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Vimini e Frenquellucci premiano Samuele Clerici, turista e melomane doc del Rossini Opera Festival

Ha assistito a dodici spettacoli del Rof in dieci giorni; non si perde un’edizione del Festival da dieci anni consecutivi, dal 1999 sceglie Pesaro come meta di vacanza «per ricaricarsi in un posto splendido prima di riprendere il lavoro”. Per questo, e per la promozione e il racconto della città fatto tramite i suoi social, Samuele Clerici di Polignano Milanese ha ricevuto questa mattina l’attestato con “il plauso e il riconoscimento della città».

A consegnarlo, insieme a una copia multimediale dell’opera rossiniana “Il Barbiere di Siviglia”, il vicesindaco Daniele Vimini e l’assessora all’Innovazione Francesca Frenquellucci: «La presenza di Samuele, che con frequenza e assiduità torna nel nostro territorio, rispecchia l’obiettivo che ci siamo posti con la strategia adottata per la promozione della Riviera del San Bartolo, quella cioè di far scoprire, passo dopo passo, la bellezza di un unicum culturale, ambientale, storico ed enogastronomico che abbraccia Pesaro e il suo territorio».

Consigliere comunale della sua città, da assiduo frequentatore di Pesaro e dei social, nei mesi scorsi Samuele aveva postato un commento in cui descriveva la ripartenza della città dopo la pandemia: «Il 2 giugno – raccontano Vimini e Frenquellucci – abbiamo letto il suo post in cui descriveva la nostra come una città in ripartenza e con la voglia di tornare a far parlare di sé, tramite iniziative di valore. È stata una bella iniezione di positività per i pesaresi, una dichiarazione d’amore che ci piace premiare».

«Appena possibile sono tornato a Pesaro – dice Clerici - che per me è un posto del cuore, sperimentando per la prima volta la formula della vacanza-breve. Una modalità che mi è piaciuta, perché mi ha permesso di conoscere la città in una stagione diversa da quella estiva. Ringrazio per il bel pensiero del Comune, che sono felice di ricevere proprio oggi, al termine di un soggiorno eccezionale che mi ha consentito, tra l’altro di vivere l’esperienza di 12 opere del Rof in dieci giorni».

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