Nell'ambito della convenzione già operante tra il Comune di Pesaro e l'Osservatorio Sismico dell'Università di Urbino, è stato possibile installare sul Monte Brisigella una nuova stazione sismica denominata “PESA” che consente il monitoraggio dell'off-shore adriatico fino a diverse miglia dalla costa antistante la città di Pesaro. Inoltre detta stazione consente, insieme alla stazione sismica “FSSB” sita nei monti delle Cesane, un monitoraggio più completo della Provincia di Pesaro e Urbino, garantendo una più puntuale registrazione degli eventi sismici con epicentro localizzato nel pesarese e in zone limitrofe. Tale realizzazione ha lo scopo di potenziare ed integrare la rete di monitoraggio sismico esistente, con un adeguamento tecnologico della strumentazione utilizzata. Detta stazione sismica è parte integrante della Rete Sismica Nazionale che conta un gruppo di 150 stazioni, tutte dotate di altissimo standard tecnologico.
La scelta del sito, sede della nuova stazione, è stata curata direttamente dall'I.N.G.V. di Roma tramite un attento monitoraggio sul rumore di fondo o rumori di origine antropica, effettuati su diversi siti sia costieri che interni.
L'installazione delle nuove stazioni sismometriche devono avvenire secondo criteri tali da non degradare la qualità dei dati raccolti. Occorre individuare siti che rappresentino un buon compromesso tra esigenze a volte contrastanti, come il basso rumore sismico di fondo, le possibilità di accesso al sito, la posizione della stazione nell'ambito della geometria della rete sismica nazionale, la possibilità di allaccio alla rete di alimentazione elettrica e alla rete telefonica.
In ogni caso la localizzazione del sito deve essere distante da impianti idroelettrici almeno 10 Km, dalle linee ferroviarie almeno 3 Km, da stazioni di pompaggio o altri rilevanti macchinari 2Km, o da quant'altro possa produrre agitazione microsismica del terreno come la vicinanza di grandi fiumi, luoghi particolarmente ventosi, adiacenza di grandi alberi.
La stazione sismica deve poggiare su terreni compatti, o meglio, su formazioni rocciose. L'allestimento del sito deve garantire, infine, la coibentazione e l'impermeabilità dell'ambiente destinato ad ospitare la strumentazione elettronica o elettrica, al fine di evitare derive termiche del segnale o degrado delle prestazioni degli apparati elettronici.
Il sito individuato per le caratteristiche di cui sopra ricade all'interno di un'area di proprietà del Comune di Pesaro, censita catastalmente al foglio 11 di Fiorenzuola, mappale 166, in località Brisighella, sul Colle S.Bartolo.
La stazione sismica è sta installata all'interno di un box prefabbricato con base delle dimensioni 1,50 m x 2,50 m ed altezza di 2,70 m, completo di porta in lamiera di ferro. Per l'alloggiamento di detta stazione è stata realizzata una piattaforma in CLS delle dimensioni di 3,30 m x 2,50 m x 0,20 m, completamente interrata, e di un pilastrino interno alla base della piattaforma, delle dimensioni 0,60 m x 0,60 m spinto ad una profondità massima di 1, 50 metri. Nel box. Prefabbricato, dotato di linea di alimentazione elettrica e telefonica, è stato quindi installato un sensore accelerometrico modello Lennartz LE-3D/5s.
La stazione (PESA) ha iniziato a trasmettere i dati alla sala operativa dell'I.N.G.V. il 15 Maggio 2002.
Le apparecchiature per la trasmissione dei dati, cioè il convertitore analogico digitale, il sistema di campionamento dei dati e il modem per il trasferimento dei dati all'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, sono alimentate con la tensione di rete o, in mancanza, da batterie al litio in tampone della capacità di circa 5Ah. La raccolta continua degli eventi sismici protratta per molti anni, anche di quelli piccoli non avvertiti dalla popolazione, forniscono le informazioni di base per lo studio della caratterizzazione spazio-temporale delle aree sismogenetiche e per impostare una ricerca il cui fine è quello di ottimizzare una politica di prevenzione tale da raggiungere un sufficiente grado di sicurezza per i cittadini e per le edificazioni.
Per la trasduzione del segnale sismico è stato adottato un sensore sismometrico triassiale (Lennartz LE 3D/S), cioè a tre componenti (N-S, E-O e verticale), a (corto periodo) con frequenza di banda intorno ai 4,5 Hz, accoppiato ad un convertitore analogico - digitale a 12 bit. Tale sensore invia, tramite una linea dedicata Telecom, i segnali elettrici opportunamente convertiti in digitale al sistema di acquisizione installato presso l'INGV.