di Pesaro”.

L’assessore al Fare, Riccardo Pozzi ha presentato anche la delibera seguente – approvata con 16 voti favorevoli e 7 contrari -, relativa alla “Variazione al Piano delle alienazioni e valorizzazioni”, che integra l’elenco degli immobili che l’Amministrazione non ritiene più utili alle finalità dell’ente. «Aggiorniamo il Piano, contenuto nel DUP, con il voto del Consiglio sull’elenco degli immobili» ha detto. Inserito nel documento, l’ex carcere minorile di via Luca della Robbia, angolo via Telesforo Bertozzini, «Collocato in una zona strategica per lo sviluppo e il recupero dell’area» ha precisato Pozzi. Il complesso è di proprietà del Comune per il 43,16%, per la restante è della Provincia di Pesaro e Urbino. L’immobile era già stato inserito in precedenza nel DUP 2021-2023 e messo in asta andata deserta e, «Abbiamo provato a candidarlo in diverse occasioni – ha aggiunto Pozzi -, tra cui quelle date dai bandi PNRR, presentando un progetto che destinava il piano terra dell’immobile a un polo dell’infanzia. Purtroppo non abbiamo trovato la fortuna avuta per i tanti finanziamenti ottenuti dal Comune e testimoniati dal Piano delle opere». Nessun bando vinto, dunque, per finanziare il recupero dell’imponente complesso, «Per questo insieme alla Provincia abbiamo deciso di cercare un investitore privato». L’ente di via Gramsci assegnerà al Comune la possibilità di fare un bando per l’intero lotto (per poi ripartire le quota), «per un recupero e valorizzazione dell’immobile e dell’intero asse che collega centro e mare. E per rendere più decorosa quell’area che ricordo essere soggetta ai diversi vincoli dati dalla Soprintendenza; vincoli che hanno reso difficile in questi mesi il recupero». Inseriti nell’elenco anche il fabbricato di via XI Febbraio angolo Cattaneo; immobile in di proprietà del Comune per i 3/5 e per la restante quota in proprietà della Azienda Ospedaliera Sanitaria di Pesaro e Urbino, ad oggi nel piano delle Alienazioni era presente solo il sub. 14. Il valore è di 58.800€ (per la quota di proprietà del Comune sul totale dell’immobile pari a 98.000€). Presenti nella variazione anche la scuola Olivieri di via Confalonieri dal valore di 1.000.000€ e la primaria Mascarucci in via Agostini (Soria) dal valore di 2.200.000€.
Andreolli: «Non convince la scelta dell’Amministrazione su due delle quattro soluzioni in elenco», la scuola Olivieri «la cui alienazione limita le possibilità edificatoria nel domani» e l’ex carcere, «per il quale non vedo la necessità di vendere per 291mila euro per il Comune. È un inserimento sbagliato e frettoloso». E ancora, «Per anni non è stato fatto nulla anche a causa della Provincia, e si è proceduto a tentativi. La programmazione è latitante».
Bellucci, su via Confalonieri, ha chiarito che va considerata «l’idea del “campus” di via Lamarmora che prevede anche la riqualificazione dell’ex Manzi. Non si tratta di una messa in vendita improvvisa: il progetto si completerà con la realizzazione della nuova scuola elementare». Per questo il consigliere ha suggerito: «Il Comune potrebbe prevedere un bando che mette sul piatto del corrispettivo di vendita, la realizzazione (in parte) del nuovo edificio della primaria».
Mattioli si dice «Soddisfatta. L’ex carcere è un ginepraio che rende difficile lo studio di qualsiasi progetto educativo a causa dei vincoli della Sovrintendenza, troppo stringenti per un intervento che prevede in quegli spazi una scuola pubblica». Approvazione per l’inserimento delle scuole, per la consigliera, «L’alienazione ci permetterà di realizzare tanto altro di nZeb e facendo fede al “costruire sul costruito” come da strategia di questa Amministrazione».
Marchionni sull’inserimento della scuola di via Confalonieri, «La mettiamo nel Piano delle alienazioni dopo aver detto che è agibile e funzionale; non mettiamo invece l’ex Manzi dichiarata non utilizzabile» e ancora «Si evidenzia così che si presume il progetto presentato per la riqualificazione di via Confalonieri non verrà ripescato dai bandi. In pratica decidiamo oggi il destino di quell’edificio e quel quartiere».
Vanzolini sull’ex carcere: «Allo stato attuale non è un bel vedere. Di fronte alla difficoltà oggettiva di mettere a terra un progetto “pubblico” credo sia giusto tentare altre strade. L’alienazione a un privato è una di queste: potrà prevedere un intervento con una destinazione d’uso più adeguata per il complesso».

Secondo (dei tre) passaggio in Consiglio comunale, per la delibera sul “Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari” relativo alla scuola Olivieri di via Confalonieri, alla sede del Quartiere Villa San Martino e alla primaria S. Mascarucci” che ha ricevuto 15 voti favorevoli e 4 contrari. L’assessora alla Rapidità Mila Della Dora nel presentare il documento che «rispetto al 13 aprile non ha ricevuto osservazioni» ha presentato gli obiettivi dello stesso. Per via Confalonieri è, «alienare lo stabile per realizzare la nuova Manzi, un complesso scolastico in via Lamarmora nZeb e all’avanguardia»; per Villa San Martino, «investire i 300mila euro dell’alienazione sul centro sociale anziani di via Leoncavallo, sulla sede del Quartiere e sul centro di aggregazione da realizzare nella stessa zona». Per la Mascarucci, «rigenerare l'intero polo didattico potenziando i servizi e la vivibilità del quartiere»; il valore stimato della scuola di Soria è di 2.200.000€; quello dell’Olivieri, di 1.000.000€, quello dell’edificio oggi sede del centro di aggregazione Totem e del Quartiere 10 è di 300.000€.

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